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E’ cominciata la parabola discendente di Berlusconi?

berlusconiCiao a tutti.

Vi scrivo, perchè oggi, da italiano, son rimasto davvero impressionato dalle novità del caso Berlusconi – Noemi Letizia, con l’intervista al suo ex fidanzato Gino http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-2/parla-gino/parla-gino.html che racconta come è nata l’amicizia (diretta) tra il Premier e la giovane, allora minorenne, ragazza napoletana, delle feste nelle ville sarde del Premier con decine di giovanissime invitate non si capisce perchè.

Non posso tacerlo, proprio perchè qui si parla di fatti riguardanti il nostro potentissimo Presidente del Consiglio, e non di Mario Rossi.

Un Presidente che, non si può negarlo, ha stordito il Paese con quel mix di “enorme carisma” e di “simpatia italica” unico.

Ebbene, dopo aver visto con i miei occhi, e subito sulla mia pelle di giovane, come la “sua” Politica (mediatica e politica) ha danneggiato, forse irreparabilmente, il nostro Bel Paese, ormai diventato senza voce e senza voglia-forza di cambiare, non posso ora restare in silenzio davanti a questi fatti che, se veri – come sembra, ne squalificano pienamente, ed in maniera irreparabile, il modo di intendere un ruolo istituzionale così importante.

Ora, siccome non riesco nemmeno lontanamente ad immaginare un “complotto di qualsiasi tipo” a riguardo, in una situazione del genere, in qualunque Paese Moderno e Democratico, prima l’opposizione e poi il cittadino-elettore naturalmente reagirebbero “voltando le spalle” al politico in questione.

Ma in quest’ Italia, così “stordita” da decenni di mala politica e di mala comunicazione, sembra che questo non accadrà, quanto meno non nel modo dovuto.

E su questo vi è stato, vi è e vi sarà continuamente da riflettere, in particolare su come l’Italia sia un Paese governato, a tutti i livelli (da Sud a Nord, nell’economia e nella politica) da persone legate l’una con le altre, in maniera a volte indissolubile, in Oligopoli-collusivi.

Questo è anche chiaramente evidente nella Politica e nel Parlamento italiano.

I grandi Partiti – PD, UDC e IdV – continuano da tempo a fare solo “propaganda anti – berlusconiana” senza “voler” trovare la forza per impostare una seria e giusta strategia politica di opposizione contro un Governo che, se da un lato fa solo propaganda Politica senza affrontare nessuno dei tanti problemi reali che affliggono il Paese (si veda la necessità, in primis, di una nuova politica industriale e salariale, di una seria Politica contro l’Evasione, e le tante riforme incompiute), e da un altro continua a promuovere politiche personalistiche con il puro scopo di rafforzare la Figura del Leader-Premier (si veda il Lodo Alfano, e la continua volontà di depotenziare e “silenziare” la Magistratura, e come è cambiata drasticamente la RAI in poco tempo).

Date queste serie “atipicità italiane”, rincuora oggi il fatto di poter tornare finalmente ad “ascoltare e leggere” qualche voce (soprattutto intellettuali e membri della società civile organizzata, come IE, che erano stati completamente “silenziati” nell’ultimo anno, forse dall’inaspettato strapotere Berlusconiano) parlare della possibilità che questo stranissimo ed unico Ciclo Politico – Berlusconiano stia lentamente iniziando ad esaurirsi.

Vi consiglio, a proposito, la breve lettura del bravo Gad Lerner http://www.gadlerner.it/2009/05/24/scommettiamo-berlusconi-e-agli-sgoccioli.html che parla proprio di una parabola discendente di Berlusconi, distrutto da quei stessi Media che lo hanno reso così potente.

Se questo sarà vero, come io credo, ne vedremo i primi “timidi” segnali tra pochi giorni alle Europee o comunque subito dopo (ovvero prima dell’Estate).

Che dire, speriamo davvero di poter riprendere presto almeno a “sognare” un’ Italia “normale”.

Speriamo che l’opposizione, PD in testa, trovi finalmente la forza e la voglia di opporsi, con ritrovata energia, a questa situazione inaccettabile.

Ma di certo, ne sono sicuro, questo dipenderà da un ritrovato e rinnovato impegno di tutti noi.

Non possiamo permetterci di stare ancora a guardare.

Massimo Preziuso

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