Significativamente Oltre

enrico-letta

ALLA COMMISSIONE STATUTO P.D.

Gentili Commissarie, Egregi Commissari.

Sul sito ufficiale www.partitodemocratico.it  é stato postato il testo base (che riporto di seguito) dello Statuto del Partito Democratico, che sarà discusso nei prossimi 1 e 2 febbraio nella Commissione Statuto.

– Nella parte che riguarda le modalità di selezione delle candidature al Parlamento Nazionale ed Europeo, Articolo 19, evince la ASSENZA di PRIMARIE.
– Dopo una discussione all’interno di INNOVATORI EUROPEI e con molti altri AMICI del PD, Vi scrivo per dirVi che in questo modo, a nostro avviso, si perde una GRANDE OCCASIONE di DEMOCRAZIA.
– Oggi più che mai i cittadini sentono la necessità di partecipare alla Politica, scegliendo i propri rappresentanti: le PRIMARIE permettono di farlo.

Cordialmente,

Massimo Preziuso

INNOVATORI EUROPEI

www.innovatorieuropei.com

LA LUNGA TRANSIZIONE ITALIANA

Ieri è caduto un Governo che di sicuro ha dato il via ad un processo di cambiamento in Italia.

Aggiungo che INNOVATORI EUROPEI è nato come Movimento di Idee e di Persone, grazie a ROMANO PRODI e alle elezioni politiche del 2006: quindi, un grazie doppio da parte mia e di molti che si sono avvicinati alla politica grazie al Professore.

In questi anni stiamo pagando (soprattutto noi generazione under 30 – under 35) un prezzo enorme in una lunga transizione verso la normalità.

In una analisi attenta a mio avviso è chiaro, però, che il nostro Paese sta lentamente migliorando dai e nei propri errori.

Anche questa caduta di Governo, che a me dispiace, era necessaria per andare ad una riforma elettorale e ad un voto (di scelta) nel quale sono convinto emergerà un bel pezzo di classe politica e dirigente nuova.

Mi farebbe piacere sapere la vostra (anche se sul Google Group ho già avuto molti dissensi, non posso non scrivere quello che penso).

Massimo

BELLA NAPOLI, OVVERO VEDI NAPOLI E POI MUORI

di Luigi Restaino

La situazione di Napoli, e della Campania in generale, alla fine è emersa, in tutta la sua gravità, agli occhi di tutti, e per tutti intendo proprio tutti, dalla Francia alla Cina, dall’Argentina al Canada, con buona pace degli spot di Cannavaro e company e degli uffici di rappresentanza a New York.

Altro che marketing territoriale! Era difficile non capire che presto o tardi (in tal caso tardi visti i 15 anni passati nella “emergenza”, e non capisco ancora come si possa parlare di emergenza dopo 15 anni) i problemi sarebbero venuti fuori ed avrebbero sommerso la città, la provincia, la regione, il paese.

Parlo di problemi politici ovviamente, della incapacità di una intera classe politica campana (da destra-destra a sinistra-sinistra) a gestire, non dico problemi eccezionali (non stiamo parlando del sisma del 1980 o dell’eruzione del Vesuvio del 74 d.C.) ma neppure la normale amministrazione (perché di questo si tratta). Bassolino da sindaco aveva fatto ottime cose, e tanto era il consenso che aveva saputo giustamente meritarsi che durante le elezioni per il suo secondo mandato circolava la battuta che neppure san Gennaro poteva battere don Tonino.

Eppure da governatore la situazione a Napoli è andata sempre più peggiorando e con essa in Campania. Come mai?

Forse perché la politica campana, o meglio i miopi politici campani concentrati sul proprio ombelico, da tempo, troppo tempo hanno dimostrato la volontà di gestire l’amministrazione della cosa pubblica (loro affidata dai cittadini) con logiche clientelari, familistiche, affaristiche e fin troppo spesso consociative… un intreccio di interessi, di affari, di incarichi, di favori, di piaceri, di legami, di relazioni che lungi dallo spingere lo sviluppo e la qualità della vita del territorio si è incancrenito (complice la sempre presente malavita organizzata) in una metastasi che sta uccidendo il paese.

Piange il cuore a vedere la città che nell’ottocento era una delle mete del gran tour da parte di aristocratici e ragazzi bene di tutta Europa, che vantava una delle più innovative scuole di medicina e ingegneria, che aveva i più avanzati sistemi di ferrovie etc. essere precipitata lì dove la possiamo tutti vedere nei tg di mezza sera.

C’è sempre più fra la gente l’esigenza di cambiamento e di novità ma da decenni ormai in Campania nè il centrosinistra con Bassolino, Iervolino, Mastella, de Mita, ed altri arnesi da museo, nè tantomeno il centrodestra dove i campioni locali sono Vito-Mr-centomila e Cirino Pomicino, di cui non credo sia il caso di dire oltre, sono in grado di rappresentare questa esigenza.

 L’abbiamo vissuta sulla pelle nelle ultime votazioni primarie per il PD in Campania, dove incredibilmente ci si è ritrovati a discutere della opportunità di scegliere per la guida locale del “nuovo” partito di un giovane dell’età di 81 anni quale è Ciriaco de Mita (che sicuramente ha avuto grandi responsabilità in passato all’epoca di Reagan, della Tatcher, di Breznev e conserva competenze e lucidità per ben consigliare… ma sarebbe stato come far guidare la nuova Ferrari 2008 non dico a Schumacher, ma a Fangio…).

 Alla fine si è trovato un compromesso ed è stato “nominato” un suo accolito, ma questo per dire che la genet non ha avuto granchè scelta e che i problemi camminano sulle gambe delle persone, e se queste vacillano… non è un problema di età ovviamente ma di libertà politica di agire per una nuova fase, che non guardi in faccia a nessuno se non ai bisogni della gente ed a questa risponda.

Ci vogliono persone nuove. Senz’altro. Chi è stato responsabile della tragedia, chi ha condiviso, chi ha lucrato, chi ha approfittato non può restare, non può continuare, non può assumere nuove responsabilità.

 La cura non può essere omeopatica. Gli uomini del PD si comportino degnamente. Indichino personalità di spicco, lontane dagli interessi fin qui condivisi e si riparta da zero. Da zero. Uomini e donne giovani, nuovi, innovativi, europei.

RECORD: DEFICIT ALL’ 1,3%!

Sta per caso finalmente cambiando qualcosa in Italia?

da Repubblica.it

ROMA – Il deficit si è attestato nei primo 9 mesi dell’anno scorso all’1,3% del Pil (4% nello stesso periodo 2006). Si tratta del risultato migliore dal 1999. Lo comunica l’Istat. Nel terzo trimestre 2007 il deficit è stato pari allo 0,5% del Pil. Il risultato si deve all’effetto combinato di maggiori entrate (+7,2%) e una contrazione delle uscite (-5,5%). Il saldo primario si è portato, in 9 mesi, al 3,5% del Pil.

Nel terzo trimestre l’incidenza sul Pil dell’avanzo primario è stata pari al 4,4%, contro -1,7% dello stesso periodo del 2006. Nello stesso periodo il saldo corrente (risparmio) è risultato positivo e pari a 10.411 milioni di euro, contro il valore positivo di 5.105 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell’anno precedente, con una incidenza positiva sul Pil pari al 2,7% (più 1,4% nel corrispondente trimestre del 2006). Complessivamente nei primi nove mesi dell’anno 2007 il saldo corrente in rapporto al Pil risulta positivo e pari all’ 1,7% (più 0,8% nel corrispondente periodo del 2006).

L’Istat ricorda che, nell’interpretare il confronto tra i dati del 2007 e quelli del 2006, si deve tener presente che nel terzo trimestre 2006 sono stati contabilizzati nelle altre uscite in conto capitale i rimborsi inerenti alla detraibilità dell’IVA conseguenti alla sentenza del 14 settembre 2006 della Corte di Giustizia europea, che sulla base delle informazioni disponibili sono stati stimati per un importo pari a 15.982 milioni di euro.

Pertanto nel terzo trimestre 2007 le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali del 5,5%, e il loro valore in rapporto al Pil è pari al 44,2 % (48,9% nel corrispondente trimestre del 2006), ma non si tratta di una dimuzione delle uscite correnti, che sono invece aumentate in termini tendenziali del 3,7%.

Crescono anche le entrate totali (+7,2%) con un’incidenza sul prodotto che passa dal 42,7 al 43,7% e aumentano anche le entrate correnti con un +7% dovuto alla crescita delle imposte dirette (+13%), delle imposte indirette (+4%), dei contributi sociali (+5,8%) e delle altre entrate correnti (+2,1%). Per quanto riguarda le entrate in conto capitale si registra un aumento del 40,6% dovuto alla crescite delle imposte in conto capitale che passano da 48 milioni a 80 milioni.

POLITICHE EUROPEE: RIFIUTI!

RIFIUTI : situazione allucinante in Campania e più in generale nel sud Italia !!!

Inserisco tale argomento per tre motivi:

– Il primo per la sua gravità endemica. Ricordo che la situazione ha origini oltre 15 anni fa.

– Il secondo perché l’argomento viene costantemente trattato da popolazione-giornali-giornalisti-amministratori-responsabili politici ai vari gradi (commissari, questori, sindaci, presidenti di provincia, regione e su su fino al parlamento da maggioranza ed opposizione, ministero dell’ambiente di Pecoraro Scanio specialmente) in maniera che non ho remore di affermare assurda, ignorante, irresponsabile, reticente, accompagnata da falsità autentiche nonché dal complesso della paura di fare nomi ed atti che si sono susseguiti e si susseguono nel tempo.

– Il terzo perché siamo in Europa e ciò accade nel contesto europeo del quale nessuno sembra farsi carico per estrarre dallo stesso quanto serve per iniziare un operato risolutivo, che purtoppo con l’incapacità , le bugie, la disonestà, l’incompetenza dimostrata ed in essere avrà bisogno ormai di tempi lunghissimi !!!!!

Esistono nel nord Italia ed in Europa tecniche e procedimenti consolidati che hanno risolto o stanno risolvendo brillantemente il problema ed a cui è sufficiente guardare per trovare “il bandolo della matassa”.

Da tempo la Commissione Europea ha emanato un preciso suggerimento circa la direzione da intraprendere.

E’ stato definito “SISTEMA INTEGRATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI”. Suntizzato, questo afferma che la soluzione stà in una integrata operatività fra :

1) la costruzione di inceneritori di ultima generazione od a pirolisi (totalmente assenti di inquinamento) o meglio di termovalorizzazione applicata ad una qualsiasi di queste tecnologie con annessa rete di distribuzione di coproduzione di energia elettrica e calore, (che fra il resto ha il vantaggio di eliminare la maggior parte delle polveri sottili PM10).

2) l’organizzazione di raccolta differenziata con il traguardo massimo del 50%. Non è opportuno superare tale percentuale perché i costi conseguenti salgono poi in progressione geometrica e rendono nulli i vantaggi . In tal caso il costo di 1 KG. di rifiuti potrebbe avvicinarsi pericolosamente al prezzo di 1 Kg. di pane.( E’ quello che sta purtroppo accadendo nella mia città di Trento dove un assessore comunale verde, certo Pompermaier, assieme ad un nutrito gruppo di fans, ha perso il senso del limite e la capacità di far di conto ).

3) per la realizzazione di questo sistema l’Unione Europea elargisce contributi attraverso le amministrazioni nazionali. (A questo sta cercando di opporsi fanaticamente il solito “partito dei verdi”, procurando danni economici ingenti e fatti tipo Acerra.)

A tutto ciò, in riferimento alla peggiore situazione italiana, occorrerebbe aggiungere:

a) opera di educazione civica verso la popolazione del sud per coinvolgerla e farle comprendere che una parte di responsabilità stà nel loro comportamento e mancata collaborazione, (ciò non sarà facile nel sud Italia che presenta una situazione di partenza prossima allo stadio zero e rende difficilissimo il fare comprendere che una ragionevole e non fanatica raccolta differenziata e termovalorizzatori di ultima generazione od a pirolisi risolverebbero la tragedia in corso con il tempo necessario data la situazione ormai incancrenita).

b) l’allontanamento o la condanna di responsabili politici che non fanno il loro dovere o lo fanno male o volutamente male in connessione con la mafia locale.

c) la sconfessione di personaggi che per motivazioni elettoralistiche o fanatismo sfruttano l’ingenuità della gente e la loro facile plagiabilità contando loro cose che non collimano con la realtà oggettiva. Tra costoro si distinguono il verde Pecoraro Scanio e colleghi comunisti vari che con la loro propaganda, comprensiva di quella sulla produzione di energia, realizzano danni enormi quantificabili facilmente nell’ordine di milioni di euro all’economia italiana.

Elenco osservazioni personali a titolo di esempio e qualche interesse per l’informazione generale:

La zona del nord Italia ed in particolare quella lombarda comprendente la capostipite Brescia, Novara, Bergamo ecc., alla quale si sta aggiungendo Milano con preliminari in corso, ha realizzato una delle più grandi Utility per la coproduzione di energia elettrica e riscaldamento che offre servizi a tariffe molto modeste alle popolazioni, tali da costare meno delle forniture di gas e permettere la eliminazione dei camini delle abitazioni con conseguente enorme abbattimento delle polveri sottili. Le società in questione si chiamano ASM di Brescia (con le sue centrali “Lamarmora e Ponti sul Mincio”) ed AEM di Milano che si sono recentemente fuse in A1A.

Attraverso un complesso di termovalorizzatore – biomasse- compostaggio-raccolta differenziata, hanno risolto e stanno risolvendo qualsiasi problema nel campo. Venezia, pur con dimensioni più modeste, con termovalorizzatore e raccolta differenziata ha fatto altrettanto. A Bolzano stanno realizzando il loro secondo inceneritore.

Ma se guardiamo più al Nord ed all’ Owest europeo troviamo, solo a titolo di esempio, Friburgo con le stesse realizzazioni. A Vienna un bruciatore a pirolisi quasi in pieno centro. A Barcellona un impianto sotto la piazza principale per il trattamento delle acque nere ed a fianco non lontano dalla più bella piazza della città un termovalorizzatore, realizzato con la più recente tecnica, di circa 300 tn/anno, che testimonia la sua innocuità. Ma se dò uno sguardo alla Germania, mia seconda patria, la presenza di pirolisi ed inceneritori con annessa termovalorizzazione è numerosa. Una decina di anni fa ne sono stati programmati altri cinquanta!

In Francia non sono numerosi come in Germania però, assieme a quella settantina di impianti nucleari con i quali sostengono la loro economia e la nostra (con notevole esborso a caro prezzo per le nostre follie ), con i loro gassificatori che noi non riusciamo ad installare per quel principio del “no nel mio giardino” instauratosi e sviluppatosi in Italia dopo aver dato (altra follia tutta italiana) la competenza alle regioni nel 2001 compresa quella sulle autostrade , gli europei francesi si distinguono per maggiori vedute proiettate nel futuro mentre da noi mezza Italia ritiene di rimanere tranquilla seduta per terra sotto il sole nascondendo la testa con quel grande sombrero messicano….Nel frattempo molti trovano difficoltà sempre maggiori ad arrivare alla fine del mese.

Credo doveroso informare ,“con un’altra chicca”, gli amici Innovatori Europei: la piaga dei rapporti fra certe rivolte popolari, spesso fomentate dalla camorra da sempre interessata al business delle discariche e certi parlamentari che hanno scelto di cavalcare le proteste per (udite udite) difesa ambientalista schierandosi contro i termovalorizzatori, in uno stato che funziona dovrebbero essere chiamati ora alle loro responsabilità gravissime, soprattutto nelle prossime elezioni . Vedi caso, politica è la posizione di Tommaso Sodano, (rifondazione comunista) presidente della commissione ambiente di Palazzo Madama , che ha deciso di mettersi di traverso agli inceneritori o termovalorizzatori, teorizzando che la sua convinzione è che tale comportamento è pari alla doverosa opposizione alla Tav, sempre in difesa dell’ambiente.

Ma !? Si vede che mi sbaglio. Quanto succede in Campania è quindi opera a favore dell’ambiente!

Ricordo che nella commissione si era proposto di costruire con urgenza 6 o 7 termovalorizzatori e solo uno è riuscito a passare le forche caudine, quello di Acerra. Ricordo ancora tale “parlamentare” per la proposta di spedire i rifiuti in Romania (dove non esistono termovalorizzatori). Politica è stata in subordine l’assunzione di 2.136 precari inquadrati con contratto definitivo senza che due terzi di costoro, secondo lo stesso commissario di turno all’emergenza, avessero mai assegnato una mansione nel settore.

Eternamente politica ed ambigua è la scelta contraria ai termovalorizzatori del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio (a mio parere il peggior ministro del nostro governo) che, guarda guarda, in Campania ha il bacino elettorale.

Per consolarci un poco resta politica la posizione solitaria e coraggiosa di Vincenzo de Luca, sindaco di Salerno, acerrimo nemico del fallito Bassolino che ha reso spontanea confessione in questi giorni in TV per il settore termovalorizzatori. Da anni De Luca invoca il permesso di costruire a Salerno un termovalorizzatore che, assieme ad altre iniziative di sua decisione per tenere a freno il degrado della sua città, potrebbe risolvere definitivamente il problema. Un silenzio di tomba segue alle sue reiterate richieste!

Ho finito? No, ma volendola scrivere tutta i miei amici innovatori potrebbero cacciarmi per disturbo alla quiete pubblica…ed io non voglio perdere assolutamente la loro amicizia.

A chiusura mi resta una domanda in sospeso: sono forse queste le giuste Politiche Europee che l’Italia conduce ? Ai presenti ed ai posteri l’ardua sentenza.

Riccardo Sani,

Gennaio 2008

USA 2008: SI CAMBIA?

L’IOWA SCEGLIE OBAMA. “E’ ARRIVATO IL MOMENTO PER CAMBIARE IL PAESE”

Il senatore democratico di Chicago Barack Obama ha fatto un primo importantissimo passo verso la Casa Bianca. Nel primo confronto delle primarie, che si chiuderanno ufficialmente in estate ed entreranno nel vivo solo all’inizio di febbraio, Obama ha preceduto l’ex senatore della Carolina del Nord John Edwards e la senatrice di New York Hillary Clinton. Chiaro il verdetto dei caucus (assemblee popolari) dell’Iowa: al senatore afroamericano è stato assegnato oltre il 37% delle preferenze, contro il 28 circa del kennediano Edwards e il 27 dell’ex first lady.

Il messaggio che giunge dall’Iowa, tradizionalmente un affidabile indicatore di come si esprimerà poi l’intera nazione, è chiaro: gli Stati Uniti hanno un’immensa, disperata voglia di cambiamento. Cambiamento è ormai più di una parola d’ordine, è la spiegazione di un entusiasmo che il Partito democratico, dopo otto anni di amministrazione Bush, non vedeva da anni. Più precisamente dagli anni novanta, dai primi giorni dell’ascesa di Bill Clinton. Cambiamento è la parola chiave per spiegare e per capire la vittoria storica di Barack Obama, giovane senatore di colore, nelle primarie dell’Iowa, uno degli Stati più bianchi, religiosi e conservatori d’America.

“Questo è un giorno che ricorderemo fra molti anni” ha detto un raggiante Obama, accanto alla moglie Michelle e alle due figlie, Malia Ann e Natasha. “Questo è un giorno in cui abbiamo abbattuto le barriere della politica – ha continuato, ispirato tra gli applausi dei suoi sostenitori a Des Moines, quasi tutti giovanissimi – questo è il giorno in cui abbiamo vinto sulla politica della paura e del cinismo. Questo è il giorno in cui possiamo parlare a democratici, repubblicani e indipendenti e dire che siamo un popolo unico, non diviso, che non ci sono stati rossi e stati blu, ma solo gli Stati Uniti d’America. Il nostro momento per cambiare il Paese è arrivato”. Il sogno impossibile sembra potersi avverare, ed è un sogno americano: “Ho un padre del Kenya e una madre del Kansas e una storia personale che può esistere solo in America, la speranza e il coraggio di guardare avanti mi hanno portato qui e mi porteranno avanti”.

Entusiasta, nonostante la sconfitta, per certi versi inaspettata, il commento di Hillary Clinton. “Questa – ha detto – è stata una grande notte per i democratici, ora sappiamo che stiamo per cambiare il Paese e che a novembre ci riprenderemo la Casa Bianca”. La senatrice di New York Hillary ha posto l’accento sullo straordinario entusiasmo dei colleghi di partito in Iowa. Prendendo parola a Des Moines, capitale dell’Iowa, nel suo quartier generale, accanto al marito Bill e all’ex segretario di Stato Madeleine Albright, l’ex firt lady ha assicurato che “ora porteremo il nostro entusiasmo in New Hampshire, dove i democratici devono poter scegliere un candidato in grado di battere i repubblicani. In gioco – ha concluso Hillary – c’è il futuro del nostro Paese, non possiamo rischiare”.

Soddisfatto anche l’ex senatore della Carolina del Nord John Edwards, che, a sorpresa, ha scavalcato Hillary Clinton nelle preferenze degli elettori dell’Iowa. “Ha vinto il cambiamento, di cui questo paese ha disperatamente bisogno. Gli elettori hanno scelto il cambiamento dello status quo”, ha detto Edwards, che ha puntato molto sulla campagna elettorale in New Hampshire, dove le primarie si terranno il prossimo 8 gennaio. “Il messaggio che ho inviato è stato raccolto, continuerò quindi a lottare per il cambiamento, per la classe media e per la creazione di posti di lavoro, questioni di grande importanza”, ha concluso il senatore.

Ad avallare l’entusiasmo dei democratici giunge anche il supporto dei numeri. Impressionante è l’affluenza da record alle urne, testimonianza del fatto che numerosi indipendenti hanno deciso di recarsi ai caucus democratici e affiliarsi al partito. Circa 232mila elettori democratici dell’Iowa hanno sfidato il freddo di questo piccolo Stato rurale del midwest. Una cifra enorme se si considera che nel 2004 i democratici al voto erano stati 125mila. Per spiegare la vittoria netta del senatore afroamericano, basta dare un’occhiata ai dati relativi ai voti delle donne e dei giovani, le vere chiavi del trionfo di Obama. Sorprendente il dato riguardante le donne non sposate: il 36% ha scelto il senatore di Chicago, mentre il 32% ha dato la propria preferenza a Hillary Clinton. Per quanto riguarda i giovani, Obama ha ottenuto il sostegno del 57% della fascia compresa tra i 17 e i 29 anni, e il 42% degli elettori di età compresa tra i 20 e i 44 anni. Clinton ha avuto da loro rispettivamente l’11 e il 23%. Tra gli ultrassessantacinquenni l’ha spuntata Hillary, con il 45% dei voti contro il 18% di Obama.

Per quanto riguarda il campo repubblicano, molto meno vistoso è il dato dell’affluenza. 120mila sono gli elettori conservatori che si sono recati ai caucus nell’Iowa, poco più della metà rispetto ai democratici. Di questi circa il 34%, trascinato dalla destra religiosa degli evangelici, ha premiato l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee, pastore battista convertito alla politica, che due mesi fa nessuno aveva sentito nominare o quasi nello Stato. E’ finito al tappeto l’ex governatore del Massachussets Mitt Romney, fermo al 25% dei voti, nonostante una campagna elettorale estremamente dispendiosa.

Dopo l’Iowa, il prossimo Stato in cui si svolgeranno le primarie sarà il New Hampshire, dove gli elettori saranno chiamati a scegliere il loro candidato il prossimo 8 gennaio. La corsa verso il 4 novembre (data delle elezioni presidenziali) è dunque cominciata. Ed è stato un inizio che ha immediatamente messo in evidenza quanto la spinta propulsiva dei democratici sia forte. Nel popolo americano sembra essersi accesa finalmente la luce della speranza, finora offuscata da otto anni di amministrazione repubblicana. Ora il cammino sarà compiuto solo quando gli Stati Uniti potranno dirsi un Paese più giusto e dinamico al suo interno, più aperto e più rispettato nelle relazioni internazionali.

AUGURI A TUTTI VOI

Ciao a tutti.

Domani torno a casa per le vacanze di Natale, come molti di voi.

Volevo solo dire che, personalmente, sono davvero felice di come Innovatori Europei, con la calma e la tranquillità di chi vuole avviare un serio progetto di lungo periodo, stia diventando piano piano un Movimento da molti riconosciuto.

In questo, volevo ringraziare tutti voi che avete contribuito in questo anno ad animare le discussioni e le attività che abbiamo svolto per il Partito Democratico e non solo.

Il 2008 sarà l’anno in cui impostare con maggiore rigore le attività dei nostri tre Centri di Competenza e migliorare in qualità e quantità le nostre attività pubbliche.

I Gruppi di coordinamento dei 3 centro sono ormai quasi definiti, e a breve dovremmo anche rilasciare la nuova Release del Portale www.innovatorieuropei.com

Intanto, godiamoci un meritato riposo.

Auguri a tutti Voi di un Ottimo Natale e di un Bellissimo 2008, carico di novità e di entusiasmi.

Un abbraccio,

Massimo Preziuso

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