unione-europea
FIRME PER LA PETIZIONE
Raccogliamo FIRME per la Petizione? Un Test Importante
In questi giorni ci aspetta una Data importante: la raccolta di firme per la petizione.
Raccogliamo più firme possibili (sia via email, sia con capannelli).
VOLANTINO
http://www.apdroma.it/2006_pdf/20061007_PetizioneParlamento_Volantino.pdf
MODULO EMAIL
In questo caso, il modulo dovrà essere stampato dall’interessato,riempito di suo pugno in stampatello, firmato, scannerizzato e rinviato per e-mail all’indirizzo che sarà comunicato sul sito.
http://www.apdroma.it/2006_pdf/20061007_PetizioneParlamento_ModuloPetizioneEmail.pdf
MODULO PER FIRME AI TAVOLI
http://www.apdroma.it/2006_pdf/20061007_PetizioneParlamento_ModuloFirmaRetro.pdf
SUL SEMINARIO DI ORVIETO
di Andrea Scopetti
Essendo stato invitato al seminario di studi di Orvieto “Per il Partito Democratico” ho potuto vivere l’emozione di partecipare a questi due giorni di straordinario ed intenso lavoro e provare la grande soddisfazione per i risultati raggiunti, che rappresentano una tappa fondamentale sulla strada della costruzione del Partito Democratico.
Si è parlato delle “ragioni”, del “profilo programmatico”, della “forma” del futuro partito; si è andati talmente a fondo delle questioni che, alla fine, era convinzione generale che, dopo Orvieto, il dibattito su questo tema sarà certamente diverso rispetto a prima:
non ci si è limitati a decidere di iniziare il cammino ma si è stabilito, con convinzione, di intraprendere la strada del “come” e del “quando”.
Le riflessioni che mi verrebbero da fare sono molte, ma qui voglio soffermarmi su un argomento che è stato oggetto di ampi approfondimenti sia nell’assemblea plenaria sia, soprattutto, nel gruppo di lavoro a cui ho partecipato: “le ragioni del Partito Democratico”.
Si è parlato, e credo si parlerà ancora molto, di identità, tradizioni storiche, tradizioni culturali, se questi rappresentino problemi o risorse, stimolo di unione o di divisione, serbatoio di certezze o di incertezze, forza o debolezza e, soprattutto, se possono produrre la nascita di un linguaggio comune.
Credo che questo tema sia di tale rilevanza e di tale delicatezza, per il tipo di percorso e di obiettivo che il Partito Democratico si prefigge, che non può essere affrontato senza una riflessione preventiva sul ruolo e, in generale, sulla funzione della politica e, nello specifico, di un partito.
Ritengo che uno dei doveri primari della politica e in primis di un partito sia quello di regolare ed introdurre l’accesso delle generazioni alla politica e alla società , una funzione di autentica e reale integrazione generazionale.
Per chiarire l’idea voglio fare una esempio che mi coinvolge: sono diventato elettore nel 1996 votando un simbolo che ho poi ritrovato fino ad oggi: “l’Ulivo” .
A quella data già non esistevano più la DC , il PSI, il PCI e questo, per fortuna o sfortuna, mi porta a non potermi classificare come “ex” di nessuno di quei tre tradizionali e storici partiti.
La maturazione ideale e politica di quella generazione, la mia generazione, avvenne in un periodo di grande confusione politica e ancor di più partitica e in un quadro Europeo e Mondiale lacerato dalla perdita di qualsiasi equilibrio e posto di fronte a problemi di diversa natura e di diversa portata.
Non possiamo non considerare, infine, che l’attuale formazione politica e culturale avviene in un contesto dove la storia di PSI, PCI, DC è oggetto, ormai, di studi scolastici e che il paese e lo scenario internazionale è ancora più stravolto di quello di dieci anni fa.
Tutto questo porta alla naturale conclusione che oggi in Italia esiste un serio problema generazionale: la domanda da porsi, quindi, prima di affrontare il tema delle ragioni del Partito Democratico, del suo collocamento in Europa, della sua base identitaria e culturale è se i partiti in questi ultimi 15 anni hanno svolto la loro funzione di integrazione delle generazioni o al contrario hanno avuto grosse responsabilità di “divisione” generazionale.
Non a caso l’Italia ha visto negli ultimi anni un’esponenziale nascita e ricerca di movimenti, società civile e associazioni, che dimostrano una grande e costante “disponibilità politica” ma, chiaramente, una scarsa “appartenenza politica”.
Omar Calabrese ha parlato della “società civile” come una scelta sciagurata, io credo, più semplicemente, che si stia arrivando alla consapevolezza che la “società civile”, e in generale il mondo dell’associazionismo, da sole, non riescono ad integrare, non riescono a dare risposte esaurienti ed incisive, non riescono, semplicemente, a svolgere funzioni che non spettano loro; ed è da questa presa di coscienza che ritorna la voglia, la motivazione, l’entusiasmo di ricercare, di nuovo, la costruzione di un approdo, di un’appartenenza ad un partito nuovo.
Ritengo che le identità e le tradizioni non possano essere messe da parte o sottovalutate, ma dobbiamo decidere se utilizzarle come elementi indispensabili, come radici, per costruire il futuro o se usarle per alzare e costruire muri contro il futuro.
Il Partito Democratico, allora, può essere il luogo dove più generazioni si integrano e diverse culture si incontrano per costruire, insieme, una nuova storia di valori e di idee; può essere, come dice Giuliano Amato, il punto di partenza di un cammino comune che dalla nostra storia ci può portare in un futuro di speranza.
Non è facile, per concludere, rapportare un confronto di così alto profilo, come è stato quello del seminario, con la situazione “orvietana”; ma agganciandomi ad un passaggio di Piero Fassino, riferito ad un “Partito Democratico già presente nel lavoro di alcune istituzioni e nel pensare di una gran parte della politica”, credo che sia arrivato il tempo anche per noi Democratici di Orvieto di cogliere l’importanza di questo momento in cui, proprio nella nostra città, si è scritto il primo capitolo del futuro Partito Democratico e iniziare i lavori di questa grande fabbrica.
Giovani@apdroma.it SOSPESA
GIOVANI@APDROMA.IT sospesa
Ciao.
Volevo comunicare a tutti che, dal giorno 25 Settembre fino alla prossima Riunione di Consiglio Direttivo di Roma, in cui si darà Incarico Formale per la Redazione GIOVANI DEMOCRATICI, la email GIOVANI@APDROMA.IT non è più gestita dal sottoscritto.
A presto e grazie
Buon Partito Democratico a tutti
Massimo Preziuso
(Aggiornamento di 15 Marzo 2007: la email giovani@apdroma.it credo sia inutilizzata, insieme alla chiusura del Gruppo Giovani APD, da allora..peccato!)
In 4 nel DIRETTIVO APD Lazio
4 DI NOI NEL CONSIGLIO DIRETTIVO APD ROMA E LAZIO
Ciao.
Dopo mesi di lavoro sul campo, abbiamo raggiunto un primo risultato importante: 4 di NOI sono stati eletti CONSIGLIERI DIRETTIVI DI APD ROMA E LAZIO
Giuseppina Bonaviri
Massimiliano Falcucci
Fabrizio Mancini
Massimo Preziuso
(oltre agli amici Inzerilli, Di Battista e Marinali)
Domani siamo a Napoli, per la Convenzione nazionale APD: vi aspettiamo numerosi.
Da Ottobre si ricomincia a incontrarci.
A presto
NEWS da Giovani APD
NEWS: ELEZIONI APD LAZIO (Roma, 20 Settembre) e ASSEMBLEA NAZIONALE (Napoli, 23 Settembre)
Cari amici, non siamo scomparsi.
In questi mesi estivi, ci siamo dedicati a rinforzare e consolidare i vari Gruppi Territoriali di APD Giovani.
Ad oggi, eccetto MOLISE, VALLE D AOSTA e FRIULI, in tutte le Regioni sono presenti GIOVANI DEMOCRATICI di APD.
Stiamo cercando di proporre GIOVANI all’interno di TUTTI I CONSIGLI DIRETTIVI APD.
Sono partiti i primi Progetti Trasversali.
Intanto, il Calendario delle Attività vede NELLA PROSSIMA SETTIMANA, due importanti eventi:
1) il 20 Settembre a Roma, Hotel Dei Congressi (www.apdroma.it per Info) ELEZIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
2) il 23 Settembre a Napoli, Città della Scienza (www.perilpartitodemocratico.it per Info), la ASSEMBLEA NAZIONALE DI APD, in cui speriamo di poter PORTARE LA VOCE DEI GIOVANI APD.
Sarebbe bello se volesse partecipare a uno o entrambi questi Eventi: dobbiamo essere in tanti!
In più vi segnalo la Nascita di due Nuovi Blog, a Milano e in Basilicata:
www.giovanidemocraticimilano.ilcannocchiale.it
www.giovaniapdbasilicata.ilcannocchiale.it
Un caro saluto
Coordinamento Giovani APD
Massimo
Donne e Giovani alla guida APD
Donne e giovani alla guida dell’APD
Dopo il seminario di Trento l’APD si accinge ad avviare un percorso costituente con importanti novità
Il futuro è rosa e verde per la Apd. L’Associazione nazionale ha infatti deciso di riservare nel proprio consiglio direttivo il 25% dei posti alle donne ed un altro 25% ai giovani nati dal 1971 in poi.
Si chiude così, finalmente, l’era del sempiterno riciclo della vecchia classe politica e si comincia – per la 1a volta in Italia – con una autentica rivoluzione che mira ad un reale ricambio nella nostra classe dirigente (non solo) politica. I vertici dell’Apd hanno anche formalizzato la creazione del Gruppo Giovani Apd e del suo Coordinamento Interregionale che dialogherà con l’Europa (sono già stati avviati i contatti con l’Apd di Bruxelles). L’Apd, quindi, è pronta ad accogliervi ed a fornirvi gli strumenti adatti per migliorare davvero il nostro Paese; adesso tocca a voi, donne e giovani, farvi avanti e in tanti. L’adesione formale è il primo passo da compiere tramite i Siti delle Associazioni Regionali (Lazio, Lombardia, Veneto. Campania, Sicilia..); poi, le vostre idee ed i sogni da realizzare tutti insieme. E ancora, per essere operativi già da settembre 2006 collaborare assieme a voi nei Gruppi di Lavoro che si stanno formalizzando su Progetti Specifici Trasversali di interesse e spessore nazionale (ognuno di noi ha particolari competenze in vari ambiti, da impiegare comunque per un fine comune): Lavoro e Precariato, PD Lab, Radicamento nel Territorio, Ambiente e Salute Pubblica, Energia Pulita, Legalità , Arte e Cultura, Scienza e Tecnologia ed altri che potete proporre.
L’obiettivo di Apd Giovani è quello di definire entro settembre 2006 una struttura di Governance flessibile ed autoregolata di dimensioni nazionali, partendo dalla aggregazione di una rete inter-regionale (tante realtà associative e movimenti giovanili, ma anche singoli giovani e donne, stanno interagendo con noi a questo fine).
Per partecipare attivamente e fattivamente a questo processo, per dirigere con responsabilità il futuro Pd, non servono quindi raccomandazioni e/o favoritismi: basta solo avere coscienza del proprio talento e voglia sincera di migliorare se stessi, gli altri e il nostro futuro. Basta un cenno, una semplice adesione.
Ecco la vera rivoluzione, ecco le basi del costituente Partito democratico!
(Visita il Sito del Coordinamento per i Giovani Apd)
-Informazione & Comunicazione: Antonio Bellantoni (339.2095679 )
-Per il Coordinamento Giovani Apd:
Giuseppina Bonaviri e Massimo Preziuso
GIOVANI E DONNE ai VERTICI APD
COMUNICATO STAMPA NAZIONALE – 7 Agosto 2006
Il futuro è rosa e verde per l’Apd. L’Associazione nazionale ha infatti deciso di riservare nel proprio consiglio direttivo il 25% dei posti alle donne ed un altro 25% ai giovani nati dal 1971 in poi.
OGGETTO: DONNE E GIOVANI AI VERTICI DELL’APD
Si chiude così, finalmente, l’era del “sempiterno” riciclo della vecchia classe politica e si comincia – per la 1^ volta in Italia – con una autentica “rivoluzione” che mira ad un reale ricambio nella nostra classe dirigente (non solo) politica. I vertici dell’Apd hanno anche formalizzato la creazione del Gruppo Giovani Apd e del suo Coordinamento Interregionale che dialogherà con l’Europa (sono già stati avviati i contatti con l’Apd di Bruxelles). L’Associazione per il partito democratico, quindi, è pronta ad accogliervi ed a fornirvi gli strumenti adatti per migliorare davvero il nostro Paese; adesso tocca a voi, donne e giovani, farvi avanti e in tanti.
L’adesione formale è il primo passo da compiere tramite i Siti delle Associazioni Regionali (Lazio, Lombardia, Veneto, Liguria, Campania, Sicilia, etc.); poi, le vostre idee ed i sogni da realizzare tutti insieme.
E ancora, per essere operativi già da settembre 2006 collaborare assieme a voi nei Gruppi di Lavoro che si stanno formalizzando su Progetti Specifici Trasversali di interesse e spessore nazionale (ognuno di noi ha particolari competenze in vari ambiti, da impiegare comunque per un fine comune): Lavoro e Precariato, Radicamento nel Territorio, Ambiente e Salute Pubblica, Energia Pulita, Legalità, Arte e Cultura, Scienza e Tecnologia, Laboratorio di Idee per il Pd ed altri che potete proporre.
L’obiettivo di Apd Giovani è quello di definire entro settembre ’06 una struttura di “Governance” flessibile ed autoregolata di dimensioni nazionali, partendo dalla aggregazione di una rete inter-regionale (tante realtà associative e movimenti giovanili, ma anche singoli giovani e donne, stanno interagendo con noi a questo fine).
Per partecipare attivamente e fattivamente a questo processo, per dirigere con responsabilità il futuro Pd, non servono quindi raccomandazioni e/o favoritismi: basta solo avere coscienza del proprio talento e voglia sincera di migliorare se stessi, gli altri e il nostro futuro.
Basta un cenno, una semplice adesione. Ecco la vera “rivoluzione”, ecco le basi del costituente Partito democratico!
Il Coordinamento per i Giovani Apd
Giuseppina Bonaviri, Massimo Preziuso
(www.apdroma.it/sommari/giovani.asp)
Roma, lì 7 agosto 2006
Informazione & Comunicazione: Antonio Bellantoni (339.2095679 – antonio.bellantoni@alice.it)
I Giovani di APD
Cari Amici.
A Trento il Gruppo Giovani della Associazione per il Partito Democratico è stato ufficializzato.
Da subito, è importante far crescere il nostro Progetto in quantità e qualità , consolidando la Rete Interegionale , proiettandosi all’ Europa – siamo in contatto con la APD di Bruxelles- ed interagendo con le tante realtà associative ed i movimenti giovanili sul territorio nazionale.
Entro il mese di Settembre sarà fondamentale definire una struttura di “Governance”, in modo da accelerare i processi in corso.
In parallelo, all’interno del Gruppo, si svilupperanno progetti “innovativi” di spessore ed interesse nazionale.
Fare crescere la nostra realtà per creare una VOCE UNICA: questo è il nostro vero obiettivo.
Contribuiamo tutti a realizzarlo.
Roma, 1 Agosto 2006
Giuseppina Bonaviri e Massimo Preziuso
Riflessioni di Luca Lauro
Cari Amici,
mi è stata inoltrata una mail con l’invito a collaborare da parte de l’Ulivo per Roma all’interno della discussione per la creazione del Partito Democratico.
Personalmente ho proposto la mia disponibilità a partecipare al gruppo che si occuperà del punto 3) lavoro e precariato.
Ieri sono stato all’Ergife all’Assemblea Federale della Margherita dove Rutelli ha affermato che il Partito Democratico si fa, l’interrogativo da sciogliere è come.
Aggiungo che alcuni interventi successivi hanno sottolineato l’importanza di riformare la legge elettorale e la materia del conflitto d’interesse.
Nella stessa sede c’è stato pure chi ha criticato la spontaneità di alcune formazioni territoriali della margherita (ce l’aveva proprio con il gruppo de L’Ulivo per Roma) nel convocare l’assemblea dell’11 luglio allo sheraton sul tema del Partito Democratico.
In questi giorni sto avendo molti contatti, scambi di opinioni e ho due sensazioni.
Una è estremamente positiva:
il Pd interessa, molti ne parlano, molti vogliono partecipare anche senza una esperienza politica alle spalle perchè, come me sentono di dare un contributo, e, allo stesso tempo, c’è da parte di chi è già in politica la disponibilità (almeno di facciata) a fare autocritica.
C’è grande attenzione e credo che questa stia calamitando interesse persino da parte di alcuni dell’elettorato moderato della Cdl.
L’altra è un po’ meno positiva ma naturale:
il rischio che si proceda in ordine sparso e qui voglio essere estremamente chiaro; da un lato ci sono i partiti che vogliono sostanzialmente aumentare il consenso e questo a prescindere da una grande reale e sostanziale riforma dell’approccio della politica rispetto ai problemi reali, questo al fine di mantenere intatte le rispettive nomenclature; dall’altro i movimenti spontanei, l’associazionismo che molte volte crede di poter affermare una realtà politica in virtù della sua sostanziale bontà , della reale e legittima opportunità della propria proposta; ma ad essere realistici, essere bravi e giusti non è mai bastato per affermarsi, anche se è la cosa più importante.
Penso che uno dei compiti dell’associazione e di noi giovani è quello di monitorare e valutare costantemente quale possa essere il giusto punto d’incontro tra queste due tendenze, e approfittare di tutti i canali istituzionali per potere inserirci in una dialettica che dalla strada si sposta lentamente nelle istituzioni; ai tecnici, ai più bravi e preparati, come penso sia lo stesso Claudio Lodici, il compito di studiare ed organizzare questo inserimento, che dovrà comunque avvenire con decisione e fermezza ma senza traumi, rivoluzioni o drammi; sarà molto una questione di metodo oltre che di contenuti sui
quali spero presto di potermi confrontare con tutti voi e ascoltare i vostri contributi.
E’ importante che chi di noi ha dei contatti li metta a disposizione di tutti e dell’associazione per arricchire la discussione e farla filtrare e germinare come seme nella terra.
Ieri all’assemblea federale della Margherita è stato detto che i vecchi partiti del 20° secolo erano una risposta ai problemi di quel secolo; che è necessario rivedere il modo di fare politica.
Direi che sono state parole giuste e profetiche e che il web, debba essere protagonista strumentale alla formazione di un partito, nel senso che deve servire a creare, partendo dal virtuale, occasioni di incontro di discussione dal vivo.
Il concetto è che la politica si fa anche così e noi ci dobbiamo credere.
Se il gruppo di lavoro dell’Ulivo per ‘il lavoro e precariato accetterà la mia collaborazione vorrei presentare questa idea:
In Italia il lavoro non può e non deve essere precario; lo dice la Cost. l’art 1 secondo comma ‘L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, come può il lavoro essere precario?
Credo che non possa essere neanche flessibile.
Ciò che deve essere flessibile e pronto ad adeguarsi a ciò che il contesto economico chiede e il sistema paese, economico, produttivo, istituzionale ecc.
Se io sono un lavoratore, giovane preparato, disponibile, con una vita lavorativa avanti da spendere il sistema non può chiedermi di utilizzarmi a metà o per un terzo perchè se lo fa risparmia 4 centesimi ma alla lunga ha risparmiato di adeguarsi ai tempi che chiedono un serio cambiamento:
figuriamoci se il ct della nazionale mandava in campo Benetti, Capello o Conti invece dei giovani Totti o Del Piero; e così lo stesso a livello di sistema; la competizione chiede al sistema di inserire forze fresche, giovani, vitali, preparate e aggiornate, in tutti i campi, non si scappa, è constatazione di una vitale necessità , quella di rinnovamento; La precarietà va debellata alla svelta in Italia senza se e senza ma.
Badiamo bene, non è facile populismo!
Qui nessuno vuole fare il Masaniello della situazione; non servono eroi!
ma bisogna trovare il modo di fare massa critica; di organizzare tanti piccoli contributi responsabili, evitando i pericoli dell’individualismo, e canalizzarli verso un fine preciso.
Il prezzo che rischiamo di pagare senza questo cambiamento deve essere chiaro a tutti: un lavoratore guadagna mille ma l’azienda per lui spende 2000; quei mille in più alimentano le entrate dello stato e soprattutto le pensioni di chi è già fuori dalla forza lavoro attiva e, alla lunga, anche l’approvvigionamento previdenziale rischia di essere precario.
FORUM A.P.D. 4 LUGLIO ROMA: LA COSTRUZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO
ROMA, 4 LUGLIO, HOTEL RADISSON: LA COSTRUZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO…PARTECIPA ANCHE TU
Associazione per il Partito Democratico
LA COSTRUZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO
Roma, 4 luglio 2006
Hotel Radisson Via Filippo Turati, 171 (vicino alla Stazione Termini)
Ore 10:00 Presentazione
Gregorio Gitti Il partito che c’è già
Gad Lerner
Ore 10:30
I Sessione
Le cose da fare
Moderatore: Claudio Lodici
Il processo costituente
Relatore: Pietro Scoppola
Discussant: Walter Veltroni
Il Manifesto
Relatore: Michele Salvati
Discussant: Massimo Cacciari
Statuto e forma di partito
Relatore: Stefano Ceccanti
Discussant: Arturo Parisi
Primarie e riforma elettorale
Relatore: Giovanni Guzzetta
Discussant: Franco Bassanini
Etica della politica
Relatore: Giovanni Bachelet
Discussant: Claudia Mancina
Ore 14.30
II Sessione
Un partito di città e di regioni
Moderatore: Riccardo Sarfatti
Intervengono:
Sabino Altobello
Antonio Bassolino
Rita Borsellino
Sergio Chiamparino
Sergio Cofferati
Paolo Corsini
Leonardo Domenici
Michele Emiliano
Rosa Russo Iervolino
Agazio Loiero
Renato Soru
Ore 17:00
III Sessione
La responsabilità dei promotori
Moderatore: Gregorio Gitti
Intervengono:
Giuliano Amato
Piero Fassino
Leoluca Orlando
Francesco Rutelli
Luciana Sbarbati