Significativamente Oltre

Ciò che Renzi non avrebbe fatto: “rottamare” Beppe Grillo

di Salvatore Viglia 

Ciò di cui si ha bisogno è una visione chiara dello scenario politico attuale sul quale lavorare. L’area “adulta” del PD, ha commesso l’errore peraltro cosciente di sottovalutare la protesta cavalcata da Beppe Grillo. Ciò che più meraviglia, infatti, è la mancanza di determinazioni conseguenti che tengano a correggere quella posizione. Il vero rottamato in tutta questa storia di contrapposizioni è proprio l’attore genoano. Ma è un errore strategico e sostanziale che, se rettificato in tempo, potrebbe aprire soluzioni definitive anche decisamente stabili nel lungo periodo. Gli “adulti” si sa, dall’alto della loro saggezza non sempre moderatamente giustificata, finiscono con l’ignorare sia le novità, sia i linguaggi relazionali che propongono prospettive e innovazione. Essi hanno bisogno di maturare nel tempo per acquisire ed accettare il nuovo quando però altro non si fa che parlare di rinnovamento. Attenzione di rinnovamento, cioè una posizione  parecchi step lontana dall’innovazione. Ci riferiamo alla volontà non solo di passare a riconoscere come politica ciò che conveniva chiosare, d’acchito, antipolitica tout court. Lo vediamo, lo abbiamo visto che ciò accade in politica come nella vita pensiamo alla ostinazione ancora di alcuni che restano abbracciati alla loro olivetti 22 con la quale si son pur scritte pagine memorabili di storia e di giornalismo. Il punto cruciale è il passaggio consapevole dell’atteggiamento “maturo” ad una disponibilità di comprensione e di adeguamento necessario al nuovo. Ciò che è obiettivamente vecchio ed in disuso ancora tra queste file, non sono i suoi uomini che pure rappresentano un patrimonio immenso di esperienza e reputazioni anche di caratura internazionale, quanto l’atteggiamento severo ed anacronistico delle idee all’impatto con i fatti contemporanei. Una serie di errori sono stati commessi, alcuni di questi veramente gravi ed incomprensibili ad una mente aperta e disponibile. Manca ancora il coraggio, senza rinnegare né sventolare rese incondizionate, di accogliere e valutare. Manca la presenza e l’ardire dei giovani innovatori quale testa di ponte intrepida e ferrata pronta a “sfruttare” l’esperienza dei padri nel vigore dei figli senza paure e remore. Tutto ciò, però, solo a condizione che esista incontrovertibilmente la volontà di realizzare i propositi.

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