debito pubblico
La riduzione del debito pubblico
E’ diventato una specie di sport nazionale degli ultimi giorni, quello di cimentarsi su ipotesi di possibili modalità di rientro del nostro debito nazionale .
Un debito che, nell’ ultimo aggiornamenti, ha superato il livello di 1970 miliardi di euro e , correlato al Pil nazionale, lambisce il coefficiente del 125 %.
Una cifra imponente che consolida negativamente il nostro paese nella primissima fascia della graduatoria dei paesi in assoluto più indebitati del mondo e, in rapporto al Pil nazionale, preceduto dal solo Giappone e dalla Grecia.
Un quadro complessivo che, finalmente, nonostante a tutti ben noto da più di un ventennio, sembra aver risvegliato la sensibilità ufficiale, immersa soprattutto nella diatriba sulla controversa possibilità del ricorso ai vari meccanismi di protezione concepiti, ma non ancora operanti, nell’ ambito della zona euro.
Il che significa dover affrontare il toro per le corna, con l’ abbandonare cioè ogni considerazione essenzialmente finalizzata a fronteggiare l’ indebitamento secondo il percorso tradizionale dell’ assunzione di nuovi debiti per fronteggiare quelli vecchi, nel facile quadro, ora con l’ euro non più praticabile, di una politica finanziaria basata sul costante ricorso all’ inflazione.
Con l’ auspicio che l’ assunzione del presupposto della diminuzione del debito non comporti alcuna distrazione dalla riduzione della spesa pubblica, o “spending review”, è inevitabile l’ annotazione di un elemento aggiuntivo e di un paradosso .
L’ elemento aggiuntivo coinvolge la politica della spesa, la cui contabilità non è di competenza della Stato Centrale, ma attinente a tutti gli Enti pubblici, regioni, province, comuni e altri minori centri pubblici di spesa , l’ ammontare dei cui indebitamenti sono di difficile aggiornamento contabile : a cominciare dal comune di Roma, capitale d’ Italia .
Il paradosso sta invece nella constatazione che non pochi protagonisti mediatici di queste ipotesi di intervento sul debito pubblico, hanno avuto incarichi politici importanti in periodi in cui il nostro debito pubblico ha registrato i suoi aumenti più tumultuosi .
E’ scritto nelle stelle italiche il sempiterno prevalere dei comportamenti gattopardeschi ?