Significativamente Oltre

INTERVISTA: ON. MIGLIAVACCA

Intervista all’on. Maurizio Migliavacca dell’Ulivo, Membro della IV Commissione Difesa e componente autorevole del Comitato dei 45 per il Partito Democratico

di Salvatore Viglia

Lei è uno dei 45 del Comitato per il Partito Democratico. Non sembra essere in compagnia di giovani quarantenni. E’ un problema.

Noi facciamo un partito nuovo anche per favorire un ricambio delle classi dirigenti e le regole che abbiamo sostanzialmente definito nella riunione di lunedì 18, vanno in questa direzione.
Primo, potranno votare i sedicenni. Quindi, ci sarà una quota di giovani elettori significativa, di ragazzi e ragazze che potranno pesare nel voto. Secondo, potranno essere candidati i sedicenni ciò significa che si avrà la possibilità di avere l’immissione di energie fresche. Terzo, lo stesso metodo elettorale che abbiamo adottato, cioè il meccanismo delle liste plurinominali, cioè 5 nomi per fare una lista da presentare in ogni collegio con una raccolta di firme piuttosto bassa, cento, è un meccanismo assolutamente favorevole ai giovani, alle donne, alle forze nuove. Come l’esperienza ci insegna, semmai, è la preferenza quella che consolida le figure radicate già portatrici appunto di consensi consolidati.
Mi pare che siamo sulla strada per dare il giusto spazio ai giovani per fare del 14 ottobre prossimo, una occasione di rinnovamento della politica.

Non eluda la domanda, faccia un nome che l’aggrada alla guida del PD.

Capisco la sua curiosità ma non sono in grado di dirle un nome per la semplice ragione che stiamo ancora definendo le regole e le candidature. Sarà questione delle prossime settimane, abbia un po’ di pazienza. Mi impegno a farglielo sapere quando appunto ci saranno le condizioni per farlo.

Romano Prodi parla di un nome forte. Cosa intende con questo?

Sicuramente deve essere un segretario autorevole, riconoscibile nel paese quindi dotato di prestigio e con capacità politiche di governo, che sappia dare voce al nuovo partito che nasce e che sappia trasmettere anche agli italiani le idee forti, le idee guida di questo nuovo partito. Deve essere una personalità di primo piano. Credo che le primarie saranno l’occasione per poter scegliere tra più personalità di primo piano.

La questione del sodalizio tra DS e Margherita sta tutta nella concezione di uno Stato laico, è possibile adoperare una sintesi, non è che il problema si presenterà all’improvviso in tutta la sua portata?

Credo che ci siano le condizioni perché il partito nuovo, sia un partito assolutamente laico. Siamo laici. I DS su posizioni di autonomia ed anche la stragrande maggioranza dei componenti della Margherita che, non a caso sui DICO, hanno dato una prova di indipendenza. Ci sono tutte le condizioni perché sia un partito laico. Poi, non mi nascondo che su questo o su quell’altro tema etico, su questo o su quell’altro tema che riguarda i diritti civili ci potranno essere dei distinguo, potranno emergere posizioni, sfumature diverse,
ma a quel punto, saranno le regole della democrazia a decidere. E’ un partito democratico, quindi, saranno i militanti, saranno gli organismi democratici a decidere dentro una ispirazione laica a stabilire nel merito e per le soluzioni da adottare.

In Europa siederete nei banchi del PSE?

Penso di sì. Penso che la forza delle cose spinga questo partito ad avere un rapporto organico con i socialisti. In Europa c’è un bipolarismo, una forza di centrodestra rappresentata dal partito popolare e una forza di centrosinistra rappresentata dal partito socialista. Esistono poi alcune forze intermedie ma che non hanno assolutamente né la massa critica, né le caratteristiche per rappresentare un terzo polo. In definitiva, il PD, nelle forme che si decideranno, starà dove stanno i progressisti in Europa.

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