Boschi
Final report from Projects for another Italy in Europe, 30 novembre 2013, Rome
National and international experts from academia , institutions , from industry and enterprise, many young people partecipated to “Projects for another Italy in Europe”.
After the messages received by the Minister Bonino, the President of the Chamber Boldrini , the Secretary of the Democratic Party Epifani , the Deputy Minister Catricalà, the Vice – Chairman of the European Parliament Pitella, a statement of support and appreciation to the initiative by the Mayor of Rome Marino, the video message from the leader of the House of Deputies Speranza opened the conference.
Massimo Preziuso , President of European Innovators , did a quick overview on the project , which started in 2006 as a place for development and design of indipendent policy, supporting the idea of the urgency of establishing a new political reformist and pro-European party , remains today an autonomous movement that operates in Europe and in the world .
The interventions , thanks to the distinguished speakers have pointed out – hoping for new directions of political and economic growth for Italy in Europe and in the world, in a context characterized by the difficulties of the United States , the complexity of the Chinese and Indian growth , the new opportunities from southeast Asia, and the natural but culturally difficult convergence with reality like Turkey or north Africa – the urgent need to strengthen the italian strategy and industrial policy.
It also became clear that Italy can be a leader in the software industry and know how based industries , and how the project European Innvoators , building collaborative networks for the promotion of Italian talents in the world is the lifeblood for the revival of a joint project to support Italy and Made in Italy in the world.
It has been so easy to go to the final session, remembering how European Innovators has already given way to political experiences with independent programs based on a new policy-making aimed at the transformation of smart cities and their governance in progressive optic .
From the conference, it is clear the need for a country that produces wealth and consumption in all the territories and put in a new network knowledge and production, in which medium towns and large cities, around a Smart Capital, remain the protagonists.
The need to give breath to a wider European movement , shared with many of the featured speakers, in a collaboration with the different pro-European organizations, based on the hot topics and more than actual 2014 european elections (during the 2014 first semester of Italian Presidency of Europe the real construction of a Euro-Mediterranean community , with a ”South of Italy” leadership, will be necessary), will see European Innovators as a protagonist of the Italian revival in Europe, starting with the next election campaign.
The construction of an Italian leadership in Europe and in the Mediterranean passes exactly by a renewed capacity to develop complex long-term projects. This will continue to be our goal and our commitment .
Saluto del Vice Presidente vicario del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, a Progetti per un’altra Italia in Europa, 30 novembre 2013, Roma
Gianni PITTELLA Vice President of the European Parliament
Bruxelles, 30 novembre 2013
Cari amici,
caro Massimo,
mi spiace non potere essere presente quest’oggi alla vostra importante iniziativa, ma impegni istituzionali mi impediscono di essere con voi.
Le forze democratiche del nostro Paese sono di fronte ad un passaggio cruciale. Una grande fase di cambiamento si sta aprendo e la grande battaglia del futuro non riguarderà organigrammi e incarichi, ma sarà una sfida di e tra idee.
In questa fase di ricomposizione, in cui si stanno tratteggiando i contorni della sinistra che sarà, Innovatori Europei dovrà contare con tutto il peso delle sue idee e l´iniziativa di oggi s’iscrive perfettamente in questa logica. I temi che affrontate sono decisivi per il Paese e per la sinistra: l’Europa innanzitutto perché il futuro dell’Italia dipende dal legame che sapremo consolidare tra il nostro paese e un’Europa che cambia, che non si limita a rigide politiche di austerità. La battaglia per il Talento e quella per il Mezzogiorno devono anch’esse essere il cuore del dibattito sul futuro della sinistra e dell’Italia.
Sono certo che l’appuntamento di oggi sarà solo un passaggio di un percorso che Innovatori Europei ha cominciato ormai da qualche anno e che l’ha portata a diventare uno degli attori più promettenti del dibattito culturale e politico.
Un caro saluto,
Gianni Pittella
Intervento scritto di Mario Polese, Innovatore Europeo e consigliere regionale di Basilicata, a Progetti per un’altra Italia in Europa, 30 novembre 2013
Discorso Mario Polese,
consigliere regionale della Basilicata
Saluto caramente il presidente degli IE e ottimo amico, Massimo Preziuso, e i presenti in sala che hanno accolto l’invito a partecipare a quest’importante iniziativa.
Improrogabili impegni istituzionali mi impediscono di prender parte oggi al dibattito in corso ma, in qualità di associato di IE, sono onorato di potervi dare un breve saluto e portare un contributo alla discussione.
Lo spirito che anima questa associazione rispecchia in toto quelle che sono le tematiche che da sempre porto avanti nel mio cammino professionale e politico: nuovo protagonismo di giovani e donne nella società civile, nuove politiche di internazionalizzazione per il made in Italy, rinnovamento nelle politiche energetiche ed infrastrutturali per il Sud.
Su quest’ultimo punto la Basilicata, regione che mi vede impegnato in prima linea in qualità di consigliere regionale, deve vincere la sfida del digitale investendo sulla banda ultra larga.
Dobbiamo guardare con più interesse alle opportunità che possono realizzarsi attraverso il web e la sua evoluzione democratica 2.0. E’ una possibilità per i nostri territori di giocare la partita da protagonisti in Italia, in Europa e nel mondo. In tal senso incentivare e sostenere l’industria creativa lucana e attrarre quella da fuori regione promuovendo un maggiore e migliore utilizzo delle risorse culturali-artistiche-ambientali regionali, ovvero sviluppare prodotti, servizi, eventi che le includano.
Infine il Mediterraneo, tema a me caro in quanto delegato regionale per l’Istituto Italiano per l’Asia ed il Mediterraneo, e di cui faccio parte del board che si occupa delle relazioni istituzionali nella ideazione, progettazione e gestione di progetti di promozione e cooperazione internazionale.
La Basilicata può diventare un centro d’eccellenza e avanguardia per il Mediterraneo facendo nascere e radicare un tessuto economico e professionale in grado di far svolgere al sistema regionale il ruolo di ponte per il nuovo mercato comune. L’impegno è quello di favorire lo sviluppo e la crescita di progetti innovativi di aziende private e pubbliche che guardino alla Basilicata e al Mediterraneo come una vera opportunità.
Con questo concludo sperando di poter partecipare personalmente al prossimo incontro e ringraziando il presidente Preziuso per l’impegno instancabile verso questa associazione e verso la nostra regione.
Il saluto di Roberto Speranza a Progetti per un’altra Italia in Europa, 30 novembre 2013, Roma
Progetti per un’altra Italia in Europa, 30 novembre, Roma, Sala delle Conferenze, Partito Democratico
Projects for another Italy in Europe – 30 november, Rome
Domenica 10, ore 11, Potenza: Incontro con Innovatore Europeo Mario Polese, candidato al consiglio regionale di Basilicata

La rassegna stampa del candidato innovatore Mario Polese al consiglio regionale lucano
Con Mario Polese, Innovatori Europei si candida al Consiglio Regionale di Basilicata
Gli Innovatori Europei sostengono il coordinatore potentino Mario Polese nella competizione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale lucano del mese prossimo.
“Mario rappresenta la migliore espressione della nuova società civile lucana impegnata” aggiunge Massimo Preziuso, Presidente degli Innovatori Europei.
“Sostenendo questa candidatura, la nostra associazione entra ancora più pienamente nel dibattito politico regionale, con l’ambizione di orientarlo il più possibile verso la progettualità del futuro. La nostra primaria finalità è quella di immettere nel dibattito pubblico e nel sistema produttivo lucano le tante energie presenti nel territorio”.
In programma, per le prossime settimane, un dibattito aperto alla cittadinanza sui temi dello sviluppo sostenibile trainato dal know – how e dalle risorse economiche derivanti dal polo petrolifero regionale.
Candidatura a Coordinatore di Circolo PD Pistoia Centro Storico – Marco Frediani
“Tornare a esortare i giovani a costruire un futuro migliore, basato sullo sviluppo compatibile della Terra e dei popoli, su un’alternativa economica, più equa e più giusta, sul rilancio delle grandi istituzioni europee. A resistere con creatività, intelligenza, voglia di fare” (da ‘Impegnatevi’ di Stéphan Hessel).
Il Circolo PD Pistoia Centro Storico rappresenta ormai da tempo una realtà del nostro territorio che ha fatto della continuità di lavoro, dell’unità, del pluralismo, dell’inclusione, del dialogo e della partecipazione i propri punti di riferimento. Molte sono le persone che gravitano attorno a quello che non ho difficoltà a definire ‘uno straordinario punto di incontro’. E se la vita è l’arte dell’incontro, è dai buoni incontri che nascono le buone politiche. Perciò iscritti, non-iscritti, semplici passanti e assidui frequentatori, ognuno a suo modo ha lasciato una traccia importante nel nostro percorso. Un percorso intenso, a volte difficile ma quello che è più importante, un percorso prima di tutto ‘vivo’.
Personalmente sono convinto che il rinnovamento dell’Italia parta dal rinnovamento dei partiti. E in particolare dal rinnovamento del Partito Democratico, attualmente unico vero spazio politico e di confronto. L’Italia ha chiaramente dei limiti di funzionamento e questo è dovuto non tanto a un deficit di potere, come in troppi ancora pensano, anche nel Pd, ma a un deficit di partecipazione: per questo servono metodi nuovi. Per questo oggi in politica sempre più il ‘come fare’ diventa sostanza insieme al ‘cosa fare’. Fatto salvo il principio di democrazia rappresentativa occorre iniziare ad aprirsi a elementi di democrazia deliberativa.
Negli ultimi tre anni molto è stato fatto nel nostro Circolo. Le riunioni sono state tante, per quanto riguarda gli incontri pubblici è difficoltoso ricostruirne l’elenco completo (“Il vento del cambiamento” – Pistoia incontra Milano, “Verso Stati Uniti d’Europa”, i temi della sostenibilità ambientale ed energetica, alternativa economica, Ius Soli, la questione del Nord Africa, il bilancio del Comune di Pistoia, il piano del commercio, cene raccolta fondi, il percorso di ‘Terra Franca’ ecc.). E questo basandoci su semplice autofinanziamento e le entrate dal tesseramento. Tanto che il bilancio del Circolo si trova attualmente in uno stato di solido attivo.
Se molto è stato fatto, molto resta ancora da fare.
Ed è per questo che ho deciso di ricandidarmi come coordinatore di questo Circolo. Per proseguire un percorso di costruzione di un partito nuovo che sia sempre di più un’organizzazione partecipata di iscritti, di cittadini e di associazioni. Per un partito a supporto degli amministratori e non per un partito degli amministratori.
Una sfida di metodo ma anche culturale. Oggi al patrimonio storico dei temi “tradizionali” della sinistra (contrapposizione capitale – lavoro, giustizia, equità) occorre aggiungere quelli delle “nuove dimensioni” della politica e della costruzione di una nuova cultura democratica autenticamente ambientalista.
Nuove dimensioni che partono dalla consapevolezza dell’interdipendenza tra Stati da un punto di vista economico-finanziario, ambientale (acqua, cibo, energia, cambiamento climatico) e sociale in termine di fratellanza tra popoli.
Per la costruzione di una visione nella condivisione. Per valorizzare un’idea di insieme, di comunità, di unità nella diversità, per riscoprire l’empatia e il dialogo accanto alla dialettica politica. Il piacere del collaborare e del fare insieme, la diplomazia come vera forza della politica.
Di seguito, brevemente, alcuni punti per il programma di mandato da svolgere con il nostro Circolo. Un’idea di programma aperta naturalmente a eventuali contributi e integrazioni:
1) Maggior radicamento territoriale:
- Rafforzamento del ruolo politico del circolo quale elemento di connessione fra partito, amministrazione cittadina e società civile (di cui l’associazionismo è parte integrante), in una prospettiva ‘per’ e mai ‘contro’.
- La necessità di una sede e maggiore organizzazione dell’attività.
2) L’idea di Circolo come Laboratorio: uno spazio palestra di idee, proposte, azione ma sopratutto di collaborazione.
3) Riattivazione/modernizzazione del blog del Circolo e di altri spazi virtuali (facebook, twitter ecc.) come luoghi di discussione e trasparenza.
4) Tutela del pluralismo del partito e della libera circolazione di idee:
- Terzietà del ruolo di segretario
- Rispetto di ciascuna delle anime del partito, garanzia di rappresentatività e libertà di espressione.
Un programma naturalmente da costruire e svolgere insieme.
Marco Frediani