enrico-letta
INFORMAZIONI SUL VOTO PRIMARIE
Tra due giorni nasce il Partito Democratico.
Finisce una fase di lavoro durata due anni, e ne comincia una ancora più stimolante, a supporto di un PARTITO che vogliamo di GIOVANI (QUOTE ARANCIO?) e DONNE.
Buone primarie a tutti – Massimo Preziuso
Domenica 14 ottobre, dalle 7 alle 20, si vota per eleggere le assemblee costituenti nazionale e regionale e i relativi segretari del Partito Democratico. Hanno diritto di voto tutti i cittadini italiani dai 16 anni in su, i cittadini europei con residenza in Italia, gli extracomunitari con permesso di soggiorno. Per votare è necessario esibire documento di identità e la tessera elettorale, versando un contributo minimo di un euro.
Per conoscere l’ubicazione del vostro seggio di votazione, visitate il sito www.partitodemocratico.it e inserite il numero della vostra sezione elettorale nell’apposita maschera di ricerca.
ECCO, POI, I 62 CANDIDATI DI ENRICO LETTA NEL MONDO
DOVE SI PUÒ VOTARE IN AMERICA DEL NORD
DOVE SI PUÒ VOTARE IN AMERICA LATINA
IL MANIFESTO U.S.A. PER LETTA
In bocca al lupo a Gianluca Galletto, Nina Gardner e agli altri amici del Nord America.
I Democratici per Letta in Nord America
Col voto del 14 ottobre saremo parte di un processo che può essere straordinariamente importante per l’Italia. Per la prima volta si consente una partecipazione diretta di chiunque voglia avere una voce nella vita politica del paese, che sia iscritto o meno a un partito.
Nell’Italia di oggi, in cui il meccanismo di selezione politica coinvolge solo in minima parte i cittadini rendendo la rappresentanza politica poco credibile, il valore di questa operazione politica è straordinariamente alto.
Per la riuscita di questo progetto è fondamentale che ci sia la massima partecipazione di cittadini esterni ai partiti. Solo chi ha passione civile, ma non ha finora avuto ragioni sufficienti per esprimerla in un partito può garantire che questa nuova svolta indichi un
cambiamento reale, dando alla politica nuova autorevolezza.
La candidatura di Enrico letta è quella che più di ogni altra garantisce questo cambiamento.
Lo sforzo di Letta è di dare massimo spazio ai non iscritti, a nuove generazioni, a professionalità in tutti i campi, e di promuovere la trasparenza e il merito nella politica e nel resto della società.
L’Italia soffre di un male oscuro: l’assenza di meritocrazia, che crea stagnazione nella società, nell’economia, nella politica, negli stessi rapporti umani. Un paese che non premia il merito è un paese che non consente mobilità sociale e quindi non consente vera libertà. Si
è liberi quando si è in grado di avere le stesse opportunità di tutti gli altri e di liberarsi dalle condizioni di partenza attraverso il talento e l’impegno. Una società che non premia il merito si avvia al declino e all’invecchiamento. L’Italia è un paese senza natalità, che
invecchia: se non riusciamo neanche a integrare nuovi immigrati, dove troveremo le energie per crescere e prosperare?
Più merito vuol dire più mercato. L’Italia ha bisogno di una forza progressista con una forte cultura riformista di mercato, cosa poco presente sia a sinistra che a destra. Se il mercato funziona è democratico. Sono i conflitti d’interesse – diffusissimi in Italia – che ammazzano il mercato, creando rendite di posizione che a loro volta consentono ad alcuni di poter forzare le regole o addirittura farsele su misura. Un circolo vizioso che va spezzato.
Il progetto di Letta punta su tutti questi aspetti: rinnovamento generazionale, meritocrazia, cultura di mercato, trasparenza e moralità delle istituzioni.
Ma da dove cominciare per cambiare la società italiana se non dalla sua classe dirigente politica?
Ecco che Letta ha segnalato la necessità, per rimettere in moto il Paese, per ridargli competitività, di una politica “competitiva”. Competitività in politica è capacità di ascolto e di dialogo con le istanze sociali, capacità di proposta, e capacità di decisione. Ma competitività in politica è anche moralità ed efficienza e, quindi, autorevolezza e credibilità.
Libertà, Natalità, Mobilità. Tanti Italiani sono riusciti ad abbracciare questi concetti, ma espatriando. Tanti italiani, in qualunque parte del mondo, occupano posizioni di prestigio.
Posizioni cercate con determinazione e sacrificio che hanno permesso di vivere questi valori chiave.
Per restare negli Stati Uniti, poche nazioni al mondo possono offrire le stesse opportunità nel campo della ricerca, dell’imprenditoria e anche dell’arte. Gli Italiani venuti qui sono delle persone audaci che hanno cercato, e tanti conquistato quella Libertà che permette la Mobilità sociale e, quando voluta, la Natalita’.
Noi, Democratici per Letta in Nord America vorremmo un’Italia dove queste libertà siano alla portata di tutti e dove non si è costretti ad espatriare per trovarle.
Tranne pochi casi, le Università italiane non sono inserite in un circuito mondiale dell’alta formazione. Il paese e’ fermo anche a causa di un certo isolamento dai network internazionali della ricerca. Il PD che vogliamo dovrà battersi per un profondo cambiamento del nostro mondo accademico e del mondo della ricerca.
Gli italiani all’estero sono partecipi della vita del paese e vogliono contribuire alla sua prosperità. E’ tra i nostri connazionali all’estero che troviamo spesso le migliori energie per l’Italia, la voglia ancora di innovare, imparare, competere.
Il ruolo internazionale dell’Italia non può prescindere dai connazionali che vivono all’estero e dal livello di prestazioni delle nostre Istituzioni all’estero (Ambasciate, Consolati, Istituti del Commercio Estero, Istituti di Cultura) che spesso non sono all’altezza di questa sfida. Il PD dovrà impegnarsi con una riqualificazione della spesa per queste istituzioni, anche attraverso un maggiore utilizzo di personale assunto in loco.
E’ interesse di tutti gli italiani, anche di chi non e’ di centrosinistra, partecipare a questo processo e che il processo abbia buon fine. Se il PD avrà successo avrà semplificato e rinnovato il panorama politico e ne guadagnerà tutto il paese.
LA BASILICATA PER LETTA
La settimana scorsa una piccola delegazione di Innovatori Europei ha incontrato lo Staff del Presidente della Regione Basilicata De Filippo, Garante della candidatura di Enrico Letta.
Abbiamo parlato del nostro Progetto comune per il Partito Democratico e dell’interessante progetto regionale – il PATTO CON I GIOVANI.
Per le Primarie del Partito Democratico di Domenica prossima la Basilicata ha messo su una Lista dei “Democratici per LETTA”, che potrebbe avere un risultato molto alto (“tra i migliori a livello nazionale”).
Trovate tutte le info sui candidati sul Sito BASILICATA PER LETTA
INNOVATORI EUROPEI VOTA LETTA
INNOVATORI EUROPEI VOTA LETTA ALLE PRIMARIE PERCHE’
– E’ GIOVANE
– GARANTISCE MERITOCRAZIA ED INNOVAZIONE POLITICA
– E’ UN EUROPEO CONVINTO
PERCHE’ NON LO FAI ANCHE TU?
Innovatori Europei per LETTA
www.innovatorieuropei.com
info@innovatorieuropei.com
INCONTRO CANDIDATI MILANESI
PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO
Venerdì 12 ottobre ore 18-19.30
Aperitivo incontro collegio 21 Sesto San Giovanni-Bresso
i candidati alla Costituente Nazionale della Lista
“I Democratici per Enrico Letta”:
Pier Paolo Nenni
Adriana Albini*
Diego Cotti
Grazia De Vita
e Roberto Gregori candidato regionale
Vi invitano per un momento conviviale: APERITIVO
Venerdì 12 ottobre ore 18-19.30 – Caffè degli artisti- Sesto San Giovanni (Villa Zorn)
VIA CESARE DA SESTO NR. 113 (ZONA CENTRALE VICINO AL MUNICIPIO)
Per conferme inviare una email a
adriana.albini@hotmail.it * tel 348 2308475 robertogregori@hotmail.com
Siete tutti invitati: Vi aspettiamo per un momento conviviale
* Anche a nome degli Innovatori Europei (http://www.innovatorieuropei.com)
LETTA CHIUDE A NAPOLI E ROMA
12 Ottobre ore 19,00 – NAPOLI – Teatro Delle Palme
Enrico Letta sarà a Napoli venerdì 12 ottobre alle ore 18,30 per la conclusione della competizione nazionale, con una manifestazione pubblica al Teatro “Delle Palme”, via Vetriera, 12 (traversa via dei Mille).
ore 20,00 – ROMA CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE
L’appuntamento è per venerdì 12 ottobre, alle ore 20 in Piazza Trilussa (Trastevere).
Per informazioni e per ritirare documentazione, tutti i giorni (domenica compresa) dalle 9.30 alle 21.00, vi aspettiamo al Comitato Enrico Letta, in Piazza della Maddalena n. 6, primo piano, 06.68802302 – 06.68195334.
INCONTRO LETTA -MASSA CARRARA
Cari Amici,
come promesso, vi annuncio che domani martedì 9 Ottobre a partire dalle ore 16:45 terremo un incontro con ENRICO LETTA a Marina di Carrara (MS), presso il Ristorante del Club Nautico, in Viale C.
Colombo 2. L’incontro è aperto a tutti. Seguirà un piccolo buffet.
Si invita a non mancare all’appuntamento per chi risiedesse nelle vicinanze.
Per ulteriori info
Visita il Blog di INNOVATORI EUROPEI – MASSA CARRARA
Un caro saluto
Daniele Mocchi – Innovatori Europei Massa Carrara
INCONTRO CON LETTA A BRUSSELS
Vi invito a partecipare all’evento finale della campagna elettorale EUROPEA di ENRICO LETTA, che sarà presente a BRUSSELS Mercoledì prossimo, insieme a GIANNI PITTELLA , LAURA GARAVINI (Capolista EUROPA) e tutti i candidati della LISTA DEMOCRATICI PER LETTA.
IL VOLANTINO INNOVATORI EUROPEI PER LETTA
Ecco il nostro Volantino, che speriamo vorrete distribuire ad amici e conoscenti, e far girare via Web
AMBIENTE E INFRASTRUTTURE
Ambiente e Infrastrutture – Breve sintesi dei lavori del gruppo
di Luigi Restaino
L’analisi del Professor Ortolani sul cambiamento climatico è pienamente condivisibile. La principale causa delle variazioni climatiche sulla Terra è l’attività solare, solo in minima parte lo sono i fenomeni dovuti alla attività umana. Ad esempio, è ormai accertato, come anche il professor Vacca ha sottolineato in un recente convegno organizzato da Vision sul tema Energia ed ambiente, che la percentuale di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera è Conseguenza piuttosto che Causa dell’aumento climatico.
La riflessione conseguente porta a ridimensionare tutti gli allarmismi (presenti quotidianamente su TG e stampa). Ciò nonostante è Doveroso e Necessario occuparsi delle emissioni nocive per l’ambiente e per la salute (compresa, ma non solo la CO2), non tanto perché aumenta la temperatura (Falso) o si sciolgono i ghiacciai, etc… quanto perché è meglio vivere in un ambiente sano e pulito (si pensi ad esempio all’aria più pura in campagna o in alta montagna).
Da qui alcune linee guida politiche, quali la necessità di diminuire drasticamente il trasporto su gomma a favore di quello su rotaia (il trasporto su ferro ha un costo sociale: carburante, sanità, impatto ambientale, etc. pari ad un decimo del trasporto su gomma), ma anche di ottimizzare la rete di trasporti in generale, minimizzando i trasporti di merci (quali ad esempio la follia di camion che viaggiano per l’Europa per trasportare giacche in Romania solo per far tagliare delle asole!).
Discorso analogo per le motorizzazioni dei mezzi di trasporto (auto comprese): investire fortemente su motori non inquinanti, tipo idrogeno, o elettrico, per avere un doppio vantaggio, sia dal punto di vista industriale, ponendosi all’avanguardia in un settore a grande sviluppo futuro, sia dal punto di vista dell’ambiente ottenendo indubbi miglioramenti della qualità della vita.
Per quanto poi relativo alle fonti energetiche, occorrerà puntare decisamente su impianti per la produzione di energia, e produzione di calore, da fonti rinnovabili, quali il solare, il fotovoltaico, l’eolico, il solare termico, il geotermico, ecc…
Occorre incentivarne con politiche adeguate la ricerca, la divulgazione, la conoscenza e favorire gli imprenditori perchè investano su queste tecnologie.
E’ evidente che gli interessi economici in gioco sono rilevanti: dai produttori e distributori di petrolio, gas, alle multiutility pubbliche e private, ai GSE, ecc… Ma l’impegno deve essere quello di riuscire a superare gli interessi corporativi per il benessere dei cittadini.
Per quanto relativo poi al problema rifiuti:
Una proposta seria sarebbe fare in Italia una legge tipo la legge Toffler vigente in Baviera almeno dalla fine degli anni ’80.
La legge impone ai cittadini la raccolta differenziata, ma carica l’onere dello smaltimento o riciclaggio dei rifiuti alle aziende che li producono, in particolare con riferimento agli imballaggi che rappresentano gran parte dei rifiuti solidi urbani. Oggi noi paghiamo gli imballaggi con il prodotto che acquistiamo, ma poi ne paghiamo ancora lo smaltimento.
Se venissero utilizzati meno imballaggi o imballaggi più facilmente riciclabili, automaticamente avremmo una diminuzione del volume di imballaggi nei rifiuti ed una diminuzione dei costi di riciclaggio. In pratica l’onere dello smaltimento sarebbe inglobato nel prezzo del prodotto. Questo comporterebbe un disincentivo per i consumatori al consumo di imballaggi, con conseguente riduzione del carico sull’ambiente.
Mentre tutte le altre misure che incidono sulla raccolta sono competenza dei comuni (e infatti in Italia se ne vedono di tutti i colori!) una legge come la Toffler sarebbe di competenza del Parlamento e quindi presentabile immediatamente senza dover coordinare centinaia o migliaia di enti.
Infine il problema dell’Acqua.
Un articolo su repubblica di qualche giorno fa riportava a proposito del business delle acque minerali che si tratta di circa 3 Miliardi di euro di giro d’affari, di cui i 2/3 se ne vanno in costi per imballaggi (bottigliette PET di plastica) che vanno inevitabilmente smaltite a costo intero della società: perchè non ripristinare i vuoti. Acqua minerale in bottiglia di vetro con restituzione delle stesse al commerciante previo rimborso di una somma non troppo irrisoria (1 o 2 Euro).
Oppure riflettiamo sul fatto che comunque l’acqua l’abbiamo tutti al rubinetto di casa: quanta e quando ne vogliamo: costo circa 80 centesimi a metro cubo: (cioè 1000 litri). L’Acqua minerale invece costa in media al consumatore (cioè al supermercato) 250 euro a metro cubo: circa trecento (300) volte tanto!
Allora perchè le famiglie di oggi vanno a prendere l’acqua… al supermercato? non per una esigenza fisica come nello scorso secolo quando si andava alla fonte a prendere l’acqua con le otri, ma per un bisogno latente continuamente rivitalizzato dalla Pubblicità.
I produttori di acque minerali sono fra i maggiori investitori in pubblicità e fra i maggiori produttori di rifiuti: miliardi di euro in pubblicità, miliardi di euro in imballaggi, che potrebbero essere investiti meglio! E spesso succede che estraggono acqua da fonti che vanno a ridurre la portata degli acquedotti comunali, con grave danno per le comunità.
E’ questo circolo vizioso che va spezzato: Si noti ad esenmpio che i prezzi delle concessioni per estrazioni delle acque minerali sono irrisori (dell’ordine delle decine di migliaia di euro l’anno, a fronte di milioni di euro di fatturato per singolo brand).
L’acqua è un bene pubblico e come tale deve essere trattato.
Analogo discorso vale per il consumo del latte (e relativi impballaggi): Il latte portato fresco tutte le mattine dal lattaio in una bottiglia di vetro, la porta piena e ne prende una vuota. Totale: due bottiglie di vetro che non si buttano mai. In sostituzione anche i distributori sarebbero una ottima soluzione!
E’ forse il caso di ripensare al meccanismo del consumo impazzito.
Per fare ciò è necessaria una precisa volontà politica che superi le resistenze corporative introducendo meccanismi di disincentivazione progressivi.