Significativamente Oltre

LA LETTERA DI UN INNOVATORE

Cari amici di IE,

in questi giorni ho potuto riflettere su quelle potrebbero essere le potenzialità del Centro Studi di Innovatori Europei.

Vi dico subito che le trovo enormi!

Mi è venuto lo spunto dalla preparazione di un paper (che vi allego), fatta per la stragrande parte dal buon Luca Neri, sull’università e la ricerca in Italia, che stamani andremo a presentare come IE ad una convention del PD. Era un argomento che conoscevo poco, ma grazie al grande lavoro di Luca, ho potuto saperne di più, ho potuto farmi una migliore idea della situazione attuale delle università italiane.

In questo momento di crisi morale della politica, e del Pd in particolare, e di depressione economica, ma anche sociale, sto notando come molti gruppi, associazioni, che prima delle elezioni si mostravano tanto dinamici, oggi invece stanno alzando bandiera bianca, anzi direi che pian piano si stanno sfarinando.

Personalmente, invece, sostengo che proprio in questo momento si debba mostrare coesione, vitalità, propositività per uscire da questa crisi, se volete anche di valori, che sta attanagliando la società italiana.

Il Censis, nel suo Rapporto annuale presentato un paio di giorni fa, ha evocato il ritorno alla dimensione collettiva delle cose, all’impegno di ciascuno per il bene comune, percependo una deriva individualista sempre più pericolosa ed un sempre più diffuso senso di apatia, di disinteresse verso la società nel suo genere.

Quindi, se davvero vogliamo essere riformisti, dobbiamo dimostrare sul campo di essere tali. E come farlo se non assumendoci, soprattutto in questo momento storico, ognuno le proprie responsabilità?

Mi rendo conto che vi sono mille impegni quotidiani, dal lavoro alla famiglia, etc, che assorbono quasi totalmente le nostre giornate.

Però io credo che un piccolo ritaglio di tempo per formare ulteriormente la nostra coscienza sociale di cittadini di questo piccolo mondo si possa trovare. Anche perché vi dico, per esperienza personale, che giungere alla fine di un lavoro apprezzabile, che è stato lungo e doloroso, ripaga di tutti gli sforzi che si sono fatti.

D’altro canto, non credo neppure che il lavoro per IE sia così eccessivamente gravoso. A questo proposito, ho fatto un ragionamento che vorrei porre alla vostra attenzione.

Partendo dal presupposto che sarebbe ottima cosa, se a regime, ogni centro (sapere, energia, europa) avviasse, a rotazione, una volta ogni 3-4 mesi, un paper, un’iniziativa specifica su un tema al centro dell’agenda politica, visto che ciascuno gruppo è costituito in media da una decina di persone, vuol dire che, se funzionasse la rotazione e tutti collaborassimo, ciascuno di noi potrebbe essere propositore e coordinatore di un determinato progetto (magari sull’argomento che conosce meglio!) una volta ogni due/tre anni circa.

Vi pare un lavoro eccessivo?

Immaginatevi soltanto cosa vorrebbe dire avere a disposizione un patrimonio di una decina di ricerche l’anno sui temi più delicati dell’agenda economica, sociale, europea, ambientale, etc.
Sarebbe una piattaforma eccezionale anche per poter aprire dei dibattiti sui nostri territori, oltreché naturalmente elevarci come importante e ascoltato (si spera!) interlocuture del PD.

In questo momento, per esempio, mi sembra alquanto all’ordine del giorno il tema del ricambio generazionale e di una nuova moralità nella vita pubblica.

Che ne dite?

Un caro saluto

Daniele Mocchi – IE Carrara (MS)

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