Significativamente Oltre

TEO & TEO

Di Enrico Neiretti

Con l’approdo di Giovanni Lindo Ferretti, ex leader del gruppo musicale CCCP, all’universo dei devoti, il prefisso “Teo” ormai variamente abbinato, incontra un nuovo suffisso, dando così vita aduna ennesima corrente, quella dei Teo-punk, che va ad affiancarsi alle altre sigle più o meno note che costellano il firmamento “Teo”.
Temiamo che ormai, visto il loro proliferare, sia difficile orientarsi tra le migliaia di declinazioni del concetto di organizzazione “Teo”, e visto che si stanno verificando alcune liti sulle proprietà dei marchi, cercheremo di fare un po’ di chiarezza elencando le più note organizzazioni e i soggetti che, in alcuni casi si contendono la titolarità del logo.
-Teo-con: Antesignana delle organizzazioni “Teo” è in realtà un format importato dagli Stati Uniti.
Nata dal ribaltamento del concetto di pentimento, la dottrina alla base del movimento teorizza che, per evitare di doversi pentire di qualsiasi bieca azione, basta rivestirla preventivamente di un’aura di religiosità che la rende immediatamente limpida e specchiata, e che getta un’ombra di infamante collusione con il maligno contro tutti i detrattori.
Noti e numerosi gli adepti italiani che hanno dato il via alla moda “Teo”, grande fenomeno sociologico di portata non ancora pienamente compresa dagli studiosi.

-Teo-dem: Politicamente in opposizione ai “Teo-con” è un’organizzazione dalla vita difficile e tormentata: sta sulle scatole a tutti. Dalla destra religiosa che l’accusa per i suoi rapporti con la sinistra miscredente, ai laici di ogni ispirazione che la rimproverano per la posizione succube alla chiesa; la vita per i Teo-dem si è fatta ancora più difficile da quando anche il loro nome è diventato oggetto di contesa. Una cover-band di Elio e le storie tese, chiamata Aldo e le mani giunte, nota per il connubio rock demenziale – fervente religiosità, ha rivendicato il possesso del
logo che a suo dire identificherebbe il suo genere musicale.
La contesa si è fatta ancora più aspra, quando un geometra di Trofarello, Teodoro Demartini, che aveva per caso usato la formula come contrazione del suo nome nell’indirizzo e-mail Teodem@libero.it, e si è trovato la casella di posta intasata, e ha diffidato gli altri soggetti dall’usare la formula.

-Teo-pop: Amici rivali dei “Teo-dem”, i popolari in salsa Teo, non hanno ancora fatto in tempo a prendere alcuna iniziativa, ma hanno già, per equivoco, provocato la nascita di altre correnti, quelle dei “Teo-folk”, dei “Teo-rock”, e dei già citati “Teo-punk”.

-Teo-com: Da non confondersi come spesso accade con i “Teo-con”, è una sigla che raggruppa i comunisti clericali. Sparuta la rappresentanza composta anche da una zia suora di Marco Ferrando in precedenza vicina alla teologia della liberazione, e dalla perpetua del cardinale Ruini, ammiratrice di Oliviero Diliberto, che per non dispiacere a nessuno ha scelto la via “Teo-com”.

-Teo-rad: Organizzazione fondata da un disturbato mentale uscito dal partito radicale, che si propone di fare entrare l’eutanasia tra i comandamenti e di sostituire l’incenso nelle celebrazioni ecclesiastiche con la marijuana.

Teo-contro: Non si tratta come molti pensano di un’organizzazione antireligiosa, ma della sigla di un gruppo di autonomi ferventi cattolici.
Fondata da Luciano Casaron, portavoce della rete no-global Kanonika, e avversario storico del quasi omonimo Luca Casarin, la formazione si distingue per alcune trovate originali nell’attività di guerriglia urbana, come l’uso del turibolo per sfasciare le vetrine e la benedizione degli occhi dei poliziotti con l’aspersorio pieno di acquaragia, fino alla cerimonia delle ceneri fatta con i residui delle auto bruciate.

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