Significativamente Oltre

Renzi

Comunicato Stampa: Innovatori Europei riunisce il Mezzogiorno protagonista al Nazareno (PD)

Venerdì 11 settembre, presso la sede nazionale del Partito Democratico, gli Innovatori Europei hanno incontrato le tante realtà del mezzogiorno con cui dialogano da tempo per realizzare un progetto di rilancio del Meridione e per un suo nuovo protagonismo tra Europa e Mediterraneo.

Al convegno annuale dal titolo “Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo” presenti con gli IE amministratori, politici nazionali e locali, accademici, imprenditori, manager di aziende innovative. Si è discusso su come il Sud Italia possa ritrovare centralità nelle politiche del governo italiano ed in quelle europee.

Condivisa da tutti i presenti la necessità di un lavoro di cooperazione sulle risorse e i grandi progetti per lo sviluppo infrastrutturale immateriale e materiale ed il rilancio dell’imprenditorialità diffusa e di attrazione di nuovi talenti e investimenti, attorno allo sviluppo di nuovi poli economico – industriali e il supporto alle tante imprese innovative e forti che già operano nel Sud Italia.

Il Partito Democratico, condividendo la necessità di dare spazio a progettualità che nascono dal basso, supporta il percorso che gli Innovatori Europei promuovono da anni.

Anche grazie ai contributi che arriveranno dalle tante iniziative territoriali che si sono avviate in tutto il Mezzogiorno, il movimento Innovatori Europei affiancherà la riflessione che il Governo sta avviando sul tema.

Il fondatore degli IE Massimo Preziuso conclude con “un ringraziamento alle tante intelligenze venute oggi da tutto il Sud a Roma, con cui continueremo a costruire un cambiamento auspicato e non più procrastinabile”.

Messaggio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a “Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo”, 11 settembre 2015, Partito Democratico

Gentile Dottor Preziuso,

il Presidente del Consiglio La ringrazia per il cortese invito a partecipare al Convegno sul tema “Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo” in programma in data odierna.

Purtroppo, nonostante la migliore intenzione, non potrà essere presente per inderogabili impegni già assunti.

Confidando nella Sua comprensione, il Presidente Renzi desidera comunque far giungere i suoi saluti più cordiali a tutti i presenti, unitamente ai migliori auguri per il successo dell’incontro.

La Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri

Infrastrutture: Resoconto Conferenza ‘La macroregione del Mezzogiorno. Sicilia-Calabria, binomio inscindibile nel TEN-T 5 per una nuova centralità dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo’

isag  Innovatori-Europei-def

 

Infrastrutture: Resoconto Conferenza ‘La macroregione del Mezzogiorno. Sicilia-Calabria, binomio inscindibile nel TEN-T 5 per una nuova centralità dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo’

 

Roma, 19 Giugno 2015 – Si è svolta, mercoledì 17 giugno, con grande partecipazione di pubblico, presso lo Spazio Europa di Via IV Novembre 149 in Roma, la Conferenza sul tema ‘La macroregione del Mezzogiorno. Sicilia-Calabria, binomio inscindibile nel TEN-T 5 per una nuova centralità dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo’; organizzata dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) grazie alla collaborazione di Innovatori Europei e all’ospitalità di Spazio Europa (gestito dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea).

 

L’evento, che ha ottenuto il patrocinio delle Università degli Studi di Messina, di Palermo, di Catania, di Enna ’Kore’, dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, dei Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti,  dalla The Watson Society, si è posto l’obiettivo di fare emergere, in maniera sempre più nitida, l’importanza di concentrare lo studio analitico e la ricerca operativa sul Mediterraneo e sugli eterogenei Paesi che vi si affacciano.

 

Ciò al fine di riscoprirne le potenzialità in un’ottica di interazione, non soltanto per questioni legate alla sicurezza ma anche per le nuove opportunità, sfide e prospettive che potrebbero derivare dal riassetto geopolitico in cui il Mediterraneo possa nuovamente esprimere un ruolo di centralità.

 

Tale nuovo scenario potrebbe senz’altro rappresentare un’opportunità per l’Italia che, per via della posizione geografica, si presenta come un grande molo naturale e, al contempo, un piano di scorrimento posto a tagliare in due compartimenti il Mediterraneo.

 

Tuttavia, affinché questa opportunità sia colta, e messa a profitto, occorre che la parte meridionale del Paese superi il gap in cui si trova da decenni, fattore ostativo di crescita e sviluppo, attraverso la messa a punto di un’adeguata strategia infrastrutturale.

 

Nella fase di introduzione del Convegno, dopo i saluti di Tiberio Graziani e Filippo Romeo (ISAG), Massimo Preziuso (Innovatori Europei), del Prof. Cosimo Inferrera e di rappresentanti di alcune associazioni, è stato proiettato un video-messaggio di Gianni Pittella, Presidente del Gruppo S&D al Parlamento Europeo.

 

Un panel di qualificati relatori provenienti dal mondo istituzionale, accademico e professionale, ha sviluppato il tema della Conferenza mettendo a confronto esperienze, dati e progettualità: Francesco Attaguile, Presidente di HUB-Sicilia Internazionale; Giulio Ballio, Professore emerito Politecnico di Milano; Maurizio Ballistreri, Professore Università degli Studi di Messina; Cesare Boffa, Professore Politecnico di Torino; Giacomo Borruso, Professore di Economia applicata; Giuseppe Bova, Coordinatore Progetto ferroviario MRIL; Michele Comparetto, Architetto, Coordinatore Gruppo di studio ‘NonSoloPonte’; Gian Luigi Corinto, Professore Università degli Studi di Macerata; Giorgio Diana, Professore emerito Politecnico di Milano; Alessandro Di Liberto, Ricercatore associato IsAG; Laura Facchinelli, giornalista, Direttore rivista “Trasporti & Cultura”; Gustavo Gagliardi, Ingegnere, docente Università Roma Tor Vergata; Antonino Galloni, Economista, docente universitario, Direttore Generale  Ministero del Lavoro; Iosè Gambino, Professore Università degli Studi di Messina; Rocco Giordano, Presidente Comitato Scientifico della Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica per il Piano Nazionale della Logistica; Filippo Grasso, Professore Università degli Studi di Messina; Tiberio Graziani, Presidente IsAG; Massimo Guarascio, Professore Università degli Studi Roma1; Cosimo Inferrera, Professore a. r. Università degli Studi di Messina, membro “Comitato Peloritano Ponte Subito”; Pier Paolo Maggiora, Architetto; Aurelio Misiti, docente universitario, già Vice-ministro alle Infrastrutture; Giovanni Mollica, Ingegnere; Domenico Napoli, Direttore CEFRIS; Massimo Preziuso, Presidente di Innovatori Europei, Ingegnere – PhD; Filippo Romeo, Direttore  Programma Infrastrutture e Sviluppo Territoriale IsAG; Giovanni Saccà, Università degli Studi di Verona; Enzo Siviero, Professore Università IUAV di Venezia, Direttore responsabile della rivista Galileo; Giuseppe Zamberletti, Presidente Istituto Grandi Infrastrutture, già Ministro della Protezione civile. (cut/strtwr)

Comunicato Stampa del convegno del 17 giugno a Roma. Rilancio dell’osservatorio per la infrastrutturazione della Macro Regione del Mezzogiorno proiettata verso il Mediterraneo

Macro Regione Sud

Comunicato Stampa del convegno del 17 giugno a Roma. Rilancio dell’osservatorio per la infrastrutturazione della Macro Regione del Mezzogiorno proiettata verso il Mediterraneo

Dagli uffici di Rappresentanza della Commissione Europea un centinaio di intellettuali riuniti da Innovatori Europei e IsAG hanno lanciato al governo Renzi e ai partiti politici la proposta, partita anche l’anno scorso dal convegno svoltosi presso il Nazareno (PD), della istituzione di un Osservatorio per la infrastrutturazione della Macro Regione del Mezzogiorno proiettata verso il Mediterraneo, in cui è centrale il ruolo della area metropolitana tra Reggio Calabria e Messina.

 

La macro-regione del Mezzogiorno: convegno allo Spazio Europa il 17 giugno a Roma

Macro Regione Sud

Convegno: La macroregione del Mezzogiorno. Sicilia-Calabria, binomia inscindibile nel TEN-T 5 per una nuova centralità dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo, organizzato dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) grazie alla collaborazione di Innovatori Europei e all’ospitalità di Spazio Europa (gestito dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea).

Quando e dove: Mercoledì 17 giugno 2015, ore 9-18, presso lo Spazio Europa di Via IV Novembre 149, Roma.

Sinossi: L’evento si pone l’obiettivo di fare emergere, in maniera sempre più nitida, l’importanza di concentrare lo studio analitico e la ricerca operativa sul Mediterraneo e sugli eterogenei Paesi rivieraschi. Ciò al fine di riscoprirne le potenzialità in un’ottica di interazione, non soltanto per questioni legate alla sicurezza ma anche per le nuove opportunità, sfide e prospettive che potrebbero derivare dal riassetto geopolitico in corso in cui il Mediterraneo assume nuovamente un ruolo di centralità. É pacifico, infatti, che in questo nuovo contesto la formazione di nuove potenze dell’Asia e dell’America del sud e la disordinata crescita economica dei Paesi africani (considerati mercati in fase espansiva con tassi multipli rispetto a quelli europei) stanno determinando lo spostamento dell’asse geopolitico verso il sud del globo, inducendo la concentrazione di imponenti flussi dell’economia globale in questo bacino destinato a divenire uno snodo cruciale per i traffici marittimi.
Tale nuovo scenario potrebbe senz’altro rappresentare un’opportunità per l’Italia che, per via della posizione geografica, si presenta come un grande molo naturale e, al contempo, un piano di scorrimento posto a tagliare in due compartimenti il Mediterraneo.
Tuttavia, affinché questa opportunità sia colta e sfruttata, occorre che la parte meridionale del Paese superi il gap di “deserto vascolare” in cui si trova da decenni, fattore ostativo di crescita e sviluppo, attraverso la messa a punto di un’adeguata strategia infrastrutturale che renda il Mezzogiorno e l’intera Nazione competitivi e all’altezza delle nuove sfide e dei nuovi fenomeni che si stanno ponendo innanzi.

Programma:

09.00 Apertura Convegno
09.15 Buongiorno Europa! – I saluti
Coordinatore Filippo Romeo (IsAG)
Massimo Preziuso (Presidente Innovatori Europei)
Laura Facchinelli Dare continuità alle vie terrestri
Cosimo Inferrera La Sicilia quasi isola al centro del Mediterraneo
10.15 1° Sessione – Coordinatore Maurizio Ballistreri
Dal Ponte il primo passo per il rilancio economico del Mezzogiorno e del Paese
Giorgio Diana Il progetto innovativo del ponte più lungo del mondo
Michele Comparetto e Cesare Boffa “NonSoloPonte”… per costruirlo subito
Domenico Napoli Tra il Porto di Gioia Tauro e il Ponte sullo Stretto passa il resto del Sud
Gian Luigi Corinto La centralità della Sicilia nella ricomposizione della frattura mediterranea
Alessandro Di Liberto La Sicilia, piattaforma globale nell’era multipolare
11.30 Pausa caffè
11-45 2° Sessione – Coordinatore Giacomo Borruso
Il futuro tra innovazione e utopia
Enzo Siviero e Massimo Guarascio I grandi ponti
Rocco Giordano Le Piattaforme logistiche italiane nel Mediterraneo: un aspetto
geo-politico

Francesco Attaguile Reperibilità delle risorse e fattibilità economica
Nino Galloni Finanziamento a condizioni di mercato, miste o con spesa pubblica
aggiuntiva: da Capo Bon alla Calabria

Gustavo Gagliardi Ricostruire il Mediterraneo (tbc)
Giuseppe Bova Una iniziativa strategica per lo sviluppo (tbc)
13.15 Intervallo
14-15 3° Sessione – Coordinatore Giovanni Mollica
L’Area integrata dello Stretto
Francesca Moraci I sistemi infrastrutturali complessi nello sviluppo del Mezzogiorno. Il ruolo dei “grandi assi” e dei “nodi” nella visione 2050
Giovanni Saccà Completamento del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo e estensione dei servizi ferroviari AV/AC alla Calabria e alla Sicilia
Giacomo Borruso Conseguenze della captazione dei flussi di merci nei porti meridionale sull’economia del Nord Italia
Pier Paolo Maggiora I profili valoriali del Progetto Arge
Iosè Gambino Un Ponte territorio al servizio dello sviluppo
Filippo Grasso Quale governance per le politiche turistiche senza infrastrutture?
15.45 Pausa
16.00 Coordinatore Giuseppe Zamberletti – TAVOLA ROTONDA
Le infrastrutture nel Sud per invertire il declino
Aurelio Misiti
Giuseppe Raffa
Bartolomeo Giachino (tbc)
Enzo Bianco (tbc)
Le Ditte vincitrici di regolare bando di concorso sul Ponte (tbc)
I responsabili dei partiti per il Mezzogiorno: On. Francesco Amoruso (Forza Italia) (tbc), Francesco Attaguile (CD), On. Stefania Covello (PD) (tbc), Silvestro Mezzina (PSI) (tbc), On. Guido Viceconte (NCD-UDC) (tbc)
Conclusioni dei responsabili di governo della Repubblica di Malta e della Repubblica Italiana
17.45 Proposta “Exposura” – Expo Milano 2015 (tbc)
18.00 Chiusura lavori

Materiale:

  • Locandina [pdf]
  • Relatori, comunicazione e stampa [odt]

Partecipare:/
L’incontro è aperto al pubblico. Si prega di registrarsi tramite il seguente modulo in rete su  http://www.geopolitica-rivista.org/28572/la-macro-regione-del-mezzogiorno-convegno-allo-spazio-europa-il-17-giugno/

Convegno a Cosenza, 12 giugno, Villa Rendano – L’Italia “perde terreno”. Consumo di suolo, diffusione urbana e dissesto idrogeologico, Il Rapporto Ispra 2015

 di Prof. Massimo Veltri

 

L’Italia “perde terreno”. Consumo di suolo, diffusione urbana e dissesto idrogeologico, Il Rapporto Ispra 2015

Il consumo di suolo in Italia, come documentato dall’ISPRA, continua a coprire ininterrottamente a una velocità stimata in cinquantacinque ettari al giorno, aree naturali e agricole con asfalto ed edifici a causa di nuove infrastrutture, di insediamenti commerciali, produttivi e di servizio e dell’espansione di aree urbane.

Questo il tema che animerà il seminario organizzato dalla collaborazione tra l’ISPRA e la “Fondazione Giuliani” che si terrà a Cosenza venerdì 12 giugno, alle 17:00, presso Villa Rendano. L’incontro vuole essere un’occasione fondamentale per sviluppare un dibattito che coinvolga le varie anime politiche, culturali, professionali e sociali di Cosenza e della Calabria.

Parteciperanno il prof. Bernardo de Bernardinis, Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA),l’ing. Massimo Veltri, professore ordinario di Idraulica, Università della Calabria, C.S. di Villa Rendano, l’ing. Michele Munafò, ISPRA, Responsabile del Rapporto sul consumo di suolo in Italia, l’arch. Saverio Putortì, Progettista Coordinatore del Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, Calabria.

In Italia, negli ultimi vent’anni, quasi il quaranta percento delle grandi trasformazioni urbane è avvenuto attraverso la creazione di aree a bassa densità, mentre più di un terzo è avvenuto con la realizzazione di nuovi poli commerciali, industriali e terziari. Un processo tipico della città diffusa nella quale si annulla, di fatto, la distinzione fra area urbana e campagna, amplificando gli impatti sugli ecosistemi naturali e aumentando l’esposizione ai fenomeni di dissesto.

L’Italia, infatti, per le caratteristiche geologiche, morfologiche e per la significativa antropizzazione del suo territorio, è un paese ad elevato rischio idrogeologico, sia per fenomeni franosi che alluvionali. Le frane sono estremamente diffuse, anche tenuto conto che il settantacinque percento del territorio nazionale è montano-collinare. Delle settecentomila frane in Europa, cinquecentomila sono state censite nell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (Progetto IFFI) realizzato dall’ISPRA e dalle Regioni e Province Autonome. Le frane interessano un’area complessiva di ventunomila chilometri quadrati, pari al sette percento del territorio nazionale.

Per quanto riguarda le alluvioni, l’ISPRA ha mosaicato le aree a pericolosità idraulica, redatte da Autorità di Bacino, Regioni e Province Autonome. La superficie delle aree a pericolosità idraulica elevata in Italia è pari a dodicimila chilometri quadrati (quattro percento del territorio nazionale), la superficie a pericolosità media è di oltre ventiquattromila chilometri quadrati (oltre l’otto percento), quella a pericolosità bassa è pari a oltre trentuno mila chilometri quadrati (più del dieci percento).

Il consumo di suolo legato alla crescita insostenibile delle città postmoderne deve essere ricondotto all’interno di una visione strategica di sostenibilità socio-ambientale tale da garantire il permanere delle identità dei luoghi massicciamente attaccate da una cultura che mira a far coincidere il governo dell’economia con il governo del territorio. Porre un limite al consumo di suolo è possibile, declinando tale concetto in una sorta di limite alla crescita delle citta anche attraverso la realizzazione di cinture verdi al loro perimetro: ciò comporta una attenzione particolare alla fascia strategica del periurbano quale area tampone con la campagna e non solo area  da antropizzare.

La sfida è rappresentata anche da un nuovo e più solidale concetto di periferia: conferire qualità, rigenerare, recuperare, rifunzionalizzare, ammagliare: insomma porre al centro delle politiche urbane la scelta di intervenire sulle frange periferiche piuttosto che immettere nuove, ampie e dannosissime aree di espansione.

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