Significativamente Oltre

innovators

PD: SPLENDORI DELLO STATUTO

di Pierluigi Sorti

Quella trascorsa è una settimana che sarà ricordata . Oltre agli accadimenti internazionali, di non poco rilievo, primarie in Usa e recrudescenza terroristica in M.O., abbiamo registrato, con il tentativo mancato della riforma elettorale, il dissolvimento definitivo della coalizione di centro sinistra, lo scioglimento delle camere e un nuovo primato assoluto di brevità della legislatura.
Una concomitanza di eventi che, forse, ha posto fine alla seconda repubblica.

Tutto questo è avvenuto senza che vi sia stato un preciso disegno in tal senso da parte di forze politiche identificabili: un giudice di S.Maria di Capuavetere, ha provocato la valanga finale.
Il che fa pensare che il nostro paese è davvero in declino se la sua storia viene fissata da un incrocio casuale di situazioni che sfuggono vistosamente alle capacità di controllo delle sue classi dirigenti.

Ed è con amarezza che diciamo questo. Con diverso e più ottimistico stato d’ animo avremmo voluto, nei limiti del nostro osservatorio romano, come aderente e appassionato spettatore del processo di formazione del Pd, sottolineare due circostanze che, a nostro parere, avrebbero meritato un’ attenzione meno distratta da tutto il sistema mediatico del paese.

La prima di esse, concerne la esecuzione, anche nel Lazio della scelta dei gruppi direttivi nei “circoli”, che, ricordiamo, sono l’ unità territoriale di base del nuovo partito. L’ importanza dell’ evento risiede infatti nell’ elevato tasso di democrazia delle regole con cui sono state organizzate, seppure con rischi connessi, ma inevitabili, di operazioni di inquinamento da parte di gruppi territorialmente organizzati.

Esse erano infatti aperte al pubblico che poteva, con l’ unica condizione di ammissibilità alle operazioni sulla base della propria residenza, essere contemporaneamente elettore attivo e passivo. Almeno nelle sue teoriche potenzialità, la prassi seguita rappresenta o dovrebbe significare “in nuce” , i processi formativi della futura dirigenza di una formazione politica che si pone come protagonista della futura storia italiana.

A corroborare questa speranza il secondo evento del processo di formazione del Partito Democratico. Nei primi due giorni del corrente mese è stato infatti licenziato il testo definitivo dello Statuto del partito: i cui capisaldi fondamentali , contenuti nell’ art. 1, richiamano, con sobria e preliminare solennità, i principi sanciti dagli articoli 2, 49 e 51 della Costituzione.

Se ce ne sarà concessa l’ opportunità, esamineremo in dettaglio i principi contenuti nei 51 articoli di questa carta statutaria del partito democratico. Per ora, resi prudenti da troppe delusioni seguite da 60 anni di dichiarazioni di principio, poi regolarmente disattese, ci sembra di poter manifestare un consenso e una speranza che troveranno conferma se quei principi sapranno essere veritieri nei fatti e nei comportamenti. E da subito.

05/02/08:DISTRUZIONE CREATIVA

di Massimo Preziuso

Sta per finire questa lunga giornata, e mi viene da chiedermi: ma per caso oggi, 5 Febbraio 2008, è IL giorno della Distruzione Creativa?

Mi spiego. Nella stessa giornata di oggi abbiamo avuto tantissime notizie, a prima vista molto spiacevoli.

Da un punto di vista di politica interna oggi è il giorno di caduta di un importante Governo, quello di Prodi, che ci porterà ad elezioni anticipate ad Aprile, e della conseguente apertura di uno scenario politico imprevedibile ed interessante, di cui già si notano i primi effetti.

Da un punto di vista di politica internazionale, ieri notte ascoltavo una intervista del giovane Bin Laden che chiedeva al padre Osama di avviare una tregua al terrorismo internazionale, e oggi è il giorno in cui si incoronerà il futuro candidato democratico (Obama o Hillary?) americano, che di sicuro porterà innovazione culturale ed economica negli Stati Uniti, e nel mondo.

Sempre oggi è il giorno in cui, in tutta evidenza, è scoppiata quella crisi recessiva derivante da anni di Finanza speculativa incontrollata, che tutti, in fondo in fondo, ci aspettavamo, e che ci ha resi, un po’ tutti, più poveri di come eravamo 10 anni fa.

Stasera infine uno dei maggiori economisti americani affermava che ormai è evidente che lo sviluppo avverrà nei paesi cosiddetti “in via di sviluppo” e nelle cosiddette “tecnologie verdi”.

Tutto questo ci potrebbe far dire: “siamo davvero nei guai”.

Ma ci può anche far dire: “siamo all’inizio di una nuova Fase, di Innovazione Politica e di Sviluppo Sostenibile”.

Distruzione creativa, appunto.

LETTORI PER IL CLIMA

Lettori per il Clima è una bella iniziativa educativa di Repubblica.

Ecco il LINK

Il tema dell’iniziativa è la riduzione dell’emissione di CO2 individuale, la sensibilizzazione dell’utente e della comunità (condominio / scuola). L’obiettivo è invogliare il lettore ad impegnarsi in piccoli gesti per ridurre l’emissione del CO2 e salvare il pianeta. Eco-premi in palio per i partecipanti

Un ottimo esempio di come il Web2.0 può essere driver di sviluppo (sostenibile in questo caso).

INFLAZIONE AI MASSIMI DAL 2001

L’aumento dei prezzi al 2,9% contro il 2,6% di dicembre. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,4%
ROMA – Corrono i prezzi. Il tasso di inflazione, a gennaio, è salito al 2,9% rispetto allo stesso mese del 2007. Su base mensile, l’aumento congiunturale è stato invece dello 0,4% rispetto a dicembre. Lo rileva l’Istat nella stima preliminare, aggiungendo che si tratta del dato tendenziale più elevato dal luglio 2001, mese in cui si registrò lo stesso aumento (+2,9%).
AUMENTI – La nuova accelerazione dell’indice, spiega l’Istat, è dovuta a spinte inflazionistiche diffuse, dovute soprattutto al comparto alimentari e a quello energetico. Il prezzo del pane, ad esempio, è aumentato del 12,5% su base annua, quello della pasta del 10%. I prodotti energetici regolamentati (le tariffe) segnano un incremento del 3,9% su base mensile e del 2,1% su base annuale. Le tariffe elettriche, in particolare, sono aumentate del 3,4% su mese e del 5,3% su anno, quelle del gas del 3,9% rispetto a dicembre e dello 0,7% in termini tendenziali.
Corriere.it – 05 febbraio 2008

IL RIGASSIFICATORE

di Riccardo Sani – Trento

Il rigassificatore e l’ambientalismo degenerato per effetto di una propaganda verde degenerata !!!

Ho avuto il dispiacere di partecipare tempo fa, prima della caduta del governo, ad una riunione in provincia di Trieste, su invito di un amico del luogo, ad un incontro tra i cittadini e rappresentanti di Gas Natural a riguardo del rigassificatore progettato in zona.

Dico “dispiacere” perché coloro che, come il sottoscritto, si attendevano domande tecniche o di impatto ambientale o di valutazione strategiche sulla liberalizzazione del gas, si sono trovati accerchiati da una terrificante accozzaglia di luoghi comuni dove un ammasso di cittadini, in modo scomposto e disordinato tirava fuori il peggio di sé.

Insomma, si è parlato di bombe, di territorio inquinato, di articoli di giornale (scritti male e letti peggio), di politici corrotti e corruttori, di kamikaze e bazooka. In definitiva un incontro con la popolazione dove le poche e confuse idee che regnavano in platea erano il peggio che si possa immaginare in termini di opinioni concepite irrazionalmente per partito preso e che impedivano una valutazione critica obiettiva e serena sul tema in oggetto.

Dopo una breve e tutto sommato chiara esposizione di cos’è e come funziona un rigassificatore e degli elementi di sicurezza intrinseci alla tecnologia che hanno, il dibattito si apre improvvisamente con un signore che dal fondo della sala chiede, vociando, a quante bombe atomiche equivale una metaniera che viaggia per il nostro golfo. Questa domanda che all’apparenza potrebbe risultare anche buffa, o quanto meno spassosa, in realtà aizza una non comune reazione a catena dove si è sentito in pochi secondi di tutto e di più.

I rappresentanti di Gas Natural si sono trovati di sorpresa accerchiati da una platea fondamentalista, affascinata dalle proprie tesi a deriva ambientalista: una platea di persone che in cinque minuti erano disposti a distruggere anni di studi e che mostravano uno spirito inquisitore degno di un profondo medioevo.

Mi chiedo come sia possibile che persone singole delle quali magari conosci un comportamento normalmente civile, quando poi si trovano in un gruppo “presunto ambientalista” si manifestano invece al livello più basso possibile anche di educazione nell’interdizione del pensiero altrui e svillaneggiano con foga ideologica, ergendosi a novelli pianificatori capaci di usare solo i propri preconcetti e di credere di usare la conoscenza altrui meglio di chi ne è titolare.

Uno spettacolo obbrobrioso. Uno spettacolo di esercizio di una ignoranza infinita.

A turno e pazientemente gli ingegneri di Gas Natural hanno comunque risposto come potevano alle bizzarre domande che una platea arrogante e illiberale faceva loro. Ad ogni risposta chiara e documentata, seguiva dal fondo della sala i soliti scuotimenti della testa e una serie di improperi irriferibili. Non c’era niente da fare.

Ormai il popolo ambientalista, nazionalsocialista o fascista, aveva deciso che quelli della Gas Natural erano i rappresentanti del male e che venivano come terroristi travestiti da ingegneri a metterci le bombe sotto il sedere. E magari volevano anche guadagnarci dall’operazione. Probabilmente i tre filibustieri erano anche d’accordo con alcuni loschi politici locali per spartirsi la torta di tangenti a spese della salute dei nostri figli! Neppure ebbero miglior sorte le considerazioni sul fatto che siamo legati mani e piedi a solo due fornitori monopolisti, l’Algeria e la Russia, e che nessun altro paese di Europa è così indifeso di fronte alle proprie carenze energetiche e quindi è doveroso prendere provvedimenti.
Non c’è stato niente da fare !!! La popolazione, rinforzata da alcuni “no- global”, si era barricata con lo scolapasta in testa e la cosidetta sindrome del nimby (non nel mio giardino) aveva preso il sopravvento.

Siccome di fronte alle esaurienti risposte tecniche dei tre di Gas Natural, non si può argomentare perchè magari si rischia di fare brutta figura, i portatori del pensiero ambientalista unico con spirito di setta e volontà di chiudere ogni tipo di discussione, incominciarono a vociare: “perché non si mette il rigassificatore a Bibione?”, “o a Rimini”. Qualcuno gridò “a Portofino!”, e poi qualcun altro “in Sardegna”.

In pochi istanti si screditava il progetto senza alcuna argomentazione non dico scientifica ma almeno logica. E la cosa peggiore è che ciò accadeva con un consenso generalizzato da fare invidia anche alle maggioranze bulgare.

La credenza popolare era talmente forte e radicata che era impossibile convincere la gente con qualsiasi obiettivo ragionamento portato avanti da alcuni presenti inorriditi da tanta demagogia. E’ evidente che il pubblico era ormai definitivamente plagiato da una folle cultura terroristica da parte di forze politiche come i verdi ed i comunisti.

Mi sono cadute le braccia. E’ proprio vero che l’imbecillità ha una sua consistenza biologica e da essa non sfuggono neppure professori ed intellettuali.

Purtroppo andando avanti di questo passo e la cosa sta purtroppo dilagando, supportata da un fanatismo ignorante e perseguita dalla irresponsabilità delle forze politiche di estrema sinistra e verdi , scarsamente contrastata dalle forze più responsabili, potrebbe portarci fra non molto davanti alla cruda realtà di una società italiana in pieno decadimento economico e sociale.

Ma anche a porci la domanda del perché non abbiamo fatto nulla davanti a questa degradazione della nostra società mentre l’Europa cammina su tutt’altra strada.

ALLA COMMISSIONE STATUTO P.D.

Gentili Commissarie, Egregi Commissari.

Sul sito ufficiale www.partitodemocratico.it  é stato postato il testo base (che riporto di seguito) dello Statuto del Partito Democratico, che sarà discusso nei prossimi 1 e 2 febbraio nella Commissione Statuto.

– Nella parte che riguarda le modalità di selezione delle candidature al Parlamento Nazionale ed Europeo, Articolo 19, evince la ASSENZA di PRIMARIE.
– Dopo una discussione all’interno di INNOVATORI EUROPEI e con molti altri AMICI del PD, Vi scrivo per dirVi che in questo modo, a nostro avviso, si perde una GRANDE OCCASIONE di DEMOCRAZIA.
– Oggi più che mai i cittadini sentono la necessità di partecipare alla Politica, scegliendo i propri rappresentanti: le PRIMARIE permettono di farlo.

Cordialmente,

Massimo Preziuso

INNOVATORI EUROPEI

www.innovatorieuropei.com

LA LUNGA TRANSIZIONE ITALIANA

Ieri è caduto un Governo che di sicuro ha dato il via ad un processo di cambiamento in Italia.

Aggiungo che INNOVATORI EUROPEI è nato come Movimento di Idee e di Persone, grazie a ROMANO PRODI e alle elezioni politiche del 2006: quindi, un grazie doppio da parte mia e di molti che si sono avvicinati alla politica grazie al Professore.

In questi anni stiamo pagando (soprattutto noi generazione under 30 – under 35) un prezzo enorme in una lunga transizione verso la normalità.

In una analisi attenta a mio avviso è chiaro, però, che il nostro Paese sta lentamente migliorando dai e nei propri errori.

Anche questa caduta di Governo, che a me dispiace, era necessaria per andare ad una riforma elettorale e ad un voto (di scelta) nel quale sono convinto emergerà un bel pezzo di classe politica e dirigente nuova.

Mi farebbe piacere sapere la vostra (anche se sul Google Group ho già avuto molti dissensi, non posso non scrivere quello che penso).

Massimo

BELLA NAPOLI, OVVERO VEDI NAPOLI E POI MUORI

di Luigi Restaino

La situazione di Napoli, e della Campania in generale, alla fine è emersa, in tutta la sua gravità, agli occhi di tutti, e per tutti intendo proprio tutti, dalla Francia alla Cina, dall’Argentina al Canada, con buona pace degli spot di Cannavaro e company e degli uffici di rappresentanza a New York.

Altro che marketing territoriale! Era difficile non capire che presto o tardi (in tal caso tardi visti i 15 anni passati nella “emergenza”, e non capisco ancora come si possa parlare di emergenza dopo 15 anni) i problemi sarebbero venuti fuori ed avrebbero sommerso la città, la provincia, la regione, il paese.

Parlo di problemi politici ovviamente, della incapacità di una intera classe politica campana (da destra-destra a sinistra-sinistra) a gestire, non dico problemi eccezionali (non stiamo parlando del sisma del 1980 o dell’eruzione del Vesuvio del 74 d.C.) ma neppure la normale amministrazione (perché di questo si tratta). Bassolino da sindaco aveva fatto ottime cose, e tanto era il consenso che aveva saputo giustamente meritarsi che durante le elezioni per il suo secondo mandato circolava la battuta che neppure san Gennaro poteva battere don Tonino.

Eppure da governatore la situazione a Napoli è andata sempre più peggiorando e con essa in Campania. Come mai?

Forse perché la politica campana, o meglio i miopi politici campani concentrati sul proprio ombelico, da tempo, troppo tempo hanno dimostrato la volontà di gestire l’amministrazione della cosa pubblica (loro affidata dai cittadini) con logiche clientelari, familistiche, affaristiche e fin troppo spesso consociative… un intreccio di interessi, di affari, di incarichi, di favori, di piaceri, di legami, di relazioni che lungi dallo spingere lo sviluppo e la qualità della vita del territorio si è incancrenito (complice la sempre presente malavita organizzata) in una metastasi che sta uccidendo il paese.

Piange il cuore a vedere la città che nell’ottocento era una delle mete del gran tour da parte di aristocratici e ragazzi bene di tutta Europa, che vantava una delle più innovative scuole di medicina e ingegneria, che aveva i più avanzati sistemi di ferrovie etc. essere precipitata lì dove la possiamo tutti vedere nei tg di mezza sera.

C’è sempre più fra la gente l’esigenza di cambiamento e di novità ma da decenni ormai in Campania nè il centrosinistra con Bassolino, Iervolino, Mastella, de Mita, ed altri arnesi da museo, nè tantomeno il centrodestra dove i campioni locali sono Vito-Mr-centomila e Cirino Pomicino, di cui non credo sia il caso di dire oltre, sono in grado di rappresentare questa esigenza.

 L’abbiamo vissuta sulla pelle nelle ultime votazioni primarie per il PD in Campania, dove incredibilmente ci si è ritrovati a discutere della opportunità di scegliere per la guida locale del “nuovo” partito di un giovane dell’età di 81 anni quale è Ciriaco de Mita (che sicuramente ha avuto grandi responsabilità in passato all’epoca di Reagan, della Tatcher, di Breznev e conserva competenze e lucidità per ben consigliare… ma sarebbe stato come far guidare la nuova Ferrari 2008 non dico a Schumacher, ma a Fangio…).

 Alla fine si è trovato un compromesso ed è stato “nominato” un suo accolito, ma questo per dire che la genet non ha avuto granchè scelta e che i problemi camminano sulle gambe delle persone, e se queste vacillano… non è un problema di età ovviamente ma di libertà politica di agire per una nuova fase, che non guardi in faccia a nessuno se non ai bisogni della gente ed a questa risponda.

Ci vogliono persone nuove. Senz’altro. Chi è stato responsabile della tragedia, chi ha condiviso, chi ha lucrato, chi ha approfittato non può restare, non può continuare, non può assumere nuove responsabilità.

 La cura non può essere omeopatica. Gli uomini del PD si comportino degnamente. Indichino personalità di spicco, lontane dagli interessi fin qui condivisi e si riparta da zero. Da zero. Uomini e donne giovani, nuovi, innovativi, europei.

RECORD: DEFICIT ALL’ 1,3%!

Sta per caso finalmente cambiando qualcosa in Italia?

da Repubblica.it

ROMA – Il deficit si è attestato nei primo 9 mesi dell’anno scorso all’1,3% del Pil (4% nello stesso periodo 2006). Si tratta del risultato migliore dal 1999. Lo comunica l’Istat. Nel terzo trimestre 2007 il deficit è stato pari allo 0,5% del Pil. Il risultato si deve all’effetto combinato di maggiori entrate (+7,2%) e una contrazione delle uscite (-5,5%). Il saldo primario si è portato, in 9 mesi, al 3,5% del Pil.

Nel terzo trimestre l’incidenza sul Pil dell’avanzo primario è stata pari al 4,4%, contro -1,7% dello stesso periodo del 2006. Nello stesso periodo il saldo corrente (risparmio) è risultato positivo e pari a 10.411 milioni di euro, contro il valore positivo di 5.105 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell’anno precedente, con una incidenza positiva sul Pil pari al 2,7% (più 1,4% nel corrispondente trimestre del 2006). Complessivamente nei primi nove mesi dell’anno 2007 il saldo corrente in rapporto al Pil risulta positivo e pari all’ 1,7% (più 0,8% nel corrispondente periodo del 2006).

L’Istat ricorda che, nell’interpretare il confronto tra i dati del 2007 e quelli del 2006, si deve tener presente che nel terzo trimestre 2006 sono stati contabilizzati nelle altre uscite in conto capitale i rimborsi inerenti alla detraibilità dell’IVA conseguenti alla sentenza del 14 settembre 2006 della Corte di Giustizia europea, che sulla base delle informazioni disponibili sono stati stimati per un importo pari a 15.982 milioni di euro.

Pertanto nel terzo trimestre 2007 le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali del 5,5%, e il loro valore in rapporto al Pil è pari al 44,2 % (48,9% nel corrispondente trimestre del 2006), ma non si tratta di una dimuzione delle uscite correnti, che sono invece aumentate in termini tendenziali del 3,7%.

Crescono anche le entrate totali (+7,2%) con un’incidenza sul prodotto che passa dal 42,7 al 43,7% e aumentano anche le entrate correnti con un +7% dovuto alla crescita delle imposte dirette (+13%), delle imposte indirette (+4%), dei contributi sociali (+5,8%) e delle altre entrate correnti (+2,1%). Per quanto riguarda le entrate in conto capitale si registra un aumento del 40,6% dovuto alla crescite delle imposte in conto capitale che passano da 48 milioni a 80 milioni.

News da Twitter
News da Facebook