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CONTINUA LA CORSA DI OBAMA

Obama vince in Winsconsin e Hawaii – Ma Hillary non molla e lo attacca
WASHINGTON – Il senatore Barack Obama ha proseguito la sua serie di vittorie contro la rivale Hillary Clinton imponendosi in modo netto anche in Wisconsin e nelle native Hawaii, raggiungendo il decimo successo consecutivo contro la ex-first lady dopo il Supermartedì del 5 febbraio. Altrettanto netta è stata la vittoria del candidato repubblicano John McCain contro Mike Huckabee nel Wisconsin e nella seconda parte delle primarie dello Stato di Washington, dove si era già imposto il 9 febbraio anche se di stretta misura, e adesso ha vinto con margine maggiore.
Obama si è imposto in Wisconsin ottenendo circa il 58 per cento dei voti, contro il 41 per cento per Hillary. Il senatore nero ha vinto in uno Stato in cui l’88 per cento degli elettori è bianco, e dove è alta la percentuale di persone dal basso reddito (uno dei serbatoi di voti, almeno in teoria, della senatrice di New York). Alle Hawaii Obama ha trionfato ottenendo il 76 per cento delle preferenze contro il 24 per cento della senatrice. Per la prima volta le isole sono andate alle urne nella consapevolezza che il loro voto avrà un peso (finora le primarie alle Hawaii arrivavano a giochi ormai chiusi).
Sia la Clinton che McCain, parlando dopo i risultati, hanno attaccato Obama, con parole quasi identiche, accusandolo di essere tutto fumo e poco arrosto. “La scelta di un presidente non deve essere limitata alle parole, ma occorre il lavoro, un duro lavoro, per rimettere in marcia l’America”, ha detto la Clinton, senza porgere al rivale le tradizionali congratulazioni per la vittoria, “Non possiamo avere solo discorsi, dobbiamo avere soprattutto soluzioni”. Anche McCain ha espresso lo stesso concetto: “L’America non deve essere tratta in inganno da esortazioni, eloquenti ma vuote, al mutamento”.
Nel suo discorso di vittoria, insolitamente ricco di dettagli (una risposta indiretta alle accuse dei due rivali), Obama ha sottolineato che “la scommessa sta pagando: la gente ha accolto il messaggio di cambiamento, ha manifestato il desiderio di pilotare l’America verso una nuova direzione”.
La serie di sconfitte impone adesso a Hillary Clinton di ottenere una convincente vittoria nel voto del 4 marzo in Texas e Ohio dove i due democratici si giocheranno un bottino di 334 delegati, e in Pennsylvania il 22 aprile, se vuole sperare di fermare la marcia, per adesso irresistibile, del senatore Obama verso la candidatura democratica e forse la Casa Bianca.
Al momento, il senatore nero può contare su 1342 delegati contro i 1265 della rivale. Per la nomination ufficiale è necessario raggiungere il numero di 2025. Mc Cain, che ha conquistato i 37 delegati in palio nel Wisconsin e i 19 dello Stato di Washington, al momento è in netto vantaggio con 877 delegati contro i poco più di 200 di Huckabee: per vincere, dovrà ottenerne 1191.
(20 febbraio 2008)

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