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Osservatorio

Il Movimento Innovatori Europei propone la creazione nel Mezzogiorno di un “Osservatorio Logistica e Infrastrutture Euro-Mediterranee”. Intervista all’Ing. Massimo Preziuso, fondatore del Movimento

Intervista su NaNotizia

imagesIl 21 giugno scorso presso la sede del Partito Democratico del “Nazareno”, il Movimento Innovatori Europei, fondato e guidato dall’Ingegnere lucano Massimo Preziuso, ha proposto al Pd e al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi la creazione nel Mezzogiorno di un “Osservatorio Logistica e Infrastrutture Euro-Mediterranee”. La proposta è stata elaborata e redatta in un documento al termine dei lavori dell’annuale convegno organizzato dal Movimento, che quest’anno ha titolo: ”Logistica e Infrastrutture. Il ruolo del Mezzogiorno e il suo contributo all’economia del Paese“.  Per il Movimento: “La Logistica dei Trasporti e le indispensabili Infrastrutture a essa strettamente collegate debbono assolvere lo scopo di rilanciare con forza l’economia del Paese, riconsegnando al Mezzogiorno la sua plurisecolare funzione di collegamento col Mediterraneo ciò che la stessa Unione europea gli attribuisce nell’attuale momento storico”. Per comprendere meglio i contenuti della proposta abbiamo posto alcune domande al fondatore del Movimento, l’Ingegnere Massimo Preziuso.
  • Come verrà strutturato l’Osservatorio?

“Come è noto, L’Osservatorio ha preso l’avvio da incontri con un gruppo di esperti, operatori e accademici operanti nel settore della Logistica e delle Infrastrutture. Le attività da portare avanti saranno suddivise per macrotemi; di conseguenza risultando le problematiche alquanto  complesse, occorrerà  un approccio strutturato e rigoroso”.

  • Se la Vostra proposta sarà accettata, chi ne farà parte attiva?

“Stanno procedendo i lavori avviati formalmente con il convegno del 21 presso il Nazareno mentre la proposta al governo è stata attivata. Il nostro obiettivo è che essa venga dibattuta in una delle date della agenda del semestre italiano e come tale possa quindi proseguire come progettualità istituzionale”.

  • Come verrà finanziato l’Osservatorio?

“Per il momento si procede utilizzando la volontarietà di Innovatori Europei, che riunisce attorno a sé una serie di personalità che guidano Associazioni e primarie realtà di settore. Su come finanziarlo sarà lo stesso Governo a proporlo. A settembre verrà stilata una apposita  tabella di marcia”.

  • Il ruolo del mondo Imprenditoriale e Sindacale?

“Da molti anni ci adoperiamo affinchè il privato sociale diventi un percorso da  attualizzare insieme;  è comunque nostra intenzione, e lo si è visto già nella scelta dei relatori del convegno di giugno, portare il mondo della Impresa e del Sindacato più innovativo al centro di un dibattito sullo sviluppo delle economie reali nei territori italiani e di tutto l’Euro mediterraneo”.

  • Quali sono le iniziative che potrà prendere l’Osservatorio?

“L’Osservatorio è ricco di risorse umane. Al di là delle riflessioni tecniche ed economiche sul tema della infrastrutturazione e logistica euro mediterranea ogni ulteriore decisione scaturirà dall’esame di problematiche  condivise. Ci auguriamo comunque che l’avvio del progetto porti  fattibilità e occupazione”.

  • Il ruolo di Napoli?

“A Napoli esiste da anni un gruppo che collabora alla costruzione delle linee guida nazionali degli Innovatori Europei. L’idea è di sviluppare  una forte iniziativa attorno al tema  “Città – Porto intelligente””.

  • Il governo Renzi accetterà la proposta e la porterà in Europa?

“E’ l’augurio che facciamo a questo Governo perché anche in questo senso dimostri nei  fatti di essere innovativo e al passo coi tempi”.

www.innovatorieuropei.com

Proposta per il Semestre Europeo a guida italiana: Un Osservatorio per la Logistica e le Infrastrutture Mediterranee nel Mezzogiorno italiano

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Logistica e Infrastrutture. Il ruolo del Mezzogiorno e il suo contributo all’economia del Paese

Convegno 21 giugno 2014, Sede Nazionale Partito Democratico

   Una proposta per il Semestre Europeo a guida italiana

Un Osservatorio per la Logistica e le Infrastrutture Mediterranee nel Mezzogiorno italiano.

E’ ampiamente dimostrato che la Logistica e le Infrastrutture a essa connesse hanno rappresentato per alcuni Paesi europei un formidabile strumento di difesa contro la crisi economica che ha colpito il mondo.

Chi è stato in grado di captare rilevanti percentuali dei flussi mercantili mediterranei ha potuto godere dei benefici concessi dalle consistenti quote di valore aggiunto derivanti dal trasferimento dei beni dai luoghi di produzione ai consumatori finali, nonché della possibilità di operare su materie prime e semilavorati provenienti da Paesi extraeuropei, accrescendo così la competitività della sua industria di trasformazione.

La rivoluzione trasportistica basata sulla creazione della Rete Ferroviaria Transeuropea, così come auspicato dall’Ue, offre l’ulteriore possibilità di stimolare la crescita sociale ed economica dei territori attraversati dai grandi assi di trasporto. 

Nei prossimi decenni, l’Africa sarà sempre più considerata come un grande mercato in espansione, con tassi di crescita multipli rispetto a quelli europei. Ad essa guardano con rinnovato interesse i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo da Nord e da Est, pronti a utilizzare a proprio vantaggio i ritardi della Nazione che, geograficamente e storicamente, ha per millenni rivestito un ruolo baricentrico nell’interscambio commerciale mediterraneo, l’Italia.

Il nostro Paese si trova oggi di fronte a un bivio:

  • adeguare la propria rete trasportistica alle strategie del mercato globale facendo del suo Sud il principale driver di sviluppo commerciale europeo;
  • proseguire nell’attuale politica di rigore e marginalizzazione del Mezzogiorno, con il rischio di accentuare prevedibili tensioni sociali e politiche.

Una Politica che decida di imboccare la prima strada deve farlo con convinzione, chiarezza di obiettivi e in conformità a considerazioni metodologiche indiscutibili. Ciò si traduce nell’attivare una forte competizione con altri Paesi europei all’interno di un settore in rapida crescita, come quello della Logistica, e nel ricercare nuove e solide alleanze con chi mostra di volere accrescere il proprio peso nella gestione dei grandi flussi commerciali internazionali.

Il movimento associativo Innovatori europei, da sempre attento osservatore dei grandi fenomeni indotti dalla globalizzazione e delle sue conseguenze economiche, ha organizzato il Convegno del 21 Giugno scorso presso la sede nazionale del Partito Democratico al fine di raccogliere attorno a sé le tante voci del mondo scientifico italiano convinte dell’urgenza di avviare un epocale programma di sviluppo fondato sulle evidenze precedentemente accennate.

Un Governo che vuole realmente cambiare l’Italia non può non affrontare con determinazione questo audace viaggio verso il futuro, mostrando all’intero Paese di considerare il Mezzogiorno non più come l’inerte beneficiario di provvidenze fondate su criteri clientelari, ma come parte integrante del territorio nazionale, organica allo sviluppo di una nuova Italia.

La possibilità di porre fine a questa lunga fase di stagnazione dell’economia italiana, affrontando nel contempo con decisione il secolare tema della Questione Meridionale, rappresenta un’occasione irripetibile nella storia dell’Italia.

Né il reperimento delle risorse economiche e delle conoscenze tecniche e scientifiche indispensabili ad avviare questo grande progetto rappresenta un ostacolo insormontabile, come è stato dimostrato durante il Convegno.

La Logistica può rappresentare per l’Italia quello che il petrolio è stato ed è ancora per i Paesi arabi.

L’obiettivo principale resta quello di rendere vincente l’intero Paese, non di dare solo qualche chance in più solo ad una sua parte, per quanto importante possa considerarsi. Aspettiamo il potenziamento dell’Arco Ligure e del Veneto-Friulano consapevoli  che ciò, da solo, non potrà apportare una cambiamento radicale dei flussi mercantili  del Mediterraneo. Né una diversificazione dei ruoli degli scali italiani – a Nord i gateway e a Sud il transhipment – rappresenta una soluzione accettabile: il transhipment europeo non è in grado di competere alla pari con i porti africani, per ovvii motivi di costi ed economia.

A tal fine gli Innovatori Europei, movimento unitario che riunisce organizzazioni rappresentative nei settori interessati, si propongono quale collettore delle grandi risorse tecnico-scientifiche del Paese, al fine di coordinare un istituendo Osservatorio per la Logistica e le Infrastrutture Mediterranee in grado di approfondire e dettagliare – secondo le precise indicazioni del Governo – gli argomenti emersi in quella manifestazione.

Si propone dunque al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di inserire tale iniziativa nell’agenda del semestre europeo a guida italiana. La svolta europea che le forze politiche italiane più responsabili auspicano è subordinata alla individuazione per il nostro Paese di un ruolo da protagonista. Solo così l’Italia si potrà proporre quale forza progressista e visionaria capace di riattivare ripresa, occupazione, opportunità, competenze, tecnologie in una nuova era della conoscenza.

Roma, 28 giugno 2014

Gli Innovatori Europei

Allegato: Osservatorio Logistica e Infrastrutture Mediterranee (PDF)

Dal Nazareno: noi Innovatori Europei consegniamo la creazione nel Mezzogiorno dell’ Osservatorio Logistica e Infrastrutture Euro-Mediterranee al Partito Democratico e al Governo

convegno romaconvegno 21 giugno

Comunicato Stampa

Il Movimento Innovatori Europei dal Nazareno lancia una iniziativa sulla creazione nel Mezzogiorno di un Osservatorio Logistica e Infrastrutture Euro-Mediterranee affidando questo percorso al Partito Democratico e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in qualità di guida italiana per il Semestre Europeo.

Il 21 giugno, al Nazareno, in una sala affollata si è svolta l’iniziativa di Innovatori Europei dal titolo “Logistica e Infrastrutture. Il ruolo del Mezzogiorno e il suo contributo all’economia del Paese“. Personalità provenienti da ogni parte d’Italia hanno discusso per l’arco dell’intera giornata sul ruolo che la Logistica dei Trasporti e le indispensabili Infrastrutture a essa strettamente collegate debbono assolvere allo scopo di rilanciare con forza l’economia del Paese, riconsegnando al Mezzogiorno la sua plurisecolare funzione di collegamento col Mediterraneo che la stessa Unione europea gli attribuisce ancor oggi.

Il Convegno si è articolato in due sessioni complementari. Dopo l’introduzione al convegno dell’ing. Massimo Preziuso, fondatore degli Innovatori Europei, e i messaggi di pieno supporto del Partito Democratico e delle istituzioni, un auditorio di grande qualità ha potuto seguire le ragioni tecnico – economiche e manageriali  in base alle quali l’Italia può e deve trovare il suo spazio nella competizione volta ad assicurarsi una fetta dei flussi mercantili intercontinentali. Ed è così tornato in campo l’aspetto politico del problema: è vero, la Logistica può rappresentare per l’Italia ciò che è stato e continua a essere il petrolio per i Paesi arabi a patto che i partiti italiani collaborino lealmente alla riuscita del progetto di cambiare l’Italia che il Governo sta iniziando ad attuare.  

A fine lavori si è prodotto un documento con annessa proposta, condivisa da tutti i presenti, per la creazione nel Mezzogiorno dell’Osservatorio Logistica e Infrastrutture Euro-Mediterranee. La pubblicazione di questo documento resocontato sarà consegnata nei prossimi giorni al Partito Democratico, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e alle istituzioni di Governo con l’invito a disporre che sia inserito nell’agenda del Semestre Europeo a guida italiana. L’Osservatorio già in partenza vede la partecipazione di personalità provenienti dal mondo della accademia, delle organizzazioni sindacali italiane, imprenditoriali. Noi Innovatori Europei, protagonisti da anni del desiderio di cambiamento del Paese, essendoci accreditati nei fatti come luogo di incontro ed innovazione tra mondi come la Tecnica, la Ricerca accademica e la Politica chiediamo al Partito Democratico che in qualità di interprete di un governo forte e rinnovatore apra le sue porte alla società delle Idee per efficientare e risolvere questioni annose con il contributo di tante e tanti.

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