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POLITICHE ENERGETICHE – ITALIA
Efficienza e rinnovabili: quali aspettative col nuovo Governo?
QUALENERGIA.IT – 17 APRILE 2008 di Gianni Silvestrini
Riflessioni in ordine sparso in vista del Governo che opererà dal mese di maggio. Per capire l’indirizzo che verrà dato alle politiche sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica sarà importante osservare quali saranno le persone scelte per i ministeri decisivi e le loro prime dichiarazioni. Certo, ci sono gli obiettivi europei al 2020 (legalmente vincolanti per le fonti rinnovabili) che rappresentano un punto di riferimento a cui l’Italia non si potrà sottrarre. Ma è evidente che ci può essere più o meno convinzione nella definizione delle politiche di promozione necessarie, e le scelte che verranno effettuate potranno cambiare il quadro nel medio periodo. Il fatto che si stia assistendo a una fioritura di iniziative imprenditoriali sul fronte delle rinnovabili, con molte nuove imprese impegnate nella produzione di tecnologie solari radicate nel nord del Paese, fa ritenere che si stia creando una massa critica di interessi che spingerà per la prosecuzione di politiche di incentivazione. Ogni giorno che passa rafforza, infatti, il numero di progettisti, installatori, operatori, utenti coinvolti. Basti pensare che nel solo fotovoltaico vengono ormai collegati in rete più di 1.000 impianti ogni mese. Le rinnovabili peraltro sono, da sempre, al primo posto nel gradimento dell’opinione pubblica. Resta, comunque, una preoccupazione sulla possibilità di una revisione degli incentivi. Il settore dove invece il mercato non potrà che crescere è quello della efficienza energetica. Da un lato i prezzi dell’energia sono elevati e continueranno a esserlo. Si riscontrano record dei prezzi non solo per il greggio e il gas ma anche per il carbone. Dall’altro siamo di fronte a un quadro normativo molto favorevole, come dimostra l’obbligo sui certificati bianchi recentemente esteso al 2012, le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici estese al 2010, i requisiti sempre più stringenti per la nuova edilizia a partire dal 2010. Si tratta peraltro di norme destinate a portare benefici netti al sistema-Paese (minori importazioni energetiche), oltre che agli utenti finali e, quindi, meno soggette a cambiamenti. Per finire, come dicevamo all’inizio, ci sono i vincoli internazionali destinati a influenzare in maniera decisiva le scelte energetiche dei singoli Paesi. A gennaio sono iniziati i conteggi relativi alle emissioni climalteranti previsti dal Protocollo di Kyoto. L’Italia è in grave ritardo (si veda contatore sul sito del Kyoto Club), ma gli ultimi due anni hanno visto una prima inversione di tendenza con una riduzione delle emissioni. Continuare in questa direzione comporterà una minore necessità di ricorrere a crediti di carbonio dall’estero o di pagare sanzioni. E poi ci sono gli impegni europei del 2020 che tracciano un percorso ineludibile nei prossimi anni. Una strategia intelligente, peraltro, è destinata a pagare. La Germania, in pochi anni ha creato un industria delle rinnovabili con 250.000 addetti (quante Fiat?), con investimenti che nel solo 2007 hanno sorpassato i 10 miliardi di euro e con una quota di energia verde raddoppiata tra il 2002 e il 2007 (dal 3,0% al 6,7% di energia primaria), dimostrando che una politica seria può indurre in tempi rapidi ricadute occupazionali, industriali e innovazione.
PRODI LASCIA, BERLUSCONI APRE?
Oggi è una giornata particolare.
Il Premier uscente Prodi, ideatore del Partito Democratico, con un ulteriore gesto nobile, lascia la Presidenza del Partito, per dare spazio ad una nuova classe dirigente.
Nello stesso giorno, Berlusconi, il nuovo Premier, apre al Partito Democratico per ruoli di Governo.
Qualcosa è cambiato davvero?
LA PICCOLA SVOLTA COMINCIATA!?
Io credo che la svolta sia cominciata per l’Italia: non nella maniera migliore, ma è cominciata.
Il PD ha raggiunto il suo vero obiettivo principale: creare una Forza politica riformista in Italia, ed eliminare i mille partiti (forse fin troppo) che creavano solo problemi ultimamente.
E’ chiaro altresì che, in un momento di grande rischio/opportunità, l’italiano ha scelto di rifugiarsi per proteggersi dal rischio e non ha tentato di cogliere l’opportunità insita nel PD.
Il problema è che “questa è l’Italia”, e semmai su questo bisognerà riflettere e agire nei prossimi anni.
Comunque ieri, si è fatto un primo passo avanti in Italia.
Si sono manifestati i pochi gruppi politici italiani, che formano la destra e la sinistra: PD, I.d.V., UDC, PDL, LEGA
Sono solo 5 partiti: forse addirittura troppo pochi!
Credo, poi, che UDC abbia dimostrato di essere più di Sinistra (in senso lato) che di Destra, e Veltroni dovrà avvicinarsi a lui.
Dobbiamo ora sperare che Berlusconi governi con discontinuità rispetto al passato (come ha ripetuto diverse volte in Tv ieri): aperto verso scelte condivise, e ATTENTO al PAESE che CROLLA sotto gli occhi di tutti, attuando le varie Riforme importanti che il Paese attende.
Massimo
UN MOMENTO DI POSSIBILE SVOLTA
Non si può non scrivere qualche parola sull’importanza di queste ore per tutto il Paese.
In questi ultimi due anni, persone e movimenti come Innovatori Europei hanno investito energie per la crescita e lo sviluppo di un Progetto, il Partito Democratico, ora in corsa per la guida dell’Italia, in queste elezioni di importanza epocale.
In queste ore potremo verificare quanto queste energie siano servite a far comprendere al Paese l’importanza di questo Progetto per la modernizzazione e lo sviluppo italiano.
Potremo altresì testare lo stato di salute e la reattività di noi italiani, di fronte ad una fase così delicata per il futuro del nostro Paese.
Che dire: non ci resta che attendere qualche altra ora e sapremo se avremo colto, tutti insieme, questo “momento di possibile svolta”!
Massimo Preziuso
DIRETTA PD DA ROMA
CAMBIA ANCHE TU CON IL PARTITO DEMOCRATICO
Domenica 13 e Lunedì 14 Aprile saranno i Giorni del Cambiamento.
L’Italia ha necessità di innovare.
Cambia anche tu con il Partito Democratico.
Innovatori Europei
PS: si prega di far girare il messaggio via SMS e/o Email ad amici e conoscenti
ECONOMIA ITALIANA E COALIZIONI
Un ottimo lavoro di un gruppo di giovani di London School of Economics, che spero sia il primo di una lunga serie che permetta a YouTube di divenire un importante Luogo di “Democrazia” e non, come a volte accade, luogo di “Volgarità gratuita”.
TV: VELTRONI BATTE BERLUSCONI
INNOVATORI EUROPEI PER NAPOLI E LA CAMPANIA
Gli Innovatori Europei per Napoli e la Campania: Amare Napoli
Innovatori Europei incentra la propria azione politica già dalla sua costituzione sui temi Sapere, Innovazione, Ambiente, Energia, Europa.
Riuniti in gruppi di lavoro in tutta Europa e anche qui con IE-Campania siamo convinti e convinte che la nostra regione saprà riattivare tutte le proprie potenzialità per ritornare ad essere centro propulsore e di elaborazione di idee e proposte su ciascuno di questi temi.
Oggi occorre cogliere al meglio le opportunità di crescita e di sviluppo della nostra regione, terra depauperata e svilita, per scelte miopi e strategie errate.
E allora” Amare la Campania – Amare Napoli” significa impegnarsi per:
Sapere e Innovazione
Le Università e le Scuole di eccellenza, il Teatro e l’Opera, i Centri di ricerca , la natura stessa della gente campana con la sua proverbiale creatività, devono essere favorite, coordinate, organizzate e sfruttate al meglio per creare lavoro, ricchezza e vivacità culturale. A tal fine, un punto di attenzione su cui lavorare è quello relativo alla organizzazione e strutturazione della moderna società, che produce sempre nuovi e diversi gruppi di aggregazione che difficilmente si possono ricondurre alle categorie riconosciute, e che in Campania producono da una parte bacini di eccellenza e alta scolarizzazione, preziosa fonte per la realizzazione del terziario avanzato, e dall’altra una larga parte di cittadinanza che non ha la possibilità di accedere alla scolarizzazione o di utilizzare gli strumenti e i mezzi messi a disposizione dalle nuove tecnologie.
Ambiente e Energia
Un aspetto di centrale importanza da rivalutare fuori dalla penosa tragedia dei rifiuti.
La Campania ha una delle ricchezze territoriali più vaste e preziose d’Italia, completamente dimenticate, rovinate, abbandonate e spesso disprezzate.
Essa si può ri-posizionare a cominciare da una più intelligente e lungimirante scelta energetica basata sulle fonti alternative che giacciono sostanziose nel vento degli Appennini irpini o sanniti, e nel sole del Cilento.
Europa
Le scelte future per le regioni meridionali del nostro paese ma soprattutto per la Campania debbono innanzitutto confrontarsi con la collocazione geografica dell’area e la sua centralità nel Mediterraneo, soprattutto per lo sviluppo dei rapporti economici commerciali e di scambio culturale con tutto il nord Africa e il continente asiatico.
E’ chiaro infatti che una relazione stretta con il Maghreb, il vicino e medio Oriente e, in prospettiva, il ruolo ponte di queste zone emergenti come nuova piattaforma di innovazione verso la Cina e l’India, impone un’inversione di rotta rispetto al percorso che vedeva le società meridionali e mediorientali del Mediterraneo escluse dai luoghi in cui si svolgevano i processi innovativi del futuro.
Napoli, città oggi abbandonata a se stessa. Le bellezze dei palazzi del centro, i quartieri spagnoli, le stradine eleganti, le passeggiate sul lungomare sono l’ombra buia di quello che potrebbero essere. Si ha tristezza nel vedere Napoli ridotta in questo stato. E’ urgente un piano globale di recupero urbanistico con la realizzazione di aree sociali pedonali, verde pubblico, parchi per i bambini, in centro e in periferia.
Una città che ha inaugurato la prima linea ferroviaria d’Italia ha ancora oggi un solo treno metropolitano del dopoguerra ed una linea metropolitana maldestramente collegati.
Persino il porto o il centralissimo aeroporto di Capodichino sono estremamente difficili da raggiungere per chi non usi un’auto.
E’ imperativo un vero piano dei trasporti in una città che ha avuto il primo centro direzionale d’Italia , ma che è tuttora priva di una linea metropolitana!
Con linee di trasporto moderne, comode e pulite ed efficienti la città potrà divenire importante meta di turismo internazionale, concreta possibilità per un rilancio economico su scala mondiale.
Per Napoli, capitale di una Regione moderna e vivace, all’avanguardia nel commercio, nel turismo, nella ricerca e nell’ambiente, dotata di effervescenza e vitalità mediterranea e rigore scientifico europeo, anime differenti che insieme coniugano il carattere della nostra Campania.
Gli Innovatori Europei per Napoli e la Campania
Massimo Preziuso, Giuliana Cacciapuoti, Luigi Restaino, Andrea Sabatino, Vincenzo Girfatti
Il documento è anche presente sul Blog Innovatori Europei Campania