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Resoconto del Convegno “La Politica tra Riforme e Progetti”

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Resoconto del Convegno “La Politica tra Riforme e Progetti

Molti gli innovatori provenienti dal mondo accademico, delle professioni e dell’impresa a dibattere con esponenti politici nazionali ed europei al convegno di Innovatori Europei (IE) “La Politica tra Riforme e Progetti”, tenutosi presso la Sala delle Conferenze del Partito Democratico, durante tutta la mattinata dello scorso giovedì 6 ottobre.

Il fondatore di IE Massimo Preziuso ha introdotto i lavori riassumendo l’impegno ormai decennale di questo movimento ibrido tra idee e persone, luogo di elaborazione e di proposta politica e progettuale che porta a discutere quest’anno del fondamentale connubio tra Riforme e Progetti per costruire una Italia riformista ed europeista che progetti con visioni nette il proprio futuro, focalizzandosi in particolare sui talenti delle sue Donne e dei suoi Giovani. “La Riforma Costituzionale (gli IE hanno costituito in Estate un Comitato nazionale #BastaUnSi) apre importanti spazi di cambiamento, principalmente semplificando la organizzazione dello Stato ed esprimendo una volontà di accelerare verso la modernità che da tanto ci attende”. Per Preziuso “Il Referendum del prossimo 4 dicembre è quindi una occasione di innovazione da supportare pienamente, per dare il via ad una nuova fase di crescita per il Paese. Anche perchè la riforma costituzionale si abbina naturalmente ad una rivisitazione della forma organizzativa dei partiti politici – su cui IE ha lavorato nella Commissione Forma Partito del PD – affinché essi vadano incontro alle nuove necessità dei cittadini ed elettori, dotandosi di nuove strutture e competenze che li mettano a contatto quotidiano con i cambiamenti che pervadano la società e l’economia, costruendo progetti condivisi per lo sviluppo sostenibile dei territori”.

I successivi interventi hanno visto alternarsi il racconto di importanti progetti di innovazione al commento di autorevoli esponenti politici del Partito Democratico sulla Riforma Costituzionale e la organizzazione del Partito Democratico in questa nuova fase.

Ha esordito Mariuccia Teroni, fondatrice e presidente della azienda innovativa FacilityLive che ricordando di “aver scelto di rimanere italiani in Europa, evitando di spostarsi in Silicon Valley, per onorare un senso di restituzione e perché orgogliosa di essere innovatrice ed europea” ha raccontato ai presenti della “importanza della costruzione di una piattaforma tecnologica europea per cui la sua azienda si sta spendendo da protagonista” mentre realizza importanti iniziative di sviluppo distrettuale in Italia, tra cui quella intorno a Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019 “perché vogliamo fare qualcosa di buono per il nostro Mezzogiorno”.

Ha proseguito poi Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, che ha ribadito il fatto che la Riforma Costituzionale è un importante passo per la semplificazione della Organizzazione dello Stato ma dal 5 dicembre le organizzazioni politiche – per primo il Partito Democratico – dovranno nettamente orientare il dibattito e la proposta politica alla modernità. Ad esempio concentrandosi di più sul mondo dell’economia digitale che continua a costruire gigantesche ricchezze sottraendo importanti fette di gettito fiscale ai territori, riducendone il welfare. Quindi, è tempo di una politica che si concentri sullo sviluppo di progetti e iniziative che abbiano un occhio attento alla equità redistributiva su cui l’Italia ha fatto importanti passi indietro in questi ultimi vent’anni. Boccia ha concluso auspicando che, il giorno dopo il Referendum Costituzionale di dicembre, si avvii il dibattito sul Congresso che, a suo avviso, va fatto nella primavera del 2017, per avere poi il tempo per prepararsi alle elezioni politiche del 2018.

Ha preso dunque la parola il Vice Segretario del Partito Democratico, Lorenzo Guerini che – ricordando come il Partito Democratico negli ultimi mesi si stia confrontando, come mai nella sua storia, al suo interno e con organizzazioni esterne in maniera assidua e concreta – ha detto della importanza del Referendum Costituzionale e chiesto il supporto pieno ad Innovatori Europei e alle organizzazioni presenti in sala nelle prossime settimane, per dare con il SI l’avvio ad una nuova fase politica. Con la vittoria di #BastaUnSi sarà ad esempio naturale dedicarsi ancora di più alla Riforma del Partito Democratico, dotarlo di nuovi strumenti organizzativi, aprirsi alle realtà innovative, portando a termine il lavoro della Commissione Forma Partito – a cui IE ha contributo – portando le sue proposte alla approvazione della Assemblea nazionale del PD.

Dopo Guerini, è intervenuto il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Coordinatore della Rete dei Tecnici Italiani Armando Zambrano dicendo che “il Paese ha bisogno di tornare subito a “progettare, coinvolgendo i corpi intermedi, come quelli delle professioni, in un disegno nuovo del Paese. Un Paese che è fatto di migliaia di professionisti riconosciuti nel mondo per la loro bravura ma che oggi operano in molti casi con enormi ribassi (anche 80%) nella realizzazione di gare di appalto è un Paese da riformare in profondità”. Zambrano ha poi concluso ricordando che il tema della gestione del rischio sismico è un fondamentale elemento di attrattività di investimenti esteri nel nostro Paese perché oggi “un imprenditore non viene ad investire in Italia se sa che un capannone industriale, una fabbrica, rischia di crollare”.

Ha proseguito su questa linea Fernando Rizzo, Presidente della Rete per le Infrastrutture del Mezzogiorno, parlandoci di quanto spreco di potenzialità risiede nell’aver dimenticato – prima di tutto a livello infrastrutturale  – il Mezzogiorno ed in particolare le regioni periferiche della Sicilia, Calabria e Basilicata. Rizzo ha poi focalizzato l’attenzione sulla crucialità del Ponte sullo Stretto di Messina, ricordando alla platea e alla politica che oggi, integrato in un contesto infrastrutturale cambiato e migliorato, esso è un progetto economicamente fattibile che apre il Paese al Mediterraneo e il Mezzogiorno all’Europa. Rizzo ha concluso con un appello al Partito Democratico e al Vice Segretario Guerini ad un maggiore dialogo politico con la sua organizzazione per il Referendum Costituzionale e oltre.

La innovatrice europea Giuseppina Bonaviri è poi intervenuta per raccontare l’evoluzione del progetto di Circular Economy costruito a Frosinone Area Vasta Smart che, coinvolgendo decine di comuni e organizzazioni locali, è pronto per la fase di progettazione europea, per diventare una best practice di innovazione territoriale da replicare, insieme agli Innovatori Europei, in tutta Italia. Un progetto sul quale la Bonaviri ha chiesto e ottenuto la partecipazione delle altre realtà partecipanti al convegno.

Ha successivamente preso la parola il Presidente dei Giovani Democratici Michele Masulli che ha voluto rimarcare “l’importanza del lavoro svolto dagli Innovatori Europei in questi anni per il Partito Democratico e per la innovazione politica in Italia” e la “necessità di supportare sia il #BastaUnSi al Referendum che l’irrobustimento del Partito Democratico, sia sul lato della organizzazione e della filiera progettuale, ma anche da un punto di vista politico, andando a guardare attentamente all’esperienza fatta negli Stati Uniti o nella Gran Bretagna di Jeremy Corbin, rieletto segretario dei Labour principalmente con il supporto di movimenti a rete come Innovatori Europei”. Perché è di fondamentale importanza oggi aprirsi sempre più e contaminarsi sia con la rete che con i territori.

Last but not least, è stato trasmesso il messaggio del Presidente dei Socialisti e Democratici Gianni Pittella che – scusandosi per non essere quest’anno a Roma con gli Innovatori Europei per motivi istituzionali e complimentandosi per le tante iniziative politiche da essi organizzate con il PD e non solo – ha ricordato le tante ragioni valide per fare campagna elettorale per #BastaUnSi come “il superamento del Bicameralismo paritario, presente oggi solo in Italia e Romania, e la restituzione allo Stato di quelle competenze su trasporti, infrastrutture ed energia, che erano state trasferite ingiustamente alle Regioni. Lo immaginate” – ha aggiunto Pittella – “uno Stato nel quale la politica per l’Energia la fanno le Regioni? Se ad uno Stato togli politica energetica, gli togli anche la politica estera, non è più uno Stato”. E ha poi concluso ricordando che “non è corretto utilizzare il Referendum Costituzionale per una battaglia contro il Premier, in quanto per quella vi sarà il Congresso del Partito Democratico”.

E’ stato così facile avviare i lavori alla conclusione: Massimo Preziuso ha ringraziato gli intervenuti, invitandoli a continuare a seguire e a partecipare ai lavori di Innovatori Europei.

Dal dibattito emerge con chiarezza la necessità di un Partito Democratico che si faccia motore del cambiamento di un Paese che, con la approvazione del Referendum Costituzionale, non ha più scuse per avviare una profonda fase di cambiamento nelle istituzioni politiche, nella società e nell’economia, trainata dalla costruzione di progetti sostenibili, disegnati dai talenti e dalle competenze diffuse nei territori.

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