Renzi
Domenica 10, ore 11, Potenza: Incontro con Innovatore Europeo Mario Polese, candidato al consiglio regionale di Basilicata

La rassegna stampa del candidato innovatore Mario Polese al consiglio regionale lucano
Con Mario Polese, Innovatori Europei si candida al Consiglio Regionale di Basilicata
Gli Innovatori Europei sostengono il coordinatore potentino Mario Polese nella competizione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale lucano del mese prossimo.
“Mario rappresenta la migliore espressione della nuova società civile lucana impegnata” aggiunge Massimo Preziuso, Presidente degli Innovatori Europei.
“Sostenendo questa candidatura, la nostra associazione entra ancora più pienamente nel dibattito politico regionale, con l’ambizione di orientarlo il più possibile verso la progettualità del futuro. La nostra primaria finalità è quella di immettere nel dibattito pubblico e nel sistema produttivo lucano le tante energie presenti nel territorio”.
In programma, per le prossime settimane, un dibattito aperto alla cittadinanza sui temi dello sviluppo sostenibile trainato dal know – how e dalle risorse economiche derivanti dal polo petrolifero regionale.
Candidatura a Coordinatore di Circolo PD Pistoia Centro Storico – Marco Frediani
“Tornare a esortare i giovani a costruire un futuro migliore, basato sullo sviluppo compatibile della Terra e dei popoli, su un’alternativa economica, più equa e più giusta, sul rilancio delle grandi istituzioni europee. A resistere con creatività, intelligenza, voglia di fare” (da ‘Impegnatevi’ di Stéphan Hessel).
Il Circolo PD Pistoia Centro Storico rappresenta ormai da tempo una realtà del nostro territorio che ha fatto della continuità di lavoro, dell’unità, del pluralismo, dell’inclusione, del dialogo e della partecipazione i propri punti di riferimento. Molte sono le persone che gravitano attorno a quello che non ho difficoltà a definire ‘uno straordinario punto di incontro’. E se la vita è l’arte dell’incontro, è dai buoni incontri che nascono le buone politiche. Perciò iscritti, non-iscritti, semplici passanti e assidui frequentatori, ognuno a suo modo ha lasciato una traccia importante nel nostro percorso. Un percorso intenso, a volte difficile ma quello che è più importante, un percorso prima di tutto ‘vivo’.
Personalmente sono convinto che il rinnovamento dell’Italia parta dal rinnovamento dei partiti. E in particolare dal rinnovamento del Partito Democratico, attualmente unico vero spazio politico e di confronto. L’Italia ha chiaramente dei limiti di funzionamento e questo è dovuto non tanto a un deficit di potere, come in troppi ancora pensano, anche nel Pd, ma a un deficit di partecipazione: per questo servono metodi nuovi. Per questo oggi in politica sempre più il ‘come fare’ diventa sostanza insieme al ‘cosa fare’. Fatto salvo il principio di democrazia rappresentativa occorre iniziare ad aprirsi a elementi di democrazia deliberativa.
Negli ultimi tre anni molto è stato fatto nel nostro Circolo. Le riunioni sono state tante, per quanto riguarda gli incontri pubblici è difficoltoso ricostruirne l’elenco completo (“Il vento del cambiamento” – Pistoia incontra Milano, “Verso Stati Uniti d’Europa”, i temi della sostenibilità ambientale ed energetica, alternativa economica, Ius Soli, la questione del Nord Africa, il bilancio del Comune di Pistoia, il piano del commercio, cene raccolta fondi, il percorso di ‘Terra Franca’ ecc.). E questo basandoci su semplice autofinanziamento e le entrate dal tesseramento. Tanto che il bilancio del Circolo si trova attualmente in uno stato di solido attivo.
Se molto è stato fatto, molto resta ancora da fare.
Ed è per questo che ho deciso di ricandidarmi come coordinatore di questo Circolo. Per proseguire un percorso di costruzione di un partito nuovo che sia sempre di più un’organizzazione partecipata di iscritti, di cittadini e di associazioni. Per un partito a supporto degli amministratori e non per un partito degli amministratori.
Una sfida di metodo ma anche culturale. Oggi al patrimonio storico dei temi “tradizionali” della sinistra (contrapposizione capitale – lavoro, giustizia, equità) occorre aggiungere quelli delle “nuove dimensioni” della politica e della costruzione di una nuova cultura democratica autenticamente ambientalista.
Nuove dimensioni che partono dalla consapevolezza dell’interdipendenza tra Stati da un punto di vista economico-finanziario, ambientale (acqua, cibo, energia, cambiamento climatico) e sociale in termine di fratellanza tra popoli.
Per la costruzione di una visione nella condivisione. Per valorizzare un’idea di insieme, di comunità, di unità nella diversità, per riscoprire l’empatia e il dialogo accanto alla dialettica politica. Il piacere del collaborare e del fare insieme, la diplomazia come vera forza della politica.
Di seguito, brevemente, alcuni punti per il programma di mandato da svolgere con il nostro Circolo. Un’idea di programma aperta naturalmente a eventuali contributi e integrazioni:
1) Maggior radicamento territoriale:
- Rafforzamento del ruolo politico del circolo quale elemento di connessione fra partito, amministrazione cittadina e società civile (di cui l’associazionismo è parte integrante), in una prospettiva ‘per’ e mai ‘contro’.
- La necessità di una sede e maggiore organizzazione dell’attività.
2) L’idea di Circolo come Laboratorio: uno spazio palestra di idee, proposte, azione ma sopratutto di collaborazione.
3) Riattivazione/modernizzazione del blog del Circolo e di altri spazi virtuali (facebook, twitter ecc.) come luoghi di discussione e trasparenza.
4) Tutela del pluralismo del partito e della libera circolazione di idee:
- Terzietà del ruolo di segretario
- Rispetto di ciascuna delle anime del partito, garanzia di rappresentatività e libertà di espressione.
Un programma naturalmente da costruire e svolgere insieme.
Marco Frediani
L’incontro tra gli Innovatori Europei e i candidati segretari della federazione romana del PD
Ieri – 22 ottobre – nella sede del PD Roma Centro Storico, si è svolto un breve incontro tra alcuni esponenti di Innovatori Europei (IE) Roma e il candidato alla segreteria della federazione romana Tobia Zevi.
Gli altri candidati invitati, pur ringraziando per l’invito, non sono riusciti ad essere presenti. Tommaso Giuntella ha inviato un documento politico. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il Presidente Nazionale di IE Massimo Preziuso e gli esponenti del Lazio Paolo Di Battista e Giuseppina Bonaviri.
Con Zevi abbiamo condiviso la necessità di rinnovare nelle persone e nei metodi il partito romano. E gli abbiamo esposto brevemente due nostri progetti, da lui condivisi:
– Roma capitale culturale dell’euro mediterraneo, protagonista del nuovo dibattito verso la federazione europea (organizzazione convegno a Roma).
– Roma capitale “intelligente”, centro di una rete di città smart.
L’incontro si è concluso con il proposito di riaggiornarsi con la federazione romana, a congresso concluso.
Resoconto incontro tra Innovatori Europei Napoli e i Candidati alla Segreteria Provinciale del PD

Un centro di ricerca euromediterraneo sulle tecnologie e risorse energetiche del futuro. In Basilicata
di Massimo Preziuso (su L’Unità)
La Lucania è terra di risorse naturali preziose, che la dovrebbero rendere tra le più ricche di Italia.
Eppure, da sempre, e ancora oggi, le statistiche economiche dicono incredibilmente il contrario.
Secondo dati pubblicati dalla Banca di Italia, la regione Basilicata risulta sempre più arretrata nel contesto nazionale. PIL 2012 al -3% , disoccupazione attorno al 15% e accentuata caduta della produzione industriale, del 9,5% rispetto al 2011.
Senza una forte presenza di piccola e media impresa diffusa, capace di competere sui mercati internazionali (anche e soprattutto per carenza di infrastrutture), la Regione in questi anni è sopravvissuta al tornado della crisi soprattutto grazie alle imponenti attività estrattive di petrolio e gas. Le compagnie petrolifere infatti estraggono enorme ricchezza dal territorio in cambio delle cosiddette “royalties” compensative.
Con risorse davvero ingenti – solo 2011 erano pari a 120 milioni di euro (di cui 100 milioni destinati all’ente Regione) – al netto di alcune interessanti ed iniziative in ambiti “nuovi” per la Basilicata (come il cinema, la cultura), non si è riusciti finora a disegnare alcun vero cammino di sviluppo sistemico. A livello regionale le royalties sono infatti servite al finanziamento di voci di bilancio (università, sanità), al finanziamento di “buoni benzina” (!), mentre a livello locale al più all’avvio di piccoli progetti occupazionali.
E proprio nei giorni scorsi l’Unione Europea certifica la retrocessione della Regione Basilicata, che torna tra le regioni “Ex – Obiettivo 1”.
E allora, passati vari anni dall’inizio di questo ciclo estrattivo intensivo – che non durerà all’infinito e che impatterà pesantemente l’ambiente – in tanti si chiedono se e come esso potrà ancora determinare un impatto positivo sullo sviluppo di lungo periodo della Regione.
E’ evidente infatti che la rendita assicurata da risorse naturali – postulata nella staple theory – non è un fenomeno naturale, soprattutto in una Regione povera e piccola come la Basilicata, carente di un sistema di imprese diffuso.
Ed è proprio quella – l’imprenditorialità diffusa – la condizione necessaria allo sviluppo territoriale legato allo sfruttamento di risorse naturali, come quelle petrolifere. L’impresa quale moltiplicatore di sviluppo.
Ma è anche evidente che – per essere competitive e quindi insediarsi – le imprese necessitano di un milieu adatto.
Ebbene, oggi ci sono proprio tutte le condizioni al contorno per crearlo questo contesto “imprenditivo”:
– La Strategia Energetica Nazionale pone su un piano di forte centralità la Basilicata nel futuro dello sviluppo energetico ed economico del Paese.
Si parla infatti della realizzazione di un hub energetico dell’euro mediterraneo e si indica nella Basilicata il baricentro di una piattaforma di servizi di alto livello nel settore della distribuzione, attraverso imponenti attività di stoccaggio e lo sviluppo di una rete “smart” su scala europea e mediterranea.
– Il memorandum Stato – Regione sul petrolio lucano approvato nel mese scorso continua ad andare in questo senso, anche se va assolutamente “rinforzato” nella qualità e nella quantità della progettualità ipotizzata, ed equilibrato nella sua visione “centralistica” di governance di risorse che sono “locali”.
– La prossima programmazione dei fondi europei 2014-2020 prevede la necessità di un approccio “strategico” e di “originale” allo sviluppo delle regioni in ritardo di sviluppo.
Dunque, se al futuro davvero si vuole arrivare, e non ci si vuole ritrovare invece con un territorio semplicemente depauperato di risorse naturali e di ricchezza ambientale, è bene cominciare a parlare di una strategia di sviluppo, che sia “sostenibile” sia da un punto ambientale che da un punto di vista economico, che sia “strategico”, e che sia “originale”.
E’ per questo necessario partire dalla messa a rete del sistema dei saperi universitari e dell’industria energetica attorno allo sviluppo di un distretto delle tecnologie e risorse energetiche del futuro. Un progetto che veda protagonisti per primi i colossi petroliferi “lucani”– ENI, TOTAL e SHELL – e la Regione Basilicata, insieme nel promuovere un nuovo utilizzo delle royalties petrolifere nel rapido disegno e successiva implementazione di una strategia che guardi al futuro.
Un progetto, questo, di chiara valenza internazionale, in quanto centrale per lo sviluppo delle politiche energetiche dell’area euro – mediterranea, che quindi deve vedere coinvolta la Commissione Europea e i fondi strutturali 2014-20, oltre alle risorse derivanti dall’estrazione petrolifera.
Di un polo energetico internazionale si parla da tempo nel documento Strategia Regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la Società dell’Informazione della Regione Basilicata.
E la realizzazione di un distretto dell’energia è presente tra i progetti presenti nel “Memorandum petrolifero” tra Stato e Regione da poco pubblicato in Gazzetta ufficiale.
La Basilicata può oggi ambire a diventare il principale hub di ricerca e sviluppo di base e applicata (all’impresa) nei settori della manifattura legata all’energia del futuro (rinnovabile e fossile).
E così porsi come attrattore di nuove imprese, investimenti e professionalità internazionali.
Questa è la Lucania che si deve osare ad immaginare da adesso. Ed oggi ci sono proprio tutte le condizioni politiche al contorno per farlo.
Etica e Sapere abilitano l’Uomo. Al Circolo PD Roma Centro Storico. 22 ottobre, ore 18
Innovatori Europei incontra il PD Campania. 17 ottobre, Napoli

Gli Innovatori Europei per un’altra politica. “Sapere abilita l’Uomo”
Gli Innovatori Europei per un’altra politica
Innovatori Europei partecipa al dibattito politico italiano, a cominciare dal congresso del Partito Democratico, per contribuire all’azione riformatrice che serve nelle istituzioni, nell’economia e nella società italiana, nell’orizzonte della unificazione europea. Il tema centrale del nostro impegno sarà “Sapere abilita l’Uomo”. Attorno ad esso apporteremo contributi di innovazione su questioni interagenti e prioritarie come:
- Federazione europea dei popoli, traguardo non procrastinabile.
- Innovazione del sistema pubblico politico e amministrativo.
- Apertura della politica alle forze associative e alle competenze della società
- Protagonismo di giovani e donne, motori del rinnovamento italiano.
- Ricerca e Innovazione: metodo guida per la società e la politica.
- Smart cities e green economy per lo sviluppo sostenibile europeo.
- Politiche industriali ed infrastrutturali per il Sud nell’Euro Mediterraneo
- Pluralismo radiotelevisivo nell’era del digitale
- Politiche di rilancio industriale e sviluppo competitivo del Paese
- Incentivare e sostenere le aziende innovative
- Redistribuire risorse per produrre lavoro e crescita sostenibili
- Nuove politiche sanitarie nell’Italia del dopo crisi
- Nuovo protagonismo per le comunità di italiani all’estero
- Internazionalizzare il Paese per favorire una nuova crescita interna
Con questo documento avviamo una discussione aperta che ci porterà agli Stati Generali degli Innovatori Europei, che si terranno il prossimo 9 Novembre a Roma.
Il tutto nella direzione del rafforzamento del ruolo di Innovatori Europei quale piattaforma di sviluppo di progetti politici complessi, in Italia ed in Europa, a partire dalle città.
Per aderire e contribuire al dibattito: email infoinnovatorieuropei@gmail.com o Facebook
Roma, 24 Settembre 2013, Gli Innovatori Europei – www.innovatorieuropei.org
Massimo Preziuso, Giuseppina Bonaviri, Paolo Di Battista, Osvaldo Cammarota, Filippo Bruno Franco, Stefano Casati, Luisa Pezone, Antonio Diomede, Paolo Salerno, Gaetano Daniele La Nave, Michele Mezza, Mario Polese, Marco Frediani, Francesco Augurusa, Luigi Della Bora, Andrea Sabatino, Zaira Fusco, Daniele Preziuso, Ruggero Arico, Paolino Madotto, Francesco Zarrelli, Aldo Perotti, Nicola Pace, Domenico Varuzza, Paolo Cacciato, Anna De Ioris, Dario Mastrogiacomo, Antonio Giuseppe Preziuso, Diego Bevilacqua, Gianclaudio Oliva
CHI SIAMO
Dal 2005 Innovatori Europei (www.innovatorieuropei.org) mette insieme variegate esperienze di protagonismo associativo di matrice europeista. Oggi, IE è una realtà densa di iniziative innovative, che guardano ai territori italiani, con un orizzonte internazionale ed europeo. La nostra idealità è da sempre quella di costruire una rinnovata e migliore proposta politica riformista che guidi l’Italia verso i successi che merita e attende, ponendoci quale serbatoio di competenze e comunità di persone al servizio del bene comune.