Significativamente Oltre

Non è solo questione di soldi

BagnoliOsvaldo Cammarota* per Repubblica Napoli – 18/12/12

Nella lucida e inoppugnabile disamina fatta da Pasquale Belfiore (Repubblica Napoli del 16/12) emergono ancor più i motivi per cui sarebbe auspicabile una forte innovazione nel pensiero e nell’azione delle classi dirigenti per reagire alla crisi.

Si potrebbe facilmente aggiungere che non una parola è stata detta sulle consistenti risorse residue comunitarie del periodo 2007-2013 ancora da riprogrammare. Ma non è questo il punto. Non è solo questione di soldi.

Sosteniamo da tempo che le risorse non mancano. Manca efficacia ed efficienza al sistema pubblico, c’è un sistema imprenditoriale e sociale che, il larga parte, è ancora convinto di poter superare la crisi negoziando risorse pubbliche. Temo che non vi sia piena e condivisa consapevolezza sulla crisi di sistema, epocale, che si sta attraversando.

E’ per questa ragione che siamo rammaricati per l’assenza degli Assessori del Comune di Napoli al confronto sulla opportunità di sperimentare concretamente la formula dell’Economia Sociale di Mercato per Bagnoli. A parte un gradito messaggio di Alberto Lucarelli, abbiamo appreso dalla stampa che il Comune di Napoli, nella sua massima espressione di rappresentanza, era impegnato a discutere con l’ACEN sulla crisi del settore edilizio. Ma cosa ha impedito ad altri di partecipare ad un confronto sugli scenari che potrebbero dare risposte innovative ai medesimi problemi?

Siamo fiduciosi che parte degli impegni solennemente assunti saranno mantenuti. Ma siamo purtroppo abituati ad annunci clamorosi che non sempre sono stati seguiti da percorsi procedibili. Staremo a vedere.

Tra questi, ci preoccupano in particolare le “sorprese per Bagnoli” preannunciate per Gennaio. Di cosa si tratterà mai? Andremo di nuovo sulle piazze finanziarie di Londra? Faremo patti vantaggiosi con Banche che, al momento, sembrano più impegnate a tenersi in piedi che ad esercitare la loro ragione sociale? Negozieremo con il Ministero dell’Ambiente la “riduzione della perimetrazione del sito di interesse nazionale di Bagnoli-Coroglio”? Se è questo, confermiamo tutte le nostre preoccupazioni, ma non intendiamo addensare lo scenario con ulteriori, inutili e inconcludenti polemiche. Ci riserviamo di dire la nostra quando conosceremo più dettagliatamente il “coniglio” che sarà estratto dal cappello.

Intanto siamo ben lieti di aver potuto discutere con i cittadini che aspirano a vivere abitare e produrre nel territorio che verrà, con Bagnolifutura, con dirigenti sindacali, rappresentanti imprenditoriali, dell’artigianato e del mondo finanziario, sulla credibilità e affidabilità delle proposte progettuali messe in campo per Bagnoli. Ci siamo convinti che il rilancio dell’economia, specie nella nostra città, richiede la partecipazione e la convergenza attiva di tutti questi settori sociali, non solo per Bagnoli.

Da tutti è stata notata la clamorosa assenza delle rappresentanze istituzionali di governo della città, ma continuiamo a confidare nelle dichiarate intenzioni di ascolto dell’Amministrazione comunale. Nei salotti buoni della città non si raccoglie tutta la comunità cittadina. Non ci sarebbe nemmeno lo spazio fisico. Sarebbe conveniente per la Politica e le Istituzioni dimostrare davvero di voler superare le vecchie consuetudini di accordi tra “poteri forti” (anche perchè non ne vediamo in giro) e misurarsi con la società e l’economia reale.

* Innovatori Europei Campania, Coordinatore della Banca Risorse Immateriali

 

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