Significativamente Oltre

Donne e Scienza a Bagnoli

DONNE E SCIENZA A BAGNOLI

Dedicato alle donne, a tutte quelle donne di Bagnoli che oggi subiscono un ulteriore danno. Siamo universi paralleli chiediamo per questo che la Città della Scienza, ricostruita, diventi concretamente luogo di modernità culturale e scientifica declinato innovativamente al femminile.

 

Donna e scienza sembrano fondare sulle medesime basi la loro potenza generatrice di vita e di sapere. Si laureano nelle materie scientifiche più dei colleghi maschi ma faticano ad emergere. Tante le ricercatrici ma poche ai vertici. Ieri e oggi il femminile è negato nella scienza anche se noi donne, nelle facoltà scientifiche, siamo ormai numericamente superiori agli uomini. Pochissime, però, hanno accesso ai ruoli di vertice nelle Università come nei centri di ricerca.
E questa è una situazione emergente in tutto il pianeta in cui l’Italia rimane ancora più arretrata. Attraverso i secoli non si incontrano che rarissime eccezioni. Pensiamo ad Ipazia da Alessandria nel IV Secolo, matematica ed astronoma che pagò col martirio la sua libertà di pensiero. Ciò che limita o impedisce il cambiamento in direzione di una eguaglianza effettiva tra uomini e donne nella scienza più che altrove rimane lo stereotipo di una discriminazione che ha radici antiche. Con l’obiettivo di promuovere e sostenere i cambiamenti strutturali e allo scopo di superare questi limiti, sulla base di piani di sviluppo realizzati in modo da permettere di ottenere un approccio corretto verso i talenti femminili per il riconoscimento di abilità e competenze, nel 2011 nasce il progetto Genis Lab Europeo. L’ approccio integrato su più livelli organizzativo, socio-ambientale e transnazionale europeo appare necessario per uno scambio di esperienze e per l’avvio di nuove pratiche organizzative. Il progetto conta sul coinvolgimento di tutti gli operatori, a vari livelli istituzionali, tale che si possa elaborare un piano di azione individuale e contemporaneamente un lavoro in rete per la condivisione degli strumenti adottati e dei risultati ottenuti. L’attesa è che un ambito di lavoro storicamente maschile – e organizzato con tale visione – superi le barriere che producono la progressiva esclusione delle donne man mano che si sale nella scala gerarchica. Noi donne siamo da sempre vittime di un pregiudizio subdolo che è diventato, nel tempo, autocensura. I principi della Strategia Europea 2020 per una crescita intelligente e sostenibile si propongono, proprio per questi motivi, di far si che l’economia basata sulla conoscenza diventi sempre più competitiva valorizzando creatività, empowerment. Ma viene spontaneo chiedersi come possono le donne contribuire a definire le strategie di politica della ricerca in Europa e come le questioni legate alle differenze di genere se non sono tra coloro che decidono in merito. Sebbene oltre la metà della popolazione studentesca dell’UE e il 45% dei titolari di dottorato siano donne le donne che riescono ad intraprendere una carriera da ricercatrice rappresentano solo un terzo del totale. Chi ha veramente a cuore il bene comune non può che sedersi ad un tavolo, anche se il confronto appare lacerante, per definirne, in una visione aperta e paritetica, i limiti
.

 

Questa mattina, 8 marzo 2013, giorno dedicato alla donna Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Idis-Città della Scienza ha dato il via alla costituzione del Comitato dei Garanti per la ricostruzione della Citta della Scienza: tutti maschi!

 

Questo l’elenco:

  • Giuseppe Ferraro, professore ordinario di Diritto del Lavoro, Università di Napoli Federico II

  • Adriano Giannola, professore ordinario di Economia politica, Università di Napoli Federico II e presidente dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione

  • Fiorenzo Liguori, professore ordinario di Diritto Amministrativo, Università di Napoli Federico II

  • Gaetano Manfredi, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni e Prorettore, Università di Napoli Federico II

  • Paolo Pollice, professore ordinario di Diritto Privato, Università di Napoli Federico II

  • Giuseppe Pompeo Russo, già professore ordinario di Ingegneria Aeronautica, Università di Napoli Federico II

  • Gianfranco Sava, Dottore Commercialista e componente di Sezione presso la Commissione Tributaria

    Provinciale di Roma

     

Al Consiglio di amministrazione della Fondazione e ai membri del Comitato va il mio appello: le donne possono e devono potere dare il loro contributo. Fare spazio, dunque, a loro paritariamente nelle attività decisionali anche della suddetta Commissione per la ricostruzione della Città della Scienza è un gesto nobile, di progresso, di civiltà che onora tutta la comunità scientifica italiana e l’intera città di Napoli per “Una Stanford a Bagnoli”.

 

Giuseppina Bonaviri – Innovatori Europei – www.innovatorieuropei.com

 

Una risposta a Donne e Scienza a Bagnoli

  • chiara boeri scrive:

    Una Stanford a Bagnoli, senza il contributo delle donne a livello direzionale quindi decisionale, non ha senso.
    se la scienza é progresso e civiltà significa che le donne ne fanno parte integrante.
    Non mi batterei certo per una Ricostruzione della Città della Scienza affidata solo ad uomini.

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