Significativamente Oltre

Un Ministero per lo Sviluppo Sostenibile e la nuova Forma Partito adesso o il PD si schianta alle amministrative

pd

di Massimo Preziuso

Non è più tempo di attendismi.

Dal caso “Guidi” al referendum sulle “trivelle”, fino alle gravi notizie che emergono spesso dai territori, emerge un fatto chiaro: il Partito Democratico sta subendo una forte emorragia di consenso.

Arrestabile, a mio avviso, solo con l’avvento di due svolte riparatrici, che in realtà non sono nemmeno difficili da attuare.

La prima riguarda la nascita di quel forte Ministero per lo Sviluppo Sostenibilequel MISS da noi proposto più volte al Partito Democratico, fin dal congresso vinto da Bersani nel 2009 – che accorpi la ormai centrale tematica ambientale a quella dello sviluppo economico, per disegnare un nuovo paradigma di crescita del Paese, spostando il baricentro della azione governativa dalle “riforme per la crescita” alla “crescita economica” reale.

Dando così agli italiani l’idea che il Premier voglia davvero raggiungere quei forti traguardi di produzione energetica rinnovabile e di sviluppo economico sostenibile, di cui ha parlato prima e dopo la sconfitta subìta al cosiddetto Referendum sulle Trivelle (nel quale, va ricordato, nonostante il poco intelligente richiamo del governo alla astensione, sul non modesto 32% di votanti, circa l’86% ha votato a favore dello stop alle concessioni in mare aperto).

A questa innovazione nella attività governativa, il Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi dovrebbe accompagnare una accelerazione nell’innovazione della Forma Partito, su cui una Commissione Nazionale – di cui abbiamo fatto parte – ha intensamente lavorato nell’anno passato, concludendo i lavori il mese scorso.

Dotando così il Partito Democratico di nuovi strumenti di interazione con la società italiana, per disegnare finalmente quella nuova progettualità che nasce dal dialogo tra territori e governo, delineando una nuova traiettoria di crescita economica e sociale sostenibile di cui l’Italia e gli italiani hanno davvero bisogno.

Speriamo che nelle prossime settimane il Segretario – Presidente Matteo Renzi voglia avviare questi cambiamenti, dando nel contempo sostanza all’avvio di una nuova stagione di rinnovamento partecipato dalla cittadinanza e dalle sue esigenze e progetti, che ancora sinceramente non si vede.

Se questo non avverrà, è chiaro a molti che, alle amministrative di Giugno, il Partito Democratico e il Governo di cui è protagonista andranno incontro ad una sonora battuta di arresto, che già da tempo si vede, sia da sondaggi nazionali che indicano il PD sotto il 30%, ormai tallonato dal Movimento 5 Stelle, da un lato, e dall’ armata Brancaleone del Centrodestra dall’altro, che dal progressivo distacco di alleati importanti nei territori.

 

 

 

 

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