Significativamente Oltre

IL MANIFESTO U.S.A. PER LETTA

In bocca al lupo a Gianluca Galletto, Nina Gardner e agli altri amici del Nord America.

I Democratici per Letta in Nord America

Col voto del 14 ottobre saremo parte di un processo che può essere straordinariamente importante per l’Italia. Per la prima volta si consente una partecipazione diretta di chiunque voglia avere una voce nella vita politica del paese, che sia iscritto o meno a un partito.
Nell’Italia di oggi, in cui il meccanismo di selezione politica coinvolge solo in minima parte i cittadini rendendo la rappresentanza politica poco credibile, il valore di questa operazione politica è straordinariamente alto.

Per la riuscita di questo progetto è fondamentale che ci sia la massima partecipazione di cittadini esterni ai partiti. Solo chi ha passione civile, ma non ha finora avuto ragioni sufficienti per esprimerla in un partito può garantire che questa nuova svolta indichi un
cambiamento reale, dando alla politica nuova autorevolezza.

La candidatura di Enrico letta è quella che più di ogni altra garantisce questo cambiamento.
Lo sforzo di Letta è di dare massimo spazio ai non iscritti, a nuove generazioni, a professionalità in tutti i campi, e di promuovere la trasparenza e il merito nella politica e nel resto della società.

L’Italia soffre di un male oscuro: l’assenza di meritocrazia, che crea stagnazione nella società, nell’economia, nella politica, negli stessi rapporti umani. Un paese che non premia il merito è un paese che non consente mobilità sociale e quindi non consente vera libertà. Si
è liberi quando si è in grado di avere le stesse opportunità di tutti gli altri e di liberarsi dalle condizioni di partenza attraverso il talento e l’impegno. Una società che non premia il merito si avvia al declino e all’invecchiamento. L’Italia è un paese senza natalità, che
invecchia: se non riusciamo neanche a integrare nuovi immigrati, dove troveremo le energie per crescere e prosperare?

Più merito vuol dire più mercato. L’Italia ha bisogno di una forza progressista con una forte cultura riformista di mercato, cosa poco presente sia a sinistra che a destra. Se il mercato funziona è democratico. Sono i conflitti d’interesse – diffusissimi in Italia – che ammazzano il mercato, creando rendite di posizione che a loro volta consentono ad alcuni di poter forzare le regole o addirittura farsele su misura. Un circolo vizioso che va spezzato.
Il progetto di Letta punta su tutti questi aspetti: rinnovamento generazionale, meritocrazia, cultura di mercato, trasparenza e moralità delle istituzioni.

Ma da dove cominciare per cambiare la società italiana se non dalla sua classe dirigente politica?

Ecco che Letta ha segnalato la necessità, per rimettere in moto il Paese, per ridargli competitività, di una politica “competitiva”. Competitività in politica è capacità di ascolto e di dialogo con le istanze sociali, capacità di proposta, e capacità di decisione. Ma competitività in politica è anche moralità ed efficienza e, quindi, autorevolezza e credibilità.

Libertà, Natalità, Mobilità. Tanti Italiani sono riusciti ad abbracciare questi concetti, ma espatriando. Tanti italiani, in qualunque parte del mondo, occupano posizioni di prestigio.
Posizioni cercate con determinazione e sacrificio che hanno permesso di vivere questi valori chiave.

Per restare negli Stati Uniti, poche nazioni al mondo possono offrire le stesse opportunità nel campo della ricerca, dell’imprenditoria e anche dell’arte. Gli Italiani venuti qui sono delle persone audaci che hanno cercato, e tanti conquistato quella Libertà che permette la Mobilità sociale e, quando voluta, la Natalita’.

Noi, Democratici per Letta in Nord America vorremmo un’Italia dove queste libertà siano alla portata di tutti e dove non si è costretti ad espatriare per trovarle.
Tranne pochi casi, le Università italiane non sono inserite in un circuito mondiale dell’alta formazione. Il paese e’ fermo anche a causa di un certo isolamento dai network internazionali della ricerca. Il PD che vogliamo dovrà battersi per un profondo cambiamento del nostro mondo accademico e del mondo della ricerca.

Gli italiani all’estero sono partecipi della vita del paese e vogliono contribuire alla sua prosperità. E’ tra i nostri connazionali all’estero che troviamo spesso le migliori energie per l’Italia, la voglia ancora di innovare, imparare, competere.

Il ruolo internazionale dell’Italia non può prescindere dai connazionali che vivono all’estero e dal livello di prestazioni delle nostre Istituzioni all’estero (Ambasciate, Consolati, Istituti del Commercio Estero, Istituti di Cultura) che spesso non sono all’altezza di questa sfida. Il PD dovrà impegnarsi con una riqualificazione della spesa per queste istituzioni, anche attraverso un maggiore utilizzo di personale assunto in loco.

E’ interesse di tutti gli italiani, anche di chi non e’ di centrosinistra, partecipare a questo processo e che il processo abbia buon fine. Se il PD avrà successo avrà semplificato e rinnovato il panorama politico e ne guadagnerà tutto il paese.

WWW.LETTANORDAMERICA.COM

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