Significativamente Oltre

IL VENTO DEL NORD

di Andrea Benedetto Fra i temi affrontati da questi Community vi troviamo l’Europa e l’innovazione, anche intesa come cambiamento. Per questo ho ritenuto adatto occuparmi, in breve, in quest’articolo del neo governo francese, definito snello, giovane e rosa, dalle diverse testate giornalistiche. Il neo presidente della Francia Nicolas Sarkozy, mantenendo fede alla promessa elettorale, ha nominato 15 ministri, fra cui 7 donne, oltre a 4 segretari di stato e un commissario. Ha, inoltre, rispettato l’impegno all’apertura verso altre forze politiche, nonostante non sia stato necessario un governo di unità nazionale come nelle recenti elezioni politiche tedesche. Oltre al centrista Hervè Morin, nominato alla Difesa, Fillon, nuovo primo ministro, ha nominato agli Esteri, il socialista Kouchner, co-fondatore di “Medecins sans frontières” e di “Medecins du monde”. Ulteriore caratteristica di questo governo è l’ età media del nuovo esecutivo, circa 49 anni. La più giovane è Valerie Pecresse, 39 anni, al Ministero dell’Università e Ricerca. Sembra il governo ideale, al di là dell’idea politica che esso esprimerà. Non una macchina sperpera soldi (a questo riguardo interessantissimo è il libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, “La Casta” che svela le cifre allucinanti della politica italiana) ma ministri giovani, certamente competenti, un maggior numero di donne al potere, apertura concreta verso altre forza politiche. Corre l’obbligo di un confronto, triste per l’ennesima volta, con l’Italia. In Italia l’età media dei membri del consiglio dei ministri, contando anche il presidente Romano Prodi, è 57 anni e mezzo, con il premier che ad agosto farà 68 anni. Il ministro più giovane è Giovanna Melandri, 45 anni, cui è affidato il Ministero per le Politiche giovanili e le attività sportive, ministero, si precisa, senza portafoglio. Nessun ministro ha un età fra i 30 e i 40 anni. Il più anziano è Giuliano Amato, ministro dell’Interno, 69enne. 6 appena sono le donne, di cui una sola con portafoglio, ovvero il 24% dei 25 ministeri, rispetto al 46% del governo francese. Inutile dire che le diverse poltrone hanno tutte un colore politico. Insomma, nessun strappo dal precedente governo Berlusconi, con i suoi 24 ministeri, l’età media alta, e solo 2 donne. Il vento (nordico, basta osservare il governo finlandese con i suoi 13 ministeri oppure quello svedese che annovera un ministro di 34 anni) del cambiamento e di giovinezza “politica”, si è fermato, ahinoi, alle Alpi. PS: Visitando, per scrivere l’articolo, i siti web governativi degli Stati su nominati (Francia, Italia, Svezia, Finlandia), indovinate quali di questi non ha una corrispondente versione inglese?

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