Significativamente Oltre

IL PARADOSSO EUROPEO

di Gianni Pittella

Le sfide sempre più globali, dal surriscaldamento del pianeta alla conquista della pace, dai processi di distribuzione della ricchezza alla imponente finanziarizzazione dell’economia, dalla lotta al terrorismo alla lotta alla contraffazione, reclamano protagonisti forti, nazionali e sovranazionali. Ma il panorama è scadente!

L’amministrazione Bush ha inferto un duro colpo alla leadership americana, cogliendo esattamente l’opposto dei fini che si prefiggeva.

La Russia di Putin ondeggia tra un improbabile neo-egemonismo e una tentennante vocazione occidentale.

La Cina ipertrofizza il suo mercato economico-commerciale ma non riforma la sua governance politica.

Le grandi istituzioni globali, dall’ONU al Fondo Monetario Internazionale, da tempo versano in una condizione di agonia.

E l’Europa? Quanto spazio per l’Europa in un contesto geopolitico siffatto! Eppure anche l’UE stenta a capacitarsi di avere di fronte l’occasione della vita: diventare un grande attore globale.

Frenata dalle spinte nazionalistiche e col piombo nelle ali per un troppo veloce allargamento (prima di dotarsi di regole di funzionamento adeguato) non ha trovato di meglio che aggrapparsi ad un compromesso al ribasso che, forse, le consentirà di varare un nuovo Trattato, ma non la Costituzione.

Prendiamoci pure il nuovo Trattato e battiamoci per difendere ed ampliare le positive innovazioni che vengono delineate. Ma il paradosso resta.

Lo spazio c’è ma il protagonista è fragile, contraddittorio, claudicante.

Solo una forte spinta di popolo e una leadership politica più coraggiosa potrà ridare slancio ad un progetto europeo consapevole dei propri doveri

Gianni Pittella

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